Dolori e sanguinamento dopo 20 giorni dalla fistulotomia
Da circa 3 anni soffro di ragadi anali, 1-2 episodi all'anno risolti celermente con le pomate.
A febbraio 2018 una ragade continua a crearmi dolori nonostante la cura, finisce per infettarsi e creare un ascesso seguito da fistola.
Vengo operato di fistulotomia il 19 settembre, l'intervento va bene così come il postoperatorio, nessun tipo di dolore, dopo 15 giorni mi visita il chirurgo che conferma la cicatrizzazione della ferita nel migloore dei modi.
Purtroppo pochi giorni dopo la visita di controllo (prima settimana di ottobre) mi viene la gastrite, passo 4 giorni ad evacuare acqua che mi causa notevoli bruciori sulla cute dell'ano. Faccio una dieta per indurire le feci e prendo diosmectal, risultato 4 giorni ad evacuare sassi, una volta mi si è creato un tappo talmente duro da richiedere l'estrazione con il dito.
Da allora inizio ad avere dolore diffuso sull'ano e al suo interno nonostante la consistenza delle mie feci sia tornata regolare.
Guardandomi allo specchio vedo la regione anale arrossata e pruriginosa con le emorroidi più scure e dolenti al tatto. Per qualche giorni prendo daflon 500, triade h e pomata proctosedyl che attenuano notevolmente i dolori sulla cute dell'ano, rimangono però quelli interni. Il dolore vi è durante l'evacuazione, poi si attenua per una decina di minuti e poi si ripresenta per diverse ore, a volte con effetto spillo.
Infilandomi un dito dentro sento un notevole ipertono con dolore che si accentua toccando un punto del canale anale profondo circa una falange e mezzo.
Inizio ad usare antronil 2 volte al giorno ma dopo una settimana i miglioramenti sono assenti e oltre al dolore ho sporadiche uscite di sangue, circa 1 ogni 5 evacuazioni.
Mi reco dal proctologo che dopo una visita in cui osserva esternamente e mi ispeziona il canale con il dito(non usa l'anoscopio) mi dice che il canale secondo do lui è perfettamente apposto e non sono presenti ipertoni, emorroidi, ragadi o segnali di ascesso non capendo dunque cosa causi il dolore. Mi consiglia di continuare la cura con antronil e triade h e ritornare tra 10 giorni se ancora non ho miglioramenti.
Mi chiedo se la visita sia stata effettuata correttamente (mi da pensiero che non abbia controllato internamente con l'anoscopio) e se la terapia è condivisibile.
Grazie.
A febbraio 2018 una ragade continua a crearmi dolori nonostante la cura, finisce per infettarsi e creare un ascesso seguito da fistola.
Vengo operato di fistulotomia il 19 settembre, l'intervento va bene così come il postoperatorio, nessun tipo di dolore, dopo 15 giorni mi visita il chirurgo che conferma la cicatrizzazione della ferita nel migloore dei modi.
Purtroppo pochi giorni dopo la visita di controllo (prima settimana di ottobre) mi viene la gastrite, passo 4 giorni ad evacuare acqua che mi causa notevoli bruciori sulla cute dell'ano. Faccio una dieta per indurire le feci e prendo diosmectal, risultato 4 giorni ad evacuare sassi, una volta mi si è creato un tappo talmente duro da richiedere l'estrazione con il dito.
Da allora inizio ad avere dolore diffuso sull'ano e al suo interno nonostante la consistenza delle mie feci sia tornata regolare.
Guardandomi allo specchio vedo la regione anale arrossata e pruriginosa con le emorroidi più scure e dolenti al tatto. Per qualche giorni prendo daflon 500, triade h e pomata proctosedyl che attenuano notevolmente i dolori sulla cute dell'ano, rimangono però quelli interni. Il dolore vi è durante l'evacuazione, poi si attenua per una decina di minuti e poi si ripresenta per diverse ore, a volte con effetto spillo.
Infilandomi un dito dentro sento un notevole ipertono con dolore che si accentua toccando un punto del canale anale profondo circa una falange e mezzo.
Inizio ad usare antronil 2 volte al giorno ma dopo una settimana i miglioramenti sono assenti e oltre al dolore ho sporadiche uscite di sangue, circa 1 ogni 5 evacuazioni.
