,per individuare bene la tipologia di fistola e procedere di conseguenza
Gentili Specialisti di Medicitalia.it,
due anni fa la mia compagna è stata operata per un ascesso perianale.Dopo vari mesi di medicazioni,una colonscopia e visite di controllo,sembrava andare tutto bene.Qualche mese fa,però,ha iniziato ad accusare di nuovo dolori e fastidi nella zona dell'operazione,con conseguenti perdite di pus e sangue.Il medico che l'ha operata,dopo un'ulteriore visita di controllo,ha detto che si era formato un granuloma e che avrebbe dovuto rioperarla,cosa che è avvenuta a febbraio.Durante l'operazione ha "scoperto" che oltre al granuloma si era formata una fistola.Qui la cosa già ha iniziato a puzzarmi perchè mi sono chiesto:quale medico riopera un paziente senza nessun esame specifico?Non le ha prescritto nessuna anoscopia o ecografia o esame di sorta,l'ha rioperata soltanto "tastandola",modalità che ha riutilizzato per tutte le visite di controllo.Dopo l'operazione le ha prescritto la camera iperbarica per far rimarginare la ferità più in fretta e poi rioperarla.Dopo la camera iperbarica e un'ulteriore visita di controllo ha affermato che "avrebbe dovuto rioperarla a settembre perchè ora inizia a fare caldo e la ferità può dare problemi".A questo punto ci siamo rivolti ad uno specialista in colonproctologia consigliatoci dai medici del trattamento iperbarico (il medico che l'ha operata era un chirurgo generico). Il dottore ha criticato il lavoro del collega,e direi a ragione,visti gli esiti della visita.Le ha spiegato che gli interventi che ha fatto non sono serviti a nulla,che l'ascesso successivamente si trasforma quasi sempre in fistola e che il paziente va monitorato e seguito con degli esami specifici.Ora le ha segnato un esame,se non sbaglio "anoscopia rettale a 360 gradi" (non vorrei sbagliarmi perchè la documentazione in questo momento ce l'ha la mia compagna),per individuare bene la tipologia di fistola e procedere di conseguenza.Le ha anche spiegato che le fistole più complesse sono difficili da trattare,possono avere delle recidive e bisogna stare molto attenti a non ledere lo sfintere.Nello specifico,sul sito dello specialista c'è scritto che "la lesione sfinteriale con l'incontinenza fecale che ne consegue, è un evento molto più temibile della fistola ed inoltre il suo trattamento è molto più complesso e gravato da insuccessi." Sto cercando di documentarmi e informarmi su internet e youtube,e devo ammettere che ora sono piuttosto preoccupato.Vorrei chiedervi,nell'attesa del riscontro dell'esame e della seconda visita:nel caso la fistola sia radicata e profonda,e il suo totale eradicamento vada ad intaccare le funzioni dello sfintere,come si procede?Si toglie parte della fistola e si procede con successivi interventi,vita natural durante?L'incontenenza fecale è un evento temibile in che senso?Voglio dire,quali sono le problematiche che comporta oltre al,consentitemi l'espressione, "farsela sotto"?Grazie molte per il vostro aiuto,spero possiate darmi maggiori chiarimenti in merito.
