Stipsi, meteorismo e altri disturbi (intestinali e non)
Buongiorno e buon 2009 (scusate il ritardo).
Ero iscritto in precedenza con l'ID 86096.
Stavolta mi sono iscritto coi miei dati esatti: mi chiamo Virgilio, abito a Genova e ho 49 anni compiuti il maggio scorso.
Riassumo la situazione. Questo post sarà lungo, ma solo perchè lo considero il primo, prometto che gli altri saranno ben più brevi.
Il mio intestino è stato regolare fino al giugno 2008. Da anni avevo una certa tendenza alla flatulenza, ma niente di eccezionale.
Nel giugno 2008, periodo davvero difficile per alcuni problemi famigliari che mi angustiavano tantissimo, è comparsa una rosa di disturbi: risvegli notturni, dolore epigastrico, una strana sensazione di "paralisi" dei padiglioni auricolari; i risvegli sono rimasti, gli altri disturbi sono passati, ma dopo qualche giorno sono giunti i disturbi addominali: flatulenza ancora aumentata, parestesia addominale (centrale) che a volte diventava dolenzia, disturbi "minori" della defecazione (ossia andavo 1 o 2 volte al giorno come sempre, ma certe volte emettevo feci piccole e dure, altre volte poltacee, altre volte normali come avevo sempre fatto in passato).
A fine agosto i problemi famigliari si sono totalmente risolti, ma i disturbi intestinali sono rimasti. Il 3 settembre ho fatto una visita proctologica con rettoscopia, tutto ok ma il proctologo m'ha ordinato una colonscopia poichè mia madre si era ammalata di cancro al colon a 46 anni.
Avrei dovuto fare la colonscopia il 16 ottobre.
Il 30 settembre ho preso IMOGAS (dimeticone) per ridurre la flatulenza; non so se c'entra, ma dai primi di ottobre è iniziata una stipsi subdola, non per la frequenza, ma per la durezza delle feci.
Nel frattempo mi era presa una grande ansia per la colonscopia: mi faceva paura, esame invasivo, forse pericoloso...lo so che esageravo...
così il giorno prima dell'esame, al mattino l'ho annullato; poi mi sentivo "strano", con la pancia "ferma", e poichè non avevo evacuato nelle 36 ore prima, alle 18 ho bevuto un flacone di succo di prugne e alle 20 ho eliminato un fecaloma, che pareva un sasso.
Dalla seconda metà di ottobre in poi, è stato un incubo: per la paura di bloccarmi, cercavo di evacuare sempre, anche più volte al giorno, sfruttando i riflessi gastrocolici, bevendo un mucchio d'acqua, prendendo lo Psillium gel...
Nel frattempo, scomparsa da tempo la parestesia addominale centrale, si è instaurata una dolenzia, lieve, non sempre presente, localizzata alle costole di sinistra, ma in alto, la costola all'altezza del diaframma, come se fosse l'osso a farmi male (c'è ancora).
Certo la psicologia ha giocato molto; me ne rendevo conto, ma mi pareva che non potesse essere "solo" psicologia, avevo una grande paura del cancro al colon.
Le feste di Natale sono state un incubo, la stipsi s'è aggravata e il 29 dicembre sono finito all'ospedale, sconvolto da una specie di crisi nervosa.
Lì mi hanno fatto tutti gli esami del sangue, che erano perfettamente nella norma, raggi all'addome che hanno evidenziato l'assenza di occlusione, indi m'hanno dimesso il giorno dopo e m'hanno fissato la colonscopia per il 5 gennaio (oggi), dandomi la seguente terapia per la stipsi: 2 compresse di Pursennid dopo colazione e un cucchiaio di Laevolac alla sera.
Stamattina ho fatto la colonscopia, ecco i risultati.
Durata esame: 15 minuti.
Referto: esame condotto fino al cieco con buona visualizzazione dell'ostio appendicolare e della valvola ileociecale ostacolato in alcuni tratti da residui fecali liquidi non contaminati da sangue. Dolicosigma. In tutto il tratto esplorato le pareti del colon si presntano normalmente distendibili all'insufflazione d'aria. La mucosa visibile si presenta d'aspetto normale con reticolo vascolare ben conservato.
Nel retto, anche in retrovisione, non evidenza di lesioni.
Conclusioni: dolicosigma; non evidenziate lesioni in tutto il tratto esplorato.
