Ragade o ascesso perianale
Soffro da un paio d'anni di ragade anali. Almeno una volta ogni 6 mesi compare una ragade che curo tramite proctosedyl.
Col passare del tempo però la cura della ragade ha richiesto sempre più giorni. Nell'ultimo caso ho impiegato 15 giorni di pomate(proctosedyl, proctolyn e antronil) insieme a dafron 500 per guarire.
Dopo 15 giorni che non avevo dolori e fastidi ho avuto la leggerezza di pranzare con pasta e peperoncino. La sera ho avuto un fortissimo dolore nella regione perianale, mai avuto di tale intensita e durata.
Sono andato al pronto soccorso e il medico mi ha diagnosticato zona arrossata, una ragade molto grande, un inizio di emorroidi, e uscita di un po' di pus dovuta ad un piccolo ascesso.
Mi ha prescritto come cura pasticche di dafron 500, iniezioni di rocefin e gentalyn pomata. Anche richiesta di visita dal proctologo e colonscopia.
Leggendo su internet però ho notato che gli ascessi perianali si curano sempre con un operazione chirurgica e ciò mi allarma non poco anche se il medico non ha fatto menzione di questa possibilità dopo la visita.
Non ho né febbre né mal di stomaco.
La mia domanda è se una situazione come la mia può effettivamente risolversi unicamente con i medicinali prescritti o se invece sono alte le probabilità di un operazione essendo uscito un po' di pus dalla regione perianale.
Grazie.
Col passare del tempo però la cura della ragade ha richiesto sempre più giorni. Nell'ultimo caso ho impiegato 15 giorni di pomate(proctosedyl, proctolyn e antronil) insieme a dafron 500 per guarire.
Dopo 15 giorni che non avevo dolori e fastidi ho avuto la leggerezza di pranzare con pasta e peperoncino. La sera ho avuto un fortissimo dolore nella regione perianale, mai avuto di tale intensita e durata.
Sono andato al pronto soccorso e il medico mi ha diagnosticato zona arrossata, una ragade molto grande, un inizio di emorroidi, e uscita di un po' di pus dovuta ad un piccolo ascesso.
Mi ha prescritto come cura pasticche di dafron 500, iniezioni di rocefin e gentalyn pomata. Anche richiesta di visita dal proctologo e colonscopia.
Leggendo su internet però ho notato che gli ascessi perianali si curano sempre con un operazione chirurgica e ciò mi allarma non poco anche se il medico non ha fatto menzione di questa possibilità dopo la visita.
Non ho né febbre né mal di stomaco.
La mia domanda è se una situazione come la mia può effettivamente risolversi unicamente con i medicinali prescritti o se invece sono alte le probabilità di un operazione essendo uscito un po' di pus dalla regione perianale.
Grazie.
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Quello che descrive potrebbe essere un ascesso, sul fondo della ragade, fistolizzato.
Se verrà confermata questa ipotesi la terapia è chirurgica.
Cordiali saluti.
Se verrà confermata questa ipotesi la terapia è chirurgica.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Assolutamente d'accordo. Consiglio anche di non esagerare con pomate e crema a base cortisonica, in quanto se usatte per lughi periodi possono danneggiare seriamente la cute anale e perianale.
Dott. Stefano Enrico
https://www.chirurgo-stefanoenrico.it
[#3]
Utente
Gentili dottori, vi ringrazio per le risposte. Oggi ho fatto la visita proctologica. Lo specialista con le dita ha esplorato la zona e notato il punto più dolente(lato verso i genitali), premendo ha fatto uscire più pus possibile e mi ha diagnosticato un ascesso.
Per approfondire l'analisi ha provato ad inserire nell'ano uno strumento ma il dolore è stato talmente intenso ed insopportabile da non permetterlo.
Mi ha detto che gli ascessi possono aprirsi verso l'esterno e basta un incisione per drenare il pus, ma non è questo il mio caso avendo io un ascesso tumefatto internamente.
Mi ha detto di smettere di prendere la terapia datami dal medico del pronto soccorso, soprattutto di smettere il gentalyn.
La nuova terapia prescritta prevede unicamente levoxacyn 500 una compressa al giorno e bidet con acqua tiepida cercando di spingere sulla zona e favorire il drenaggio del pus.
In 2-3 giorni dovrei sentire miglioramenti, in caso contrario dovrò recarmi in ospedale per un drenaggio svolto in sala operatoria.
Vorrei avere un vostro parere in merito.
Vi ringrazio.
Per approfondire l'analisi ha provato ad inserire nell'ano uno strumento ma il dolore è stato talmente intenso ed insopportabile da non permetterlo.
