Ragade e lieve prolasso emorroidario
Buongiorno.
DEscrivo brevemente la mia storia clinica.
Sette anni fa sono stato operato per ragade posteriore fistolarizzata, con semplice escissione della stessa senza sfinterotomia.
Dopo circa 2 anno mi è stata diagnosticata una nuova ragade curata con proctosedyl per circa 40 gg. (tre applicazioni al di) con posizionamento di una garza tra le natiche ad ogni applicazione per evitare arrossamenti procurati dalla ragade stessa e fibrolax dopo cena, e iovis 1 a giorni alternati con adeguata alimentazione ricca di fibre, verdura e frutta.
Dopo 2 mesi e situazione sensibilmente migliorata, a visita si riscontrava la cronicizzazione della ragade stessa, con conseguente prescrizione di Dilatan (20 per una settimana 5 minuti la sera e poi il 23 ogni sera). Dopo circa 5 mesi di cura la situazione era abbastanza stabile, ma la ragade e i fastidi persistevano.
Dopo alti e bassi e con una continuo uso del dilatan a giugno 2017 mi è stata riscontrata un'emorroide trombizzata interna, scomparsa dopo 1 mese di cura con venamik e hirudoid 40000.
Nel frattempo erano quasi scomparsi i sintomi della ragade.
Ad ottobre, sottoposto a visita da un noto professore di Napoli, mi era riscontrato un possibile prolasso rettale o emorroidario e emorridi esterne. A seguito di defecografia era diagnosticato un lieve prolasso emorroidario, che non ostruiva la defecazione.
Tornato dal professore, lo stesso ha ritenuto opportuno non operami per il prolasso adducendo fastidi e dolori alla ragade e prescrivendo 20 gg. di dilatan applicato con proctolyn e 20 con anonet plus, più applicazione di Anonet plus dopo la defecazione e 1 compressa al dì di Venamik.
Con ripetizioni del ciclo ogni volta che i fastidi si acuissero. L'operazione di sfinterotomia mi è stata sconsigliata per via della precedente di fistolectomia su ragade, per evitare incontinenza.
Ad oggi la situazione non appare risolta, ho dolori zona ragade e grossi fastidi sia interni all'ano che in prossimità delle piccole emorroidi esterne, che cerco di controllare con il proctolyn, unico che mi da sollievo. A ciò si aggiunge, nei casi di crisi maggiore, senso di calore forte e bruciore all'ano. In caso di 2 o più defecazioni giornaliere i sintomi si acuiscono (di solito vado la mattina 2 volte a distanza di 15 minuti, con feci un pò liquide nel secondo caso.
Egr.gi Dott. Vi chiedevo se fosse utile riattivare la terapia con dilatan e se ciò possa portare ad un peggioramento del prolasso e delle emorroidi esterne e se si può condividere il parere di non intervenire chirurgicamente, sia per la ragade (causa possibile incontinenza) sia per il prolasso.
Attualmente uso solo anonet plus dopo la defecazione e in casi eccezionali, se non si tratta di fastidi ma di dolore, proctolyn.
Vi ringrazio anticipatamente per la professionalità e il tempo dedicato.
DEscrivo brevemente la mia storia clinica.
Sette anni fa sono stato operato per ragade posteriore fistolarizzata, con semplice escissione della stessa senza sfinterotomia.
Dopo circa 2 anno mi è stata diagnosticata una nuova ragade curata con proctosedyl per circa 40 gg. (tre applicazioni al di) con posizionamento di una garza tra le natiche ad ogni applicazione per evitare arrossamenti procurati dalla ragade stessa e fibrolax dopo cena, e iovis 1 a giorni alternati con adeguata alimentazione ricca di fibre, verdura e frutta.
Dopo 2 mesi e situazione sensibilmente migliorata, a visita si riscontrava la cronicizzazione della ragade stessa, con conseguente prescrizione di Dilatan (20 per una settimana 5 minuti la sera e poi il 23 ogni sera). Dopo circa 5 mesi di cura la situazione era abbastanza stabile, ma la ragade e i fastidi persistevano.
Dopo alti e bassi e con una continuo uso del dilatan a giugno 2017 mi è stata riscontrata un'emorroide trombizzata interna, scomparsa dopo 1 mese di cura con venamik e hirudoid 40000.
Nel frattempo erano quasi scomparsi i sintomi della ragade.
Ad ottobre, sottoposto a visita da un noto professore di Napoli, mi era riscontrato un possibile prolasso rettale o emorroidario e emorridi esterne. A seguito di defecografia era diagnosticato un lieve prolasso emorroidario, che non ostruiva la defecazione.
Tornato dal professore, lo stesso ha ritenuto opportuno non operami per il prolasso adducendo fastidi e dolori alla ragade e prescrivendo 20 gg. di dilatan applicato con proctolyn e 20 con anonet plus, più applicazione di Anonet plus dopo la defecazione e 1 compressa al dì di Venamik.
Con ripetizioni del ciclo ogni volta che i fastidi si acuissero. L'operazione di sfinterotomia mi è stata sconsigliata per via della precedente di fistolectomia su ragade, per evitare incontinenza.
Ad oggi la situazione non appare risolta, ho dolori zona ragade e grossi fastidi sia interni all'ano che in prossimità delle piccole emorroidi esterne, che cerco di controllare con il proctolyn, unico che mi da sollievo. A ciò si aggiunge, nei casi di crisi maggiore, senso di calore forte e bruciore all'ano. In caso di 2 o più defecazioni giornaliere i sintomi si acuiscono (di solito vado la mattina 2 volte a distanza di 15 minuti, con feci un pò liquide nel secondo caso.
Egr.gi Dott. Vi chiedevo se fosse utile riattivare la terapia con dilatan e se ciò possa portare ad un peggioramento del prolasso e delle emorroidi esterne e se si può condividere il parere di non intervenire chirurgicamente, sia per la ragade (causa possibile incontinenza) sia per il prolasso.
Attualmente uso solo anonet plus dopo la defecazione e in casi eccezionali, se non si tratta di fastidi ma di dolore, proctolyn.
Vi ringrazio anticipatamente per la professionalità e il tempo dedicato.
[#1]
Gentile utente.
Se la ragade non guarisce, con la terapia medica, sarà necessario intervenire.
Esistono anche altri interventi ,dove non è necessario eseguire sfinterotomie, per correggere la ragade.
Non conosco nello specifico la sua situazione, ma credo che anche la terapia medica vada rivista.
Si faccia ricontrollare.
Prego.
Se la ragade non guarisce, con la terapia medica, sarà necessario intervenire.
Esistono anche altri interventi ,dove non è necessario eseguire sfinterotomie, per correggere la ragade.
Non conosco nello specifico la sua situazione, ma credo che anche la terapia medica vada rivista.
Si faccia ricontrollare.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#3]
Non posso dirle se, a questo punto, possa essere utile ed effettivamente necessario applicare il dilatatore.
Non dovrebbe se è applicato correttamente
Interventi di asportazione dei margini "callosi" della ferita cronica(ragade) e chiusura diretta o con lembo mucoso etc.etc.
Prego.
Non dovrebbe se è applicato correttamente
Interventi di asportazione dei margini "callosi" della ferita cronica(ragade) e chiusura diretta o con lembo mucoso etc.etc.
Prego.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 27/09/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Emorroidi
Cosa sono le emorroidi? Sintomi, cause, cura, rimedi e prevenzione della malattia emorroidaria. Quando è necessario l'intervento chirurgico o in ambulatorio?