Fine del referto.
Come dire, colon okay, a parte l'avere il sigma più lungo del normale e un po' abbassato.
Morale, all'ospedale stamattina mi hanno detto di stare tranquillo, mangiare molta frutta e verdure cotte, evitare cibi indigesti (sempre fatto), bere molto (sempre fatto) e proseguire con la terapia Pursennid + Laevolac nei prossimi giorni, e in seguito faremo accertamenti gastroenterologici (mi diranno quando, cosa, come il 12/1).
Siamo all'adesso.
Nel frattempo, a partire dal 12 gennaio, inizierò un ciclo di psicoterapia con il CSM.
Vorrei chiedere le seguenti cose:
1) un parere complessivo, in particolare cosa ne pensate del trattamento che ho ricevuto dall'ospedale (a me pare okay, ma vorrei il vostro parere)
2) dopo la colonscopia, che è stata preceduta dalla pulizia intestinale, immagino che starò un giorno o due senza defecare: non prenderò quindi il Pursennid, ma il Laevolac lo dovrei prendere ?
3) dal 24 ottobre, prendevo il Tavor da 1 mg, tre volte al giorno. Su suggerimento dei medici dell'ospedale, lo vorrei eliminare, perchè non mi aiuta a dormire e in più peggiora la stipsi, l'ho detto al mio medico curante che me lo aveva prescritto, mi ha detto che va bene, ma di ridurlo gradualmente. Io sono passato a 2 al giorno, una alle 15 e una prima di dormire.
Vi pare adeguato come primo passo ? Potreste suggerirmi il secondo passo ?
Okay, mi rendo conto d'avervi fatto una testata, ma come ho detto all'inizio, solo perchè è la prima volta, poi sarò molto più conciso.
Vi prego, rispondetemi...
Grazie e rinnovo gli auguri
Ero iscritto in precedenza con l'ID 86096.
Stavolta mi sono iscritto coi miei dati esatti: mi chiamo Virgilio, abito a Genova e ho 49 anni compiuti il maggio scorso.
Riassumo la situazione. Questo post sarà lungo, ma solo perchè lo considero il primo, prometto che gli altri saranno ben più brevi.
Il mio intestino è stato regolare fino al giugno 2008. Da anni avevo una certa tendenza alla flatulenza, ma niente di eccezionale.
Nel giugno 2008, periodo davvero difficile per alcuni problemi famigliari che mi angustiavano tantissimo, è comparsa una rosa di disturbi: risvegli notturni, dolore epigastrico, una strana sensazione di "paralisi" dei padiglioni auricolari; i risvegli sono rimasti, gli altri disturbi sono passati, ma dopo qualche giorno sono giunti i disturbi addominali: flatulenza ancora aumentata, parestesia addominale (centrale) che a volte diventava dolenzia, disturbi "minori" della defecazione (ossia andavo 1 o 2 volte al giorno come sempre, ma certe volte emettevo feci piccole e dure, altre volte poltacee, altre volte normali come avevo sempre fatto in passato).
A fine agosto i problemi famigliari si sono totalmente risolti, ma i disturbi intestinali sono rimasti. Il 3 settembre ho fatto una visita proctologica con rettoscopia, tutto ok ma il proctologo m'ha ordinato una colonscopia poichè mia madre si era ammalata di cancro al colon a 46 anni.
Avrei dovuto fare la colonscopia il 16 ottobre.
Il 30 settembre ho preso IMOGAS (dimeticone) per ridurre la flatulenza; non so se c'entra, ma dai primi di ottobre è iniziata una stipsi subdola, non per la frequenza, ma per la durezza delle feci.
Nel frattempo mi era presa una grande ansia per la colonscopia: mi faceva paura, esame invasivo, forse pericoloso...lo so che esageravo...
così il giorno prima dell'esame, al mattino l'ho annullato; poi mi sentivo "strano", con la pancia "ferma", e poichè non avevo evacuato nelle 36 ore prima, alle 18 ho bevuto un flacone di succo di prugne e alle 20 ho eliminato un fecaloma, che pareva un sasso.
Dalla seconda metà di ottobre in poi, è stato un incubo: per la paura di bloccarmi, cercavo di evacuare sempre, anche più volte al giorno, sfruttando i riflessi gastrocolici, bevendo un mucchio d'acqua, prendendo lo Psillium gel...