Mi ha detto che gli ascessi possono aprirsi verso l'esterno e basta un incisione per drenare il pus, ma non è questo il mio caso avendo io un ascesso tumefatto internamente.
Mi ha detto di smettere di prendere la terapia datami dal medico del pronto soccorso, soprattutto di smettere il gentalyn.
La nuova terapia prescritta prevede unicamente levoxacyn 500 una compressa al giorno e bidet con acqua tiepida cercando di spingere sulla zona e favorire il drenaggio del pus.
In 2-3 giorni dovrei sentire miglioramenti, in caso contrario dovrò recarmi in ospedale per un drenaggio svolto in sala operatoria.
Vorrei avere un vostro parere in merito.
Vi ringrazio.
[#5]
Utente
Gentili dottori avrei bisogno di un altro consiglio.
Come ho già detto, ieri il proctologo mi ha detto che usando levoxacyn e drenandomi da solo, in 2-3 giorni dovrei stare meglio, in caso contrario sarebbe strata necessaria un incisione.
Ieri ho preso la prima pasticca di levoxacyn e il proctologo spingendo con le dita mi ha drenato finché è riuscito. Ed effettivamente oggi mi sento meglio di ieri. La zona è sempre fastidiosa e dolorante, però riesco a camminare e dormire bene, cosa che ieri non riuscivo a fare.
Però facendomi il bidet non riesco a drenare assolutamente nulla, premendo ho solamente un dolore lancinante a cui segue ano molto dolente per diverse ore.
Le domande che ho sono due:
-Se levoxacyn riesce a rendere il dolore tollerabile ma non riesco a far uscire neppure una goccia di pus dalla parte dolente, mi consigliate di farmi incidere in sala operatoria domani o dopodomani?
Il pus in un modo o nell'altro deve uscire o levoxacyn permette il riassortimento?
2-Oggi è il 20. Il 28 avrei l'aereo per andare a londra per 4 giorni.
Nel caso mi incidessero quanto durerebbe il post operatorio? Sarei in grado di affrontare il viaggio?
Vi ringrazio.
Come ho già detto, ieri il proctologo mi ha detto che usando levoxacyn e drenandomi da solo, in 2-3 giorni dovrei stare meglio, in caso contrario sarebbe strata necessaria un incisione.
Ieri ho preso la prima pasticca di levoxacyn e il proctologo spingendo con le dita mi ha drenato finché è riuscito. Ed effettivamente oggi mi sento meglio di ieri. La zona è sempre fastidiosa e dolorante, però riesco a camminare e dormire bene, cosa che ieri non riuscivo a fare.
Però facendomi il bidet non riesco a drenare assolutamente nulla, premendo ho solamente un dolore lancinante a cui segue ano molto dolente per diverse ore.
Le domande che ho sono due:
-Se levoxacyn riesce a rendere il dolore tollerabile ma non riesco a far uscire neppure una goccia di pus dalla parte dolente, mi consigliate di farmi incidere in sala operatoria domani o dopodomani?
Il pus in un modo o nell'altro deve uscire o levoxacyn permette il riassortimento?
2-Oggi è il 20. Il 28 avrei l'aereo per andare a londra per 4 giorni.
Nel caso mi incidessero quanto durerebbe il post operatorio? Sarei in grado di affrontare il viaggio?
Vi ringrazio.
[#6]
A distanza non possiamo esserle di aiuto, la sola descrizione non ci permette di avere un quadro realistico della sua situazione.
A queste domande potrà rispondere solo chi eseguirà la visita.
Prego.
A queste domande potrà rispondere solo chi eseguirà la visita.
Prego.
[#7]
Utente
Gentili Dottori, nella giornata di oggi il dolore e fastidio stanno lentamente ma costantemente aumentando, quindi domattina mi recherò all'ospedale per l'incisione. Avrei due domande.
-Dopo l'operazione posso tornare a casa guidando (abito a 10 minuti dall'ospedale) o dovrò farmi accompagnare?
-Per vostra esperienza personale, generalmente quanti giorni dura il post operatorio prima di rendere il paziente libero da dolori, fastidi e medicazioni in ospedale?
Grazie.
-Dopo l'operazione posso tornare a casa guidando (abito a 10 minuti dall'ospedale) o dovrò farmi accompagnare?
-Per vostra esperienza personale, generalmente quanti giorni dura il post operatorio prima di rendere il paziente libero da dolori, fastidi e medicazioni in ospedale?
Grazie.
