Asportazione marisca e ragade
Salve,
Il 7 maggio scorso mi sono sottoposta ad intervento di asportazione, tramite elettrobisturi, di una marisca anale e di una ragade posizionata poco all`interno. Avverto dolori atroci durante l `evacuazione (con perdita di parecchio sangue), dolori molto forti che si protraggono per ore. E oltre a questi, forti spasmi (o contrazioni, non saprei come definirle) dello sfintere che si fanno sentire tutto il giorno.
Avverto inoltre gonfiore al tatto, in due punti, come se avessi due piccole palline e fino ad ora ho avuto anche eposodi di incontinenza.
Mi domando se tutto ciò rientra nella prassi del post intervento, e quanto durerà. Al primo controllo, il chirurgo dice che va tutto bene.
Rinngrazio in anticipo chi vorrà rispondere.
Il 7 maggio scorso mi sono sottoposta ad intervento di asportazione, tramite elettrobisturi, di una marisca anale e di una ragade posizionata poco all`interno. Avverto dolori atroci durante l `evacuazione (con perdita di parecchio sangue), dolori molto forti che si protraggono per ore. E oltre a questi, forti spasmi (o contrazioni, non saprei come definirle) dello sfintere che si fanno sentire tutto il giorno.
Avverto inoltre gonfiore al tatto, in due punti, come se avessi due piccole palline e fino ad ora ho avuto anche eposodi di incontinenza.
Mi domando se tutto ciò rientra nella prassi del post intervento, e quanto durerà. Al primo controllo, il chirurgo dice che va tutto bene.
Rinngrazio in anticipo chi vorrà rispondere.
[#1]
Sembrerebbe di si!.
Del resto perchè non credere a chi l'ha visitata.
Per la durata della sintomatologia dipende dalle condizioni della ferita e dalle capacità di cicatrizzazione, di solito 3/4 settimane per una completa cicatrizzazione.
Prego
Cordiali saluti.
Del resto perchè non credere a chi l'ha visitata.
Per la durata della sintomatologia dipende dalle condizioni della ferita e dalle capacità di cicatrizzazione, di solito 3/4 settimane per una completa cicatrizzazione.
Prego
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Salve,
La ringrazio per la celere risposta. In realtà il mio medico si è limitato a constatare che la ferita va bene e mi ha liquidato abbastanza velocemente senza ascoltare tutte le mie problematiche.
Volevo inoltre sapere se è normale che le evacuazioni siano numerose nell` arco della giornata (essendo stata sempre prevalentemente stitica) e se all'infuori dell`antidolorifico al bisogno, non mi sia stato prescritto altro, nemmeno per uso locale . Preciso che mi era stato consigliato tora-dol ma essendo soggetto allergico (avendo anche avuto problemi con l`aspirina, cosa che naturalmente ho riferito ma non è sembrata rilevante) ho evitato di prendere.
La ringrazio per la celere risposta. In realtà il mio medico si è limitato a constatare che la ferita va bene e mi ha liquidato abbastanza velocemente senza ascoltare tutte le mie problematiche.
Volevo inoltre sapere se è normale che le evacuazioni siano numerose nell` arco della giornata (essendo stata sempre prevalentemente stitica) e se all'infuori dell`antidolorifico al bisogno, non mi sia stato prescritto altro, nemmeno per uso locale . Preciso che mi era stato consigliato tora-dol ma essendo soggetto allergico (avendo anche avuto problemi con l`aspirina, cosa che naturalmente ho riferito ma non è sembrata rilevante) ho evitato di prendere.
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"Avverto inoltre gonfiore al tatto, in due punti, come se avessi due piccole palline "
Queste sono presenti all'apice della ferita residua all'asportazione della marisca e ed al trattamento della ragade.
La marisca è una plica cutanea esuberante presente sul margine ano-cutaneo,questa plica, piccolissima o grande viene definita sempre marisca, quindi è possibile, che quello che è presente sul suo ano, se non è espressione solo di un edema, possa diventare una "piccola" marisca.(piccola plica cutanea esuberante)
Cordiali saluti.
Queste sono presenti all'apice della ferita residua all'asportazione della marisca e ed al trattamento della ragade.
La marisca è una plica cutanea esuberante presente sul margine ano-cutaneo,questa plica, piccolissima o grande viene definita sempre marisca, quindi è possibile, che quello che è presente sul suo ano, se non è espressione solo di un edema, possa diventare una "piccola" marisca.(piccola plica cutanea esuberante)
Cordiali saluti.
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Infatti le marische non si asportano se non danno fastidio o sono legate, come la sua, ad altra patologia(ragade).
Una eventuale plica, se residuerà, di piccole dimensioni sarà solo un "inestetismo".
Si tranquillizzi.
Una eventuale plica, se residuerà, di piccole dimensioni sarà solo un "inestetismo".
Si tranquillizzi.
[#9]
Utente
Gentile dottore, ad oggi ancora la situazione non è rientrata nella normalità. Il dolore atroce all`evacuazione che si protraeva anche per ore, si è notevolmente calmato dopo circa una quidicina di giorni dall`intervento.
A questo invece adesso è seguita una grande difficoltà ad evacuare, ovvero riesco ad evacuare solo dopo enorme sforzo. Preciso che questo sforzo esagerato non mi da dolore, o comunque è minimo, e anche successivamente all`evacuazione rimango semplicemente indolenzita, o comunque è un dolore sopportabilissimo. Questo accade nonostante le feci non siano dure. A seguito della visita specialistica il mio medico mi ha diagnosticato ipertono dello sfintere e mi ha prescritto pomata Antrolin x 3 applicazioni al dì, oltre a continuare con bustine di Psyllogel e bere molta acqua. Ad oggi però, dopo una settimana di cura con la pomata, ancora non vedo grossi risultati. In attesa di ricontattare il mio medico le chiedo quali terapie alternative potrebbero esserci, visto che la situazione sta diventando invalidante ed abbastanza avvilente. Preciso che alcuni giorni al primo tentativo di evacuare non riesco a svuotarmi completamente perché non ce la faccio più a sforzarmi ! In questi casi segue sempre dopo un po' una seconda evacuazione in cui magari mi sforzo poco meno. È possibile che si arrivi ad un secondo intervento per risolvere questa complicanza?
La ringrazio anticipatamente per l`attenzione.
A questo invece adesso è seguita una grande difficoltà ad evacuare, ovvero riesco ad evacuare solo dopo enorme sforzo. Preciso che questo sforzo esagerato non mi da dolore, o comunque è minimo, e anche successivamente all`evacuazione rimango semplicemente indolenzita, o comunque è un dolore sopportabilissimo. Questo accade nonostante le feci non siano dure. A seguito della visita specialistica il mio medico mi ha diagnosticato ipertono dello sfintere e mi ha prescritto pomata Antrolin x 3 applicazioni al dì, oltre a continuare con bustine di Psyllogel e bere molta acqua. Ad oggi però, dopo una settimana di cura con la pomata, ancora non vedo grossi risultati. In attesa di ricontattare il mio medico le chiedo quali terapie alternative potrebbero esserci, visto che la situazione sta diventando invalidante ed abbastanza avvilente. Preciso che alcuni giorni al primo tentativo di evacuare non riesco a svuotarmi completamente perché non ce la faccio più a sforzarmi ! In questi casi segue sempre dopo un po' una seconda evacuazione in cui magari mi sforzo poco meno. È possibile che si arrivi ad un secondo intervento per risolvere questa complicanza?
La ringrazio anticipatamente per l`attenzione.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 11.6k visite dal 12/05/2018.
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