Nel frattempo, scomparsa da tempo la parestesia addominale centrale, si è instaurata una dolenzia, lieve, non sempre presente, localizzata alle costole di sinistra, ma in alto, la costola all'altezza del diaframma, come se fosse l'osso a farmi male (c'è ancora).
Certo la psicologia ha giocato molto; me ne rendevo conto, ma mi pareva che non potesse essere "solo" psicologia, avevo una grande paura del cancro al colon.
Le feste di Natale sono state un incubo, la stipsi s'è aggravata e il 29 dicembre sono finito all'ospedale, sconvolto da una specie di crisi nervosa.
Lì mi hanno fatto tutti gli esami del sangue, che erano perfettamente nella norma, raggi all'addome che hanno evidenziato l'assenza di occlusione, indi m'hanno dimesso il giorno dopo e m'hanno fissato la colonscopia per il 5 gennaio (oggi), dandomi la seguente terapia per la stipsi: 2 compresse di Pursennid dopo colazione e un cucchiaio di Laevolac alla sera.
Stamattina ho fatto la colonscopia, ecco i risultati.
Durata esame: 15 minuti.
Referto: esame condotto fino al cieco con buona visualizzazione dell'ostio appendicolare e della valvola ileociecale ostacolato in alcuni tratti da residui fecali liquidi non contaminati da sangue. Dolicosigma. In tutto il tratto esplorato le pareti del colon si presntano normalmente distendibili all'insufflazione d'aria. La mucosa visibile si presenta d'aspetto normale con reticolo vascolare ben conservato.
Nel retto, anche in retrovisione, non evidenza di lesioni.
Conclusioni: dolicosigma; non evidenziate lesioni in tutto il tratto esplorato.
Fine del referto.
Come dire, colon okay, a parte l'avere il sigma più lungo del normale e un po' abbassato.
Morale, all'ospedale stamattina mi hanno detto di stare tranquillo, mangiare molta frutta e verdure cotte, evitare cibi indigesti (sempre fatto), bere molto (sempre fatto) e proseguire con la terapia Pursennid + Laevolac nei prossimi giorni, e in seguito faremo accertamenti gastroenterologici (mi diranno quando, cosa, come il 12/1).
Siamo all'adesso.
Nel frattempo, a partire dal 12 gennaio, inizierò un ciclo di psicoterapia con il CSM.
Vorrei chiedere le seguenti cose:
1) un parere complessivo, in particolare cosa ne pensate del trattamento che ho ricevuto dall'ospedale (a me pare okay, ma vorrei il vostro parere)
2) dopo la colonscopia, che è stata preceduta dalla pulizia intestinale, immagino che starò un giorno o due senza defecare: non prenderò quindi il Pursennid, ma il Laevolac lo dovrei prendere ?
3) dal 24 ottobre, prendevo il Tavor da 1 mg, tre volte al giorno. Su suggerimento dei medici dell'ospedale, lo vorrei eliminare, perchè non mi aiuta a dormire e in più peggiora la stipsi, l'ho detto al mio medico curante che me lo aveva prescritto, mi ha detto che va bene, ma di ridurlo gradualmente. Io sono passato a 2 al giorno, una alle 15 e una prima di dormire.
Vi pare adeguato come primo passo ? Potreste suggerirmi il secondo passo ?
Okay, mi rendo conto d'avervi fatto una testata, ma come ho detto all'inizio, solo perchè è la prima volta, poi sarò molto più conciso.
Vi prego, rispondetemi...
Grazie e rinnovo gli auguri
[#1]
Cerco di rispondere con ordine:
1) Mi pare che il trattamento ricevuto e' stato corretto, anche se forse poteva valere la pena, vista la familiarita', fare prima una ricerca di sangue occulto nelle feci e poi eventualmente la colonscopia... ma ormai l'ha fatta e il referto e' negativo, quindi va bene cosi'...
2) Non so quale sia la ragione per cui stia prendendo il Laevolac: dovra' chiedere cosa fare a chi glielo ha prescritto, anche se in linea generale e' un farmaco da utilizzare soltanto in caso di effettiva necessita' e soltanto per brevi periodi.
3) Ridurre il Tavor al minimo e successivamente, se possibile, eliminarlo e' senz'altro la soluzione piu' saggia, naturalmente anche questa da valutare insieme al suo Medico.