[#9]
Utente
Gentili dottori, questa mattina mi sono recato all'ospedale per fare un incisione dell'ascesso come previsto dal proctologo.
Però l'incisione non mi è stata fatta e il motivo è il seguente. Oggi non sono stato visitato da un proctologo, ma da un medico dell'ambulatorio chirurgico.
Vi leggo il referto della sua visita: "In sede perianale ad h12 presenza di piccola tumefazione vicino al complesso sfinteriale, di consistenza duro-elastica, non fluttuante, rivestita da cute normocromatica, dolente alla palpazione. ER ostacolata dal dolore; fuoriuscita di sangue sul dito".
Mi sono stati fatti anche degli esami del sangue dove risulta tutto nella norma, nello specifico:Assenza di leucocitosi e aumento lieve della PCR(valore 16).
Secondo il medico non ho un ascesso, il motivo principale è la tumefazione non-fluttuante al tatto. Secondo lui l'infiammazione concentrata in quella "pallina" potrebbe essere dovuta all'inizio della fase cicatriziale.
In ogni caso ritiene necessario una ecografia sottocutanea in regione perianale ed eventuale ecografia transrettale per comprendere senza alcun dubbio se si tratti di ascesso oppure no.
Mi ha detto di continuare la cura di levoxocyn 500 al quale aggiungere pantoprazolo 40 ogni mattina prima di colazione e paracetamolo 1000 all'occorrenza in caso di dolore eccessivo. Infine impacchi di acqua calda sulla zona dolente.
Il mio dubbio più grande è questa divergenza tra l'opinione del proctologo e del chirurgo in quanto quest'ultimo ha notato questa "pallina" nell'ano non considerandola ascesso. Opinione totalmente diversa del proctologo che mi ha detto che se la sintomologia non fosse cessata entro 2 giorni avrei dovuto fare un incisione in sala operatoria proprio per rimuovere l'ascesso.
Ricordo che il proctologo era riuscito a farmi uscire del pus superficiale, ma che essendo la mia tumefazione in profondità non era possibile agire ulteriormente nell'ambulatorio, ma era necessaria la sala operatoria.
Possibile che dopo 2 giorni di levoxocyn e un primo parziale drenaggio del proctologo, l'ascesso sia sparito lasciando la "pallina" infiammata e quindi invariata la sintomologia?
Però l'incisione non mi è stata fatta e il motivo è il seguente. Oggi non sono stato visitato da un proctologo, ma da un medico dell'ambulatorio chirurgico.
Vi leggo il referto della sua visita: "In sede perianale ad h12 presenza di piccola tumefazione vicino al complesso sfinteriale, di consistenza duro-elastica, non fluttuante, rivestita da cute normocromatica, dolente alla palpazione. ER ostacolata dal dolore; fuoriuscita di sangue sul dito".
Mi sono stati fatti anche degli esami del sangue dove risulta tutto nella norma, nello specifico:Assenza di leucocitosi e aumento lieve della PCR(valore 16).
Secondo il medico non ho un ascesso, il motivo principale è la tumefazione non-fluttuante al tatto. Secondo lui l'infiammazione concentrata in quella "pallina" potrebbe essere dovuta all'inizio della fase cicatriziale.
In ogni caso ritiene necessario una ecografia sottocutanea in regione perianale ed eventuale ecografia transrettale per comprendere senza alcun dubbio se si tratti di ascesso oppure no.
Mi ha detto di continuare la cura di levoxocyn 500 al quale aggiungere pantoprazolo 40 ogni mattina prima di colazione e paracetamolo 1000 all'occorrenza in caso di dolore eccessivo. Infine impacchi di acqua calda sulla zona dolente.
Il mio dubbio più grande è questa divergenza tra l'opinione del proctologo e del chirurgo in quanto quest'ultimo ha notato questa "pallina" nell'ano non considerandola ascesso. Opinione totalmente diversa del proctologo che mi ha detto che se la sintomologia non fosse cessata entro 2 giorni avrei dovuto fare un incisione in sala operatoria proprio per rimuovere l'ascesso.
Ricordo che il proctologo era riuscito a farmi uscire del pus superficiale, ma che essendo la mia tumefazione in profondità non era possibile agire ulteriormente nell'ambulatorio, ma era necessaria la sala operatoria.
Possibile che dopo 2 giorni di levoxocyn e un primo parziale drenaggio del proctologo, l'ascesso sia sparito lasciando la "pallina" infiammata e quindi invariata la sintomologia?
[#11]
Utente
Dottori vi ringrazio nuovamente per i consulti.
