Emorroidopessi sec. longo (post intervento)
Buongiorno,
M, 41 anni, sono stato operato di emorroidopessi sec. Longo il 23 marzo 2006, dopo anni (troppi) di sofferenze relative alla patologia emorroidaria, ultima diagnosi: prolasso mucoemorroidario di IV grado (con gavoccioli emorroidari e prolasso circonferenziale della mucosa molto importanti; esame esaustivo, a parte le molte visite proctologiche ed esami vari, la defecografia); la scelta del tipo di intervento è stata la stessa per più di un chirurgo (3), tutti mi davano come risultato massimo il 70/75 % di miglioramento rispetto alle condizioni pre intervento ed hanno sconsigliato tecniche diverse; ora, passati 40 gg dall'intervento la mia condizione è la seguente:
1) prolasso post evacuazione (quotidiana, come sempre) circa del 15% del volume rispetto a prima dell'intervento (lo riduco manualmente, non rientra spontaneamente), quindi si è ridotto tantissimo , ma non mi sembra scomparso;
2) presenza di un gonfiore sulla parte dx della circonferenza dell'ano (emorroide che prolassa? marisca?) che tende a gonfiarsi maggiormente in posizione eretta o camminando ed a diminuire in posizione seduta o sdraiata, a oggi quasi asintomatico a parte il senso di peso ed un lieve bruciore/prurito, anche se, permanendo a lungo in posizione eretta tende a divenire più doloroso;
Scusandomi per essere stato prolisso, ecco le mie domande:
1) Ho, secondo Lei, ancora un margine di miglioramento nel tempo? so che i risultati con la tecnica di Longo sono immediati ma forse posso ancora migliorare nel corso dei prossimi mesi?
2) Sarebbe possibile reintervenire (anche con altre tecniche ad es. le legature o altro)per migliorare ulteriormente?
Specifico inoltre che da anni sono molto attento allo stile di vita (alimentazione, assunzione di molti liquidi, ecc. ecc.)
La saluto ringraziandoLa particolarmente per la paziente lettura e per l'eventuale risposta,
Massimo.
M, 41 anni, sono stato operato di emorroidopessi sec. Longo il 23 marzo 2006, dopo anni (troppi) di sofferenze relative alla patologia emorroidaria, ultima diagnosi: prolasso mucoemorroidario di IV grado (con gavoccioli emorroidari e prolasso circonferenziale della mucosa molto importanti; esame esaustivo, a parte le molte visite proctologiche ed esami vari, la defecografia); la scelta del tipo di intervento è stata la stessa per più di un chirurgo (3), tutti mi davano come risultato massimo il 70/75 % di miglioramento rispetto alle condizioni pre intervento ed hanno sconsigliato tecniche diverse; ora, passati 40 gg dall'intervento la mia condizione è la seguente:
1) prolasso post evacuazione (quotidiana, come sempre) circa del 15% del volume rispetto a prima dell'intervento (lo riduco manualmente, non rientra spontaneamente), quindi si è ridotto tantissimo , ma non mi sembra scomparso;
2) presenza di un gonfiore sulla parte dx della circonferenza dell'ano (emorroide che prolassa? marisca?) che tende a gonfiarsi maggiormente in posizione eretta o camminando ed a diminuire in posizione seduta o sdraiata, a oggi quasi asintomatico a parte il senso di peso ed un lieve bruciore/prurito, anche se, permanendo a lungo in posizione eretta tende a divenire più doloroso;
Scusandomi per essere stato prolisso, ecco le mie domande:
1) Ho, secondo Lei, ancora un margine di miglioramento nel tempo? so che i risultati con la tecnica di Longo sono immediati ma forse posso ancora migliorare nel corso dei prossimi mesi?
2) Sarebbe possibile reintervenire (anche con altre tecniche ad es. le legature o altro)per migliorare ulteriormente?
Specifico inoltre che da anni sono molto attento allo stile di vita (alimentazione, assunzione di molti liquidi, ecc. ecc.)
La saluto ringraziandoLa particolarmente per la paziente lettura e per l'eventuale risposta,
Massimo.