Cordiali saluti
1) Mi pare che il trattamento ricevuto e' stato corretto, anche se forse poteva valere la pena, vista la familiarita', fare prima una ricerca di sangue occulto nelle feci e poi eventualmente la colonscopia... ma ormai l'ha fatta e il referto e' negativo, quindi va bene cosi'...
2) Non so quale sia la ragione per cui stia prendendo il Laevolac: dovra' chiedere cosa fare a chi glielo ha prescritto, anche se in linea generale e' un farmaco da utilizzare soltanto in caso di effettiva necessita' e soltanto per brevi periodi.
3) Ridurre il Tavor al minimo e successivamente, se possibile, eliminarlo e' senz'altro la soluzione piu' saggia, naturalmente anche questa da valutare insieme al suo Medico.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
Utente
Che piacere risentirLa dr Spina.
Allora, al punto 1) s'è già autorisposto, sì la colonscopia è stata decisa per via della familiarità.
Prima non l'ho detto: l'ho fatta senza sedazione, quindi i 15 minuti sono stati "effettivi", tutti di scansione.
Aggiungo una cosa: agli esami del sangue avevo RBC = 4.7, Hb = 14,6 e ematocrito = 43, cioè valori MIGLIORI di quelli che avevo un paio di anni fa, forse su questa base i medici dell'ospedale hanno pensato "se è un tumore, non è uno di quelli che sanguinano, quindi colonscopia" ma questa è una mia ricostruzione...
posso dire che la colonscopia in sè è stata una passeggiata, semmai bruttissima la preparazione (4 litri d'acqua con il SELG-S 1000, che schifo).
2) il Laevolac sciroppo, 1 cucchiaio alla sera, mi è stato dato insieme alle 2 compresse di Pursennid (quelle da ingerire dopo la colazione) per combattere "nel frattempo" la stipsi. Purtroppo non posso chiederlo a chi me l'ha prescritto, il primario dell'unità di colonproctologia, perchè fino al 12 non c'è. Lui ha detto che serve a tener morbide le feci.
Penso che lo intenda come un transitorio, finchè non si saranno fatti altri esami, da quanto ho capito pensano a cause gastroduodenali o quantomeno vogliono escluderle.
3) okay, infatti da 3 Tavor sono sceso a 2, sì mi terrò al corrente col mio medico curante. Lui m'ha detto per adesso di restare a 2 una settimana, poi vedremo assieme come scendere ancora un po'.
Allora, al punto 1) s'è già autorisposto, sì la colonscopia è stata decisa per via della familiarità.
Prima non l'ho detto: l'ho fatta senza sedazione, quindi i 15 minuti sono stati "effettivi", tutti di scansione.
Aggiungo una cosa: agli esami del sangue avevo RBC = 4.7, Hb = 14,6 e ematocrito = 43, cioè valori MIGLIORI di quelli che avevo un paio di anni fa, forse su questa base i medici dell'ospedale hanno pensato "se è un tumore, non è uno di quelli che sanguinano, quindi colonscopia" ma questa è una mia ricostruzione...
posso dire che la colonscopia in sè è stata una passeggiata, semmai bruttissima la preparazione (4 litri d'acqua con il SELG-S 1000, che schifo).
2) il Laevolac sciroppo, 1 cucchiaio alla sera, mi è stato dato insieme alle 2 compresse di Pursennid (quelle da ingerire dopo la colazione) per combattere "nel frattempo" la stipsi. Purtroppo non posso chiederlo a chi me l'ha prescritto, il primario dell'unità di colonproctologia, perchè fino al 12 non c'è. Lui ha detto che serve a tener morbide le feci.
Penso che lo intenda come un transitorio, finchè non si saranno fatti altri esami, da quanto ho capito pensano a cause gastroduodenali o quantomeno vogliono escluderle.
3) okay, infatti da 3 Tavor sono sceso a 2, sì mi terrò al corrente col mio medico curante. Lui m'ha detto per adesso di restare a 2 una settimana, poi vedremo assieme come scendere ancora un po'.