Vi aggiorno sulla situazione. Come avevo già detto, mercoledì 21 mi hanno visitato i chirurghi e hanno ritenuto fosse preferibile non incidere e mi è stata fatta una flebo di antinfiammatorio.
Da allora ho sentito un netto miglioramento e assenza di dolori mercoledì, giovedì e venerdì. Ieri ho ricominciato a stare male, e oggi ancora di più.
Inoltre sento che il dolore si è come spostato diventato meno intenso nell'ano (non ho grossi problemi ad evacuare) ma molto più doloroso nel perineo.
Esiste la possibilità che abbia una prostatite o il proctologo se ne sarebbe dovuto accorgere durante l'esplorazione?
Vi ringrazio, domani mi farò visitare nuovamente.
Vi aggiorno sulla situazione. Come avevo già detto, mercoledì 21 mi hanno visitato i chirurghi e hanno ritenuto fosse preferibile non incidere e mi è stata fatta una flebo di antinfiammatorio.
Da allora ho sentito un netto miglioramento e assenza di dolori mercoledì, giovedì e venerdì. Ieri ho ricominciato a stare male, e oggi ancora di più.
Inoltre sento che il dolore si è come spostato diventato meno intenso nell'ano (non ho grossi problemi ad evacuare) ma molto più doloroso nel perineo.
Esiste la possibilità che abbia una prostatite o il proctologo se ne sarebbe dovuto accorgere durante l'esplorazione?
Vi ringrazio, domani mi farò visitare nuovamente.
[#12]
"In sede perianale ad h12 presenza di piccola tumefazione vicino al complesso sfinteriale, di consistenza duro-elastica, non fluttuante, rivestita da cute normocromatica, dolente alla palpazione"
Dalla descrizione non è possibile pensare ad un problema prostatico.
Ci tenga aggiornati.
Prego
Dalla descrizione non è possibile pensare ad un problema prostatico.
Ci tenga aggiornati.
Prego
[#13]
Utente
Gentili dottori, oggi ho effettuato una ecografia della cute e sottocute. Vi leggo il referto.
"L'esame ecotomografico odierno eseguito nella zona perianale documenta la presenza di raccolta ascessualizzata, con componente parzialmente colliquata all'interno, delle dimensioni di circa 24x23mm; tale lesione risulta localizzata a circa 4,5 mm dal I piano cutaneo con estensione in profondità a circa 23 mm.
Utile approfondimento mediante esame Rm con mdc al fine di escludere la presenza di tramiti fistolosi.
Necessario videat specialistico chirurgico."
Il radiologo mi ha consigliato caldamente di essere operato solo dopo che verrà appurato con certezza la presenza o meno di una fistola in modo da adottare la metodologia più adatta al caso.
Il referto indica una Rm con mdc, sicuramente è la radiografia più accurata ma è anche molto costosa e con lunghi tempi di attesa.
È possibile con un ecografia con sonda transerettale ottenere tutti le informazioni necessarie per operare in sicurezza così da evitare la Rm?
Grazie.
"L'esame ecotomografico odierno eseguito nella zona perianale documenta la presenza di raccolta ascessualizzata, con componente parzialmente colliquata all'interno, delle dimensioni di circa 24x23mm; tale lesione risulta localizzata a circa 4,5 mm dal I piano cutaneo con estensione in profondità a circa 23 mm.
Utile approfondimento mediante esame Rm con mdc al fine di escludere la presenza di tramiti fistolosi.
Necessario videat specialistico chirurgico."
Il radiologo mi ha consigliato caldamente di essere operato solo dopo che verrà appurato con certezza la presenza o meno di una fistola in modo da adottare la metodologia più adatta al caso.
Il referto indica una Rm con mdc, sicuramente è la radiografia più accurata ma è anche molto costosa e con lunghi tempi di attesa.
È possibile con un ecografia con sonda transerettale ottenere tutti le informazioni necessarie per operare in sicurezza così da evitare la Rm?
Grazie.
[#14]
In questo momento non è necessario indagare oltre.
Bisogna attendere l'evoluzione dell'ascesso con una valutazione clinica e non strumentale.
Una incisione è opportuna solo in caso che l'ascesso si porti in superficie, al contrario, in caso di "riassorbimento", non andrà fatto nulla di chirurgico, solo dopo l'incisione, terminata la fase acuta,sarà utile una valutazione strumentale, valutazione strumentale da eseguire anche in caso di riassorbimento con ecografica endoanale e su richiesta , se questa non ha dato sufficienti notizie, una RMN.
Cordiali saluti
Bisogna attendere l'evoluzione dell'