Mi reco dal proctologo che dopo una visita in cui osserva esternamente e mi ispeziona il canale con il dito(non usa l'anoscopio) mi dice che il canale secondo do lui è perfettamente apposto e non sono presenti ipertoni, emorroidi, ragadi o segnali di ascesso non capendo dunque cosa causi il dolore. Mi consiglia di continuare la cura con antronil e triade h e ritornare tra 10 giorni se ancora non ho miglioramenti.
Mi chiedo se la visita sia stata effettuata correttamente (mi da pensiero che non abbia controllato internamente con l'anoscopio) e se la terapia è condivisibile.
Grazie.
[#1]
L'utilizzo dell' anoscopio è a discrezione dello specialista che effettua la visita, non sempre è indicato o necessario, a volte addirittura potenzialmente controindicato o dannoso.La terapia è coerente con la diagnosi. Prego
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la celere risposta dottore.
Il problema è che a livello sintomatologico percepisco le stesse sensazioni che avevano preceduto l'ascesso anale 10 mesi fa.
Il fatto che il proctologo non abbia trovato nulla mi spaventa ancor di più perché da quel che ho capito l'ascesso deriva dall'infezione di ghiandole invisibili ad occhio nudo.
Quindi ho il terrore all'idea di dover riaffrontare un calvario di 8 mesi a neppure un mese dalla guarigione del precedente.
Guardandomi e tastandomi allo specchio, la cicatrice della fistola è in alto a sinistra verso i genitali mentre questo dolore lo sento esattamente speculare in alto a destra sempre verso i genitali.
Il mio quesito principale è, da cosa deriva il dolore se la visita non ha mostrato nulla? L'infezione di una ghiandola è l'unica cosa che mi viene in mente, e in caso fosse così la terapia che mi è stata prescritta è adeguata?
Il problema è che a livello sintomatologico percepisco le stesse sensazioni che avevano preceduto l'ascesso anale 10 mesi fa.
Il fatto che il proctologo non abbia trovato nulla mi spaventa ancor di più perché da quel che ho capito l'ascesso deriva dall'infezione di ghiandole invisibili ad occhio nudo.
Quindi ho il terrore all'idea di dover riaffrontare un calvario di 8 mesi a neppure un mese dalla guarigione del precedente.
Guardandomi e tastandomi allo specchio, la cicatrice della fistola è in alto a sinistra verso i genitali mentre questo dolore lo sento esattamente speculare in alto a destra sempre verso i genitali.
Il mio quesito principale è, da cosa deriva il dolore se la visita non ha mostrato nulla? L'infezione di una ghiandola è l'unica cosa che mi viene in mente, e in caso fosse così la terapia che mi è stata prescritta è adeguata?
[#4]
Utente
Sono stato visitato da un altro proctologo chr ha diagnosticato immediatamente una ragade che potrebbe cronicizzarsi, ipertono e emorroidi.
Mi ha detto di continuare la cura di triade H e antronil ma aggiungendo due terapie.
La prima è di prendere psyllogel per migliorare le evacuazioni visto che tendo ad andare "duro" nonostante l'alimentazione.
Il secondo è di utilizzare dei dilatatori anali.
Le mie domande sono due:
-Conosco degli integratori chiamati le 12 erbe del buon transito per la regolarità intestinale, e costano 1/10 di psyllogel. Sono considerabili una valida alternativa?
- I dilatatori in farmacia sono molto costosi, non è possibile raggiungere il medesimo risultato utilizzando per esempio un pennarello?
Mi ha detto di continuare la cura di triade H e antronil ma aggiungendo due terapie.
La prima è di prendere psyllogel per migliorare le evacuazioni visto che tendo ad andare "duro" nonostante l'alimentazione.
Il secondo è di utilizzare dei dilatatori anali.
Le mie domande sono due:
-Conosco degli integratori chiamati le 12 erbe del buon transito per la regolarità intestinale, e costano 1/10 di psyllogel. Sono considerabili una valida alternativa?
- I dilatatori in farmacia sono molto costosi, non è possibile raggiungere il medesimo risultato utilizzando per esempio un pennarello?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3k visite dal 25/10/2018.
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