[#3]
1) Comprendo la familiarita'... volevo solo dirle che prima di fare una colonscopia si poteva fare la ricerca del sangue occulto. L'emocromo spesso non aiuta: soprattutto se l'eventuale sanguinamento di origine neoplastica e' minimo, le variazione di HGB, RBC e HCT potrebbero essere poco significative... mentre con la ricerca di sangue occulto si possono evidenziare chimicamente anche quantita' piuttosto piccole. Comunque questo e' un discorso di pura accademia, perche' allo stato attuale la colonscopia ha superato per fortuna tutte queste elucubrazioni sul tema.
2) Anche io credo che il Collega intendeva prescriverle il Laevolac come rimedio "transitorio"... le dicevo soltanto che non posso esserne sicuro...
3) Bene, cerchi di diminuire appena puo'.
Cordiali saluti
2) Anche io credo che il Collega intendeva prescriverle il Laevolac come rimedio "transitorio"... le dicevo soltanto che non posso esserne sicuro...
3) Bene, cerchi di diminuire appena puo'.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Grazie ancora dr Spina.
Abuso ancora della sua pazienza e le faccio un'altra domanda.
L'unico "neo" della mia colonscopia è stata la scoperta del dolicosigma: il mio sigma risulta più lungo e più "abbassato" di quanto dovrebbe essere.
Il mio medico curante dice che in generale il dolicosigma predispone alla stipsi, volevo chiedergli in che senso, ma lui era troppo occupato. Lo chiedo a Lei: in che senso il dolicosigma predispone alla stipsi ? ristagno, tempi di permanenza delle feci nel sigma maggiori ?
Tuttavia non può essere tutto lì: a me la stipsi è iniziata l'ottobre scorso, i disturbi di flatulenza il giugno prima, comunque è roba recente. Il dolicosigma non dovrebbe essere congenito ? o dico una fesseria ?
grazie e saluti
Abuso ancora della sua pazienza e le faccio un'altra domanda.
L'unico "neo" della mia colonscopia è stata la scoperta del dolicosigma: il mio sigma risulta più lungo e più "abbassato" di quanto dovrebbe essere.
Il mio medico curante dice che in generale il dolicosigma predispone alla stipsi, volevo chiedergli in che senso, ma lui era troppo occupato. Lo chiedo a Lei: in che senso il dolicosigma predispone alla stipsi ? ristagno, tempi di permanenza delle feci nel sigma maggiori ?
Tuttavia non può essere tutto lì: a me la stipsi è iniziata l'ottobre scorso, i disturbi di flatulenza il giugno prima, comunque è roba recente. Il dolicosigma non dovrebbe essere congenito ? o dico una fesseria ?
grazie e saluti
[#5]
Il dolicosigma in se' non e' una malattia... e' una condizione anatomica: puo' darle un po' di fastidio, magari a volte stipsi, o dolori addominali di vario grado... E non e' detto che sia congenito, perche' il nostro intestino cresce con noi e cambia anch'esso col passare degli anni. E comunque non c'e' nulla che lei possa fare, se non che affidarsi alle buone abitudini dietetiche e continuare i controlli periodici dal suo Medico, come del resto sta gia' facendo.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Grazie dr Spina, molto interessante quello che ha detto, la precisazione sulla posibilità di sviluppare un dolicosigma e non d'averlo di nascita.
Aggiungo una cosa (sperando di non schifare nessuno): nel tardo pomeriggio ho emesso poche feci, morbide, la cosa interessante è che ho visto chiaramente in esse una lenticchia. Io ho mangiato le lenticchie il primo gennaio, credo alla cena. E ne ritrovo tracce il 5 gennaio. Un transito rallentato ? vero che nel mezzo ci sono stati giorni un po' "campali" (il 2 e 3 dieta senza fibre, il 4 le purghe), forse non è significativo.
Secondo Voi ?
Buonanotte
Aggiungo una cosa (sperando di non schifare nessuno): nel tardo pomeriggio ho emesso poche feci, morbide, la cosa interessante è che ho visto chiaramente in esse una lenticchia. Io ho mangiato le lenticchie il primo gennaio, credo alla cena. E ne ritrovo tracce il 5 gennaio. Un transito rallentato ? vero che nel mezzo ci sono stati giorni un po' "campali" (il 2 e 3 dieta senza fibre, il 4 le purghe), forse non è significativo.
Secondo Voi ?
Buonanotte
[#8]
Utente
Provo a spiegare la mia perplessità con un ragionamento geenrale, sperando di non dire fesserie (se sì. correggetemi).
