"Pallina" dura al tatto, emorroidi o che altro?
Gentili Dottori,
sono un uomo di 60 anni e ormai da qualche anno ho occasionali (3-4 volte all'anno) perdite di sangue in occasione delle defecazioni, che sono comunque regolari e giornaliere. Il sangue è rosso vivo e lo ritrovo sulla carta igienica e all'interno della tazza del water, le feci non sono contaminate dal sangue, neppure in superficie, quindi immagino che le perdite ematiche siano successive alla fuoriuscita delle feci. Non ho nessun altro disturbo o dolore, neppure durante l'evacuazione quindi non ho mai dato peso alla cosa attribuendola alla rottura di eventuali emorroidi. In occasione di questi eventi mi limito ad applicare sull'ano e leggermente al suo interno una pomata omeopatica (Avenoc) suggeritami dal farmacista, non tanto per le sue capacità curative/lenitive quanto per tener lubrificata la parte.
In occasione dell'ultimo episodio di sanguinamento della scorsa settimana ho seguito la stessa procedura e ho percepito al tatto una piccola "pallina" di consistenza dura immediatamente all'interno del bordo anale, sulla sinistra ad ore 9. Non mi pare di averla mai percepita prima, ma non ne sono certo... Questa pallina non è assolutamente dolente (toccarla non provoca alcun fastidio), non è visibile dall'esterno (seppur per pochi millimetri) e al tatto ha una superficie liscia come la cute circostante, direi che ha una dimensione di piccolo pisello (circa 5mm x 7mm orientata in senso verticale), apparentemente sporge per 3-4mm.
Dalla posizione direi che potrebbe essere un'emorroide (esterna o interna?), quello che mi lascia però perplesso è la durezza al tatto: le emorroidi non dovrebbero essere morbide? Che io sappia diventano dure al tatto solo in presenza di trombo, però a quel punto dovrebbero anche essere estremamente dolenti.
Pur con tutti i limiti di un consulto a distanza potete cortesemente darmi la vs opinione in merito e dirmi se una visita proctologica è imprescindibile o se è ragionevole supporre che si tratti di una semplice emorroide ed è quindi possibile rimandare il controllo alla prossima visita di controllo urologica, che ovviamente contempla il controllo prostatico, che è pianificata per ottobre?
Ad integrazione delle informazioni, specifico che prendo parte ai controlli di prevenzione per il cancro del colon che prevedono una ricerca del sangue occulto con cadenza biennale (ultimo controllo, negativo, novembre 2017) e che l'ultima visita di controllo urologica (ottobre 2017) non ha rilevato nulla di particolare.
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrete dedicarmi,
sono un uomo di 60 anni e ormai da qualche anno ho occasionali (3-4 volte all'anno) perdite di sangue in occasione delle defecazioni, che sono comunque regolari e giornaliere. Il sangue è rosso vivo e lo ritrovo sulla carta igienica e all'interno della tazza del water, le feci non sono contaminate dal sangue, neppure in superficie, quindi immagino che le perdite ematiche siano successive alla fuoriuscita delle feci. Non ho nessun altro disturbo o dolore, neppure durante l'evacuazione quindi non ho mai dato peso alla cosa attribuendola alla rottura di eventuali emorroidi. In occasione di questi eventi mi limito ad applicare sull'ano e leggermente al suo interno una pomata omeopatica (Avenoc) suggeritami dal farmacista, non tanto per le sue capacità curative/lenitive quanto per tener lubrificata la parte.
In occasione dell'ultimo episodio di sanguinamento della scorsa settimana ho seguito la stessa procedura e ho percepito al tatto una piccola "pallina" di consistenza dura immediatamente all'interno del bordo anale, sulla sinistra ad ore 9. Non mi pare di averla mai percepita prima, ma non ne sono certo... Questa pallina non è assolutamente dolente (toccarla non provoca alcun fastidio), non è visibile dall'esterno (seppur per pochi millimetri) e al tatto ha una superficie liscia come la cute circostante, direi che ha una dimensione di piccolo pisello (circa 5mm x 7mm orientata in senso verticale), apparentemente sporge per 3-4mm.
Dalla posizione direi che potrebbe essere un'emorroide (esterna o interna?), quello che mi lascia però perplesso è la durezza al tatto: le emorroidi non dovrebbero essere morbide? Che io sappia diventano dure al tatto solo in presenza di trombo, però a quel punto dovrebbero anche essere estremamente dolenti.
Pur con tutti i limiti di un consulto a distanza potete cortesemente darmi la vs opinione in merito e dirmi se una visita proctologica è imprescindibile o se è ragionevole supporre che si tratti di una semplice emorroide ed è quindi possibile rimandare il controllo alla prossima visita di controllo urologica, che ovviamente contempla il controllo prostatico, che è pianificata per ottobre?
Ad integrazione delle informazioni, specifico che prendo parte ai controlli di prevenzione per il cancro del colon che prevedono una ricerca del sangue occulto con cadenza biennale (ultimo controllo, negativo, novembre 2017) e che l'ultima visita di controllo urologica (ottobre 2017) non ha rilevato nulla di particolare.
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrete dedicarmi,
[#1]
Puo' essere un'emorroide. Va pero' visitato per una conferma. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#4]
Utente
Grazie ancora per le velocissime risposte!
Approfitto della sua cortesia per farle un altro paio di domande:
- A cosa è dovuta la "durezza" dell'emorroide? Normalmente non dovrebbero essere morbide al tatto?
- Mi potrebbe suggerire qualche pomata per uso topico che potrebbe aiutare l'emorroide a "rientrare"?
Grazie!
Approfitto della sua cortesia per farle un altro paio di domande:
- A cosa è dovuta la "durezza" dell'emorroide? Normalmente non dovrebbero essere morbide al tatto?
- Mi potrebbe suggerire qualche pomata per uso topico che potrebbe aiutare l'emorroide a "rientrare"?
Grazie!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 24.3k visite dal 02/07/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Emorroidi
Cosa sono le emorroidi? Sintomi, cause, cura, rimedi e prevenzione della malattia emorroidaria. Quando è necessario l'intervento chirurgico o in ambulatorio?