[#1]
Caro Massimo, nel prolasso emorroidario di IV grado è sempre presente una fibrosi esterna che a volte non permette una totale risalita del tessuto emorroidario nella sua sede naturale dopo l'intervento di prolassectomia ed emorroidopessi, ecco perchè lei nota la riduzione del prolasso ma non le sembra scomparso.Resecare preliminarmente questa componente fibrosclerotica o eventuali marische serve a mobilizzare l'anoderma e permettere la risalita del prolasso emorroidario.Questa mobilizzazione è possibile realizzarla anche a fine intervento,probabilmente nel suo caso il chirurgo,in base alla sua esperienza, non ha ritenuto opportuno operare delle correzioni che andavano fatte, ma potranno essere eseguite,se non ci saranno ulteriori miglioramenti,in anestesia locale ambulatorialmente.Saluti Giuseppe D'Oriano
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#3]
Caro Massimo, la sua è una storia che è simile quella di molti altri pazienti operati con tale tecnica. Purtroppo dal suo racconto si evince una condizione di malattia emorroidaria di IV grado; c'è da dire che in tali casi le linee guide internazionali giudicano l'emorroidopessi non indicata e che andrebbe limitata, a seconda anche della preferenza del chirurgo, alle emorroidi di III grado. Anche in letteratura internazionale questo dato risulta evidente. Riguardo la sue condizioni attuali penso che sia meglio una nuova valutazione specialistica con l'esecuzione di una Videoproctoscopia Digitale che permette la valutazione anatomo-morfologica precisa della sua patologia in atto e quindi di perfezionare una terapia.
Auguri
Dott. Attilo Nicastro
Auguri
Dott. Attilo Nicastro
[#4]
Grado di raccomandazione
Tipo di emorroidi A B C D
I grado Trattamento dietetico e farmacologico Legatura elastica
Scleroterapia
fotocoagulazione
II grado Legatura elastica HAL/T.H.D* Emorroidopessi con stapler - Scleroterapia
III grado Emorroidopessi con stapler Emorroidectomia HAL/T.H.D* - legatura elastica
IV grado Emorroidectomia Emorroidopessi con stapler
Singolo gavocciolo esterno Emorroidectomia (Ultracision,Ligasure)
Queste sono le linee guida della società di colonproctologia(SICCR) alla quale più volte il collega Nicastro fa rifeimento,da dove si evince chiaramente che la Emorroidectomia Emorroidopessi ha un ruolo anche nel IV grado e di prima indicazione nel III.Tutti noi su questo sito abbiamo capito che al dott. Nicastro non piace questa tecnica ma questo non lo autorizza a raccontare cose non vere e prive di fondamento scientifico.Chirurghi di chiara fama internazionale, colonproctologi stranieri quali Seow Choen ed altri eseguono tale tecnica e "invidiano"l'autore,ora perchè al dott. Nicastro non piace tale tecnica dovremmo abbandonarla o eseguirla quando? Potrei anche io dire di aver visto tanti pazienti sottoposti ad emorroidectomie sec Milligan-Morgan o ad altre procedure,presentare recidive, incontinenza,stenosi anale,ma non lo dico,perchè le ho viste nel passato, oggi non ne vedo più perchè nessuno più esegue tale tecniche o meglio, solo pochi.IL nostro utente Massimo ha consultato ben 3(tre)chirurghi e tutti erano per la Longo,bisogna avere rispetto per questi colleghi.Complicanze ed insuccessi sono e saranno sempre presenti in chirurgia,alcuni interventi richiedono curve di apprendimento più lunghe ma non per questo sono da abbandonare, la tecnica della prolassectomia ed emorroidopessi é stata eseguita in oltre un milione di pazienti in tutto il mondo e certamente altri pazienti come Massimo sono rimasti insoddisfatti,ma per una sottostima del prolasso e delle aderenze,come ho detto,ma non per la tecnica che Nicastro con dati non veri vuole demonizzare.Mi scuso per aver rubato tanto spazio a questo sito che inoltre non è neppure la giusta sede per certi confronti,ma questa precisazione è dovuta per tutti i coloproctologi che credono nei fondamenti scientifici della tecnica di Longo e per tutti i pazienti già operati che godono di ottima salute locale e generale. P.S. Caro Massimo,stai tranquillo, come ti ho scritto risolverai ambulatorialmente i tuoi problemi se sarà necessario operare una correzione.
[#6]
Chirurgo generale
Sono perfettamente d'accordo con il collega Nicastro. Un'accurata valutazione della situazione mediante una visita proctologica è la cosa migliore da fare. Resto a disposizione.
Dr. Ginpiero Gravante
Chirurgia Generale
http://xoomer.virgilio.it/gravante
Dr. Ginpiero Gravante
Chirurgia Generale
http://xoomer.virgilio.it/gravante
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 14.9k visite dal 03/05/2006.
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