In condizioni normali, quant'è il tempo di transito di un alimento, dalla bocca all'evacuazione ?
Se non erro, il cibo ingerito in un pasto sta 2 o 3 ore nello stomaco, poi passa nel duodeno e sta nel tenue in media 5 o 6 ore: a questo punto passa dalla valvola ileociecale e deve attraversare il colon, ove viene "stoccato" nel sigma, che se non sbaglio è il serbatoio delle feci.
Quanto tempo in media ci impiega per passare dal cieco al sigma ? 60 ore in media, se si pensa a un intervallo tra 48 e 72 ore ?
Si può trascurare il tempo di svuotamento sigma-retto-ano, che dovrebbe essere un processo molto rapido, o sbaglio ?
Cioè, il tempo medio di transito dell'alimento sarebbe dalle 67 alle 70 ore ? cioè eliminiamo ciò che abbiamo ingerito due o tre giorni fa.
Ma io ho fatto in data 4 gennaio una pulizia che ha eliminato la gran parte delle feci preesistenti (infatti nel referto si parla di "residui fecali nel cieco").
Poi ho ripreso a mangiare alle 13 di ieri.
Ma allora, da dove caspita sono venute le feci che ho prodotto oggi (non tantissime, ma nemmeno poche, sommandole penso si arrivi vicino all'etto) ??? mi sembrano tante per essere la trasformazione di residui.
Ecco la mia perplessità.
In condizioni normali, quant'è il tempo di transito di un alimento, dalla bocca all'evacuazione ?
Se non erro, il cibo ingerito in un pasto sta 2 o 3 ore nello stomaco, poi passa nel duodeno e sta nel tenue in media 5 o 6 ore: a questo punto passa dalla valvola ileociecale e deve attraversare il colon, ove viene "stoccato" nel sigma, che se non sbaglio è il serbatoio delle feci.
Quanto tempo in media ci impiega per passare dal cieco al sigma ? 60 ore in media, se si pensa a un intervallo tra 48 e 72 ore ?
Si può trascurare il tempo di svuotamento sigma-retto-ano, che dovrebbe essere un processo molto rapido, o sbaglio ?
Cioè, il tempo medio di transito dell'alimento sarebbe dalle 67 alle 70 ore ? cioè eliminiamo ciò che abbiamo ingerito due o tre giorni fa.
Ma io ho fatto in data 4 gennaio una pulizia che ha eliminato la gran parte delle feci preesistenti (infatti nel referto si parla di "residui fecali nel cieco").
Poi ho ripreso a mangiare alle 13 di ieri.
Ma allora, da dove caspita sono venute le feci che ho prodotto oggi (non tantissime, ma nemmeno poche, sommandole penso si arrivi vicino all'etto) ??? mi sembrano tante per essere la trasformazione di residui.
Ecco la mia perplessità.
[#9]
La sua teoria sugli orari e' davvero interessante... Lo sforzo di ricondurre ai numeri un processo naturale e' davvero encomiabile, e forse questo modo di ragionare le sara' davvero molto utile in tante altre circostanze... pero' purtroppo qui non e' applicabile... Questo perche' lei non tiene conto del fatto che ogni alimento ha tempi di transito notevolmente diversi... Ma lo sa che a volte nel colon si trovano semi di kiwi che il paziente riferisce di aver mangiato l'ultima volta molte settimane prima?
Mi dia retta: non dia troppa importanza a cose che non ne hanno... cosi' facendo finira' per confondere il normale con il patologico (e viceversa...). Si tranquillizzi, e pensi che l'unico dato certo che ha (il referto della RSCS) e' a suo favore!
Cordiali saluti
Mi dia retta: non dia troppa importanza a cose che non ne hanno... cosi' facendo finira' per confondere il normale con il patologico (e viceversa...). Si tranquillizzi, e pensi che l'unico dato certo che ha (il referto della RSCS) e' a suo favore!
Cordiali saluti
[#11]
Che lei sia un matematico o qualcosa del genere lo avevo intuito... Il metodo con cui lei affronta le cose e' davvero encomiabile, e a me piace molto. E' un peccato non poterlo applicare al nostro campo, sarebbe tutto molto piu' facile! Ma forse "il bello" della nostra Professione e' proprio questo: la Medicina non e' una scianza esatta.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 20.3k visite dal 05/01/2009.
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