due anni fa la mia compagna è stata operata per un ascesso perianale.Dopo vari mesi di medicazioni,una colonscopia e visite di controllo,sembrava andare tutto bene.Qualche mese fa,però,ha iniziato ad accusare di nuovo dolori e fastidi nella zona dell'operazione,con conseguenti perdite di pus e sangue.Il medico che l'ha operata,dopo un'ulteriore visita di controllo,ha detto che si era formato un granuloma e che avrebbe dovuto rioperarla,cosa che è avvenuta a febbraio.Durante l'operazione ha "scoperto" che oltre al granuloma si era formata una fistola.Qui la cosa già ha iniziato a puzzarmi perchè mi sono chiesto:quale medico riopera un paziente senza nessun esame specifico?Non le ha prescritto nessuna anoscopia o ecografia o esame di sorta,l'ha rioperata soltanto "tastandola",modalità che ha riutilizzato per tutte le visite di controllo.Dopo l'operazione le ha prescritto la camera iperbarica per far rimarginare la ferità più in fretta e poi rioperarla.Dopo la camera iperbarica e un'ulteriore visita di controllo ha affermato che "avrebbe dovuto rioperarla a settembre perchè ora inizia a fare caldo e la ferità può dare problemi".A questo punto ci siamo rivolti ad uno specialista in colonproctologia consigliatoci dai medici del trattamento iperbarico (il medico che l'ha operata era un chirurgo generico). Il dottore ha criticato il lavoro del collega,e direi a ragione,visti gli esiti della visita.Le ha spiegato che gli interventi che ha fatto non sono serviti a nulla,che l'ascesso successivamente si trasforma quasi sempre in fistola e che il paziente va monitorato e seguito con degli esami specifici.Ora le ha segnato un esame,se non sbaglio "anoscopia rettale a 360 gradi" (non vorrei sbagliarmi perchè la documentazione in questo momento ce l'ha la mia compagna),per individuare bene la tipologia di fistola e procedere di conseguenza.Le ha anche spiegato che le fistole più complesse sono difficili da trattare,possono avere delle recidive e bisogna stare molto attenti a non ledere lo sfintere.Nello specifico,sul sito dello specialista c'è scritto che "la lesione sfinteriale con l'incontinenza fecale che ne consegue, è un evento molto più temibile della fistola ed inoltre il suo trattamento è molto più complesso e gravato da insuccessi." Sto cercando di documentarmi e informarmi su internet e youtube,e devo ammettere che ora sono piuttosto preoccupato.Vorrei chiedervi,nell'attesa del riscontro dell'esame e della seconda visita:nel caso la fistola sia radicata e profonda,e il suo totale eradicamento vada ad intaccare le funzioni dello sfintere,come si procede?Si toglie parte della fistola e si procede con successivi interventi,vita natural durante?L'incontenenza fecale è un evento temibile in che senso?Voglio dire,quali sono le problematiche che comporta oltre al,consentitemi l'espressione, "farsela sotto"?Grazie molte per il vostro aiuto,spero possiate darmi maggiori chiarimenti in merito.
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Non mettiamo il carro avanti ai buoi.
L' ecografia endoanale 3D e se sarà il caso una Risonanza Magnetica ci daranno tutte le informazioni sull'ascesso e sulla fistola ed su che rapporti questa contrae con gli sfinteri.
Tutto, quello che l'è stato detto o che ha letto, corrisponde al vero.
Se realmente la fistola è una fistola complessa? è preferibile adottare tecniche mininvasive, la VAAFT(Trattamento Video assistito delle fistole anali) è una di queste: tramite un fistuloscopio si identifica e si distrugge la fistola anche nella zona che trapassa lo sfintere, senza sezionarlo e danneggiarlo.
Con tale trattamenti si riducono o meglio si azzerano i rischi di lesioni sfinteriche e le complicanze ad esse collegate.
Cordiali saluti.
L' ecografia endoanale 3D e se sarà il caso una Risonanza Magnetica ci daranno tutte le informazioni sull'ascesso e sulla fistola ed su che rapporti questa contrae con gli sfinteri.
Tutto, quello che l'è stato detto o che ha letto, corrisponde al vero.
Se realmente la fistola è una fistola complessa? è preferibile adottare tecniche mininvasive, la VAAFT(Trattamento Video assistito delle fistole anali) è una di queste: tramite un fistuloscopio si identifica e si distrugge la fistola anche nella zona che trapassa lo sfintere, senza sezionarlo e danneggiarlo.
Con tale trattamenti si riducono o meglio si azzerano i rischi di lesioni sfinteriche e le complicanze ad esse collegate.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#3]
Utente
Gentile Dottor D'Oriano,
si trattava di una fistola intersfinterica.La mia compagna è stata operata una decina di giorni fa con posizionamento di setone.L'intervento è andato bene,l'unico problema è che da un paio di giorni sta iniziando a sentire molto dolore.A suo dire,il "filo" ha iniziato a tirare ed è un crampo e un bruciore continuo,oltre ad una continua sensazione di dover defecare.In attesa di un nuovo consulto con il medico che l'ha operata,vorrei chiederle se tutto ciò e normale e se c'è qualche farmaco che potrebbe prendere per attenuare il dolore.Distinti saluti.
si trattava di una fistola intersfinterica.La mia compagna è stata operata una decina di giorni fa con posizionamento di setone.L'intervento è andato bene,l'unico problema è che da un paio di giorni sta iniziando a sentire molto dolore.A suo dire,il "filo" ha iniziato a tirare ed è un crampo e un bruciore continuo,oltre ad una continua sensazione di dover defecare.In attesa di un nuovo consulto con il medico che l'ha operata,vorrei chiederle se tutto ciò e normale e se c'è qualche farmaco che potrebbe prendere per attenuare il dolore.Distinti saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 28/04/2018.
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