Presunta stenosi in seguito ad emorroidectomia

Salve, vi scrivo perché ho subito un intervento di emorroidectomia con Milligan Morgan e DTC di ragade anale 25 giorni fa.
La preparazione all'intervento è durata circa 7 giorni e consisteva in Daflon, Movicol e Proctosedyl, oltre ad antibiotico e Bentelan poiché sono soggetto allergico. Dopo l'intervento ho continuato con:
- Ciprofloxacina 750 1 compressa al giorno per 7 giorni;
- Diclofenac 75mg fiale 1 al giorno alle 18 per 5 giorni (spesso sostituite da Sulidamor bustine);
- Pantorc 20 1 compress al giorno per 20 giorni (già assumo 1 compressa da 40 per una precedente diagnosi di colon irritabile);
- Flavonil 300 2 capsule al giorno dopo i pasti per 10 giorni (ma ho interrotto all'ottavo per problemi alla gola e una strana consistenza delle feci che ho imputato ad un sovraddosaggio);
- Movicol bustine 2 alla sera in acqua (assunte per due settimane, a volte anche in quantità di 3 al giorno);
- Proctosedyl pomata 3 volte al giorno.

Fra alti e bassi tutto bene fino a qualche giorno fa, quando ho cominciato ad avvertire difficoltà nell'evacuazione. Ho notato che le feci erano più sottili del solito e non riuscivo ad espellerle, se non con molta fatica e spingendo (cosa che ho cercato di evitare il più a lungo possibile). In occasioni simili ho fatto ricorso a 2 bustine di Movicol credendo che il problema fossero le feci troppo dure, ma ho poi notato, anche tramite foto, che il vero problema era un restringimento dell'ano, e leggendo a riguardo online ho visto come la stenosi possa essere causata da un abuso di lassativi. La pomata la sto applicando sulla zona esterna da un mese circa, ma ho interrotto ieri, non sapendo se un sovraddosaggio anche di questa potesse essere o meno concausa dell'ispessimento e restringimento del tessuto.
Oggi sono stato a controllo per la visita periodica, e il medico mi ha rassicurato asserendo che la ferita è ancora aperta, quindi è normale provare difficoltà, e che il dito lubrificato entra facilmente, con le pareti interne che risultano morbide. Un'ulteriore visita di controllo è fissata fra 15 giorni.

Ciò che voglio chiedere, siccome il restringimento e la difficoltà le avverto a differenza di qualche giorno fa, ed ho estremamente paura di un ulteriore intervento:
- C'è qualcosa che posso fare per migliorare la situazione? Può trattarsi di stenosi lieve? Ho letto che per prevenire peggioramenti può essere utile in guarigione inserire un dilatatore. Siccome posseggo Dilatan, posso usare quello? E nel caso, come utilizzarlo e quale lubrificante sarebbe più adatto da usare sulle ferite ancora aperte?
- Soffro anche di un dolore persistente ma sopportabile alla parte bassa della schiena dal giorno dell'intervento, quando mi fecero l'epidurale dopo molti tentativi falliti per via del grasso localizzato. Durante uno di questi toccarono l'osso per sbaglio, e la zona dolente sembra essere quella. E' normale? Più che passare sembra accentuarsi col tempo, devo preoccuparmi?

Grazie in anticipo per l'attenzione.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
Gentile utente, è presto con ferite ancora non cicatrizzate pensare ad una stenosi, vada pure ai controlli previsti senza particolari paure. Il dilatan con le ferite non guarite può essere dannoso.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Utente
Utente
Grazie per la risposta, dottore. Sono tranquillo riguardo la stenosi e ho imputato la ripresa del dolore ad una stitichezza che avevo smesso di tenere a bada. Ho ripreso a mangiare fibre e soprattutto integrare molti liquidi, e l'evacuazione è leggermente migliorata. Tuttavia provo molto dolore in quel momento, e spesso si protrae anche per mezza giornata o più. Ho usato di recente un balsamo lenitivo che in realtà andrebbe usato come dopobarba, con camomilla, vitamina E e provitamina B5, e mi dà un sollievo immediato e abbastanza duraturo, a differenza della pomata Proctosedyl. Chiedo se è consigliabile continuare ad applicarlo, e se il Voltaren può essere una valida alternativa per il gonfiore e il dolore, come lo è stato spesso per altri dolori muscolari. In caso contrario, cos'altro mi consiglia? Grazie in anticipo.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
Il balsamo è una cosa poco consigliabile, quando esistono prodotti specifici che se indicati, può darglieli lo specialista che l’ha operata. Il voltaren è un antidolorifico che può utilizzare al bisogno con un gastroprotettore.
Saluti
[#4]
Utente
Utente
Salve dottore, oggi comincia la settima settimana dall'intervento, ma la ferita è ancora aperta. Oggi ho sanguinato molto e non so più cosa fare.

Il problema maggiore rimane la defecazione che risulta difficilissima perché lo spazio è quasi completamente occluso da un gonfiore doloroso che si va a manifestare quando le feci si avvicinano all'ano. Gonfiore che qualche settimana fa non avevo, anzi, andare in bagno era quasi diventato rapido e indolore.
Verso il 12 febbraio ho avuto enormi difficoltà a defecare e ho spinto più del dovuto, e da allora la situazione è peggiorata.

Ho provato a migliorare l'alimentazione assumendo molti più liquidi e integrando fibre, ma non ho ottenuto grossi miglioramenti, a parte qualche giornata di maggior fortuna.
Sto assumendo bicarbonato di sodio disciolto in acqua nei momenti di blocco totale, e stasera ho provato con una bustina di Movicol, attendo sperando faccia effetto.

A) C'è qualche modo per ridurre questo gonfiore doloroso? Nel momento dell'evacuazione, al tatto la parte risulta molto gonfia, dura e indolenzita, quasi come se le feci spingessero senza riuscire ad aprirsi un varco. Esiste qualche pomata che potrei applicare? Il voltaren a cui mi riferivo nella risposta precedente è il voltaren emulgel da spargere direttamente in loco, è una soluzione valida?

B) E cosa posso usare per aiutare la defecazione? Ho pensato di evitare totalmente cibi solidi, concedendomi al massimo della frutta e yogurt con probiotici. C'è qualche olio o lubrificante adatto? Ho pensato all'olio da cucina da applicare al momento, ma non so se possa andar bene.

Il dottore alla visita dell'1.3.19 continua a dire che va tutto bene e mi ha rifissato la visita fra un mese, ma lui vede la situazione a riposo e, detto francamente, non ho molta fiducia per via di alcune esperienze negative legate al personale e alla struttura.
Pertanto chiedo a voi, ringraziandovi ancora in anticipo.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
Gentile utente, quando si perde la fiducia nel chirurgo che ti opera è una cosa molto negativa, perché nessuno più di lui sa cosa è stato fatto e quale può essere il problema. Le risposte alle sue domande sono affermative, tranne quella di utilizzate il voltaren che non ha indicazione sul suo fastidio, ma il tipo di trattamento deve deciderlo sempre uno specialista dopo una visita, a maggior ragione che il chirurgo che l’ha visitata il 1 del mese non le ha prescritto nulla in particolare. Se pensa di dover essere rivisto prima del mese, vada pure in ambulatorio chirurgico con una richiesta del curante elencando tutte le perplessità che ha espresso nel consulto, ma si fidi di ciò che le viene detto.
Saluti
[#6]
Utente
Utente
Salve dottore, la aggiorno sul mio stato di salute. Dopo la tragica notte del 5 marzo in cui ho dovuto usare le dita per riuscire a defecare, ho deciso di richiamare il chirurgo che mi ha operato piuttosto che fidarmi del "va tutto bene" del medico cui ero stato affidato per le visite di controllo. Già a telefono il mio chirurgo sospettava una stenosi, e dopo la visita ha confermato i miei timori, timori che avevo già da un mese. Mi ha rassicurato sul fatto che non sarebbe servita un'ulteriore operazione, ma mi ha detto di dilatare con le dita e lubrificare ogniqualvolta avessi dovuto bisogno di defecare, e di aiutarmi con l'anestetico Luan (che mi ha aiutato molto e non capisco perché non venga usato anche per le visite di controllo, costringendo i pazienti a momenti di atroci sofferenze). Ho cominciato così a dilatare aiutandomi anche con Dilatan che già possedevo, dalle 2 alle 3 volte al giorno, integrando con Daflon a pranzo e cena, e poi colazione e cena, dalle 2 alle 4 comprese al giorno. Per i primi giorni tutto bene, soprattutto perché finalmente riuscivo ad evacuare e ad oggi sono contento di notare un diametro più grosso delle feci. Sono riuscito a passare dal Dilatan piccolo a quello misura media, ma non in assenza di dolore e con perdita di sangue, che secondo il chirurgo era un'eventualità accettabile.
Il fastidio dopo l'evacuazione, però, seppur con molto meno dolore, persiste. Il gonfiore che segue rende quasi impossibile inserire il dito, e devo aspettare la sera per poter dilatare nuovamente. Ciò che mi spaventa è che il dolore proviene da due "palline" gonfie che si vanno a formare sui lati dell'ano, che fanno male al tatto e si sgonfiano solo dopo un tot di ore. Ho estremamente paura che possa trattarsi di recidive, le sto notando già da qualche settimana, ma ho sempre pensato fosse il normale decorso dell'operazione. Ora, dopo due mesi, mi meraviglio di avere ancora dolore e possibilmente la ferita aperta. Sto anche usando Proctolyn 2 o 3 volte al giorno, ma con scarsi risultati. Devo preoccuparmi? Devo continuare a dilatare?
Grazie in anticipo.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
Deve,come le ho detto, fidarsi del chirurgo che la visita, le recidive o i residui emorroidari sono possibili, ma è il proctologo che la segue che nel suo caso specifico le può dare risposte corrette.
Saluti
[#8]
Utente
Utente
Gentile dottore, se avessi piena fiducia del mio medico e/o la possibilità di recarmi da specialisti non chiederei un parere alternativo qui, come d'altronde credo valga per chiunque iscritto a questo sito. Ho validissimi motivi per dubitare della sanità del mio paese, e come ha letto gliene ho dato anche le prove.
Comprendo senz'altro l'impossibilità di un responso efficace a distanza, ma limitarsi a rimandare i pazienti dal chirurgo ed eludere approfondimenti, chiarimenti e rassicurazioni vanifica lo scopo stesso dei consulti online.
Grazie ancora, saluti.
[#9]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
Credo che non venga compreso il ruolo del consulto online, quelli che lo comprendo e le assicuro sono la maggioranza ci apprezzano, comunque va bene così, quando abbiamo cominciato questo percorso, abbiamo anche accettato le lamentele, sempre ovviamente con educazione. Sarebbe troppo presuntuoso da parte nostra sostituirci ad una visita reale, quindi non si può cadere in contenziosi con i colleghi senza essere su un terreno nelle stesse condizioni iniziali e finali di un trattamento. Lei ha un arma efficace se perde la fiducia in un medico può andare da un altro possibilmente più esperto anche con la richiesta del suo curante. Gli approfondimenti, i chiarimenti e le rassicurazioni, sono già stati fatti precedentemente.
Saluti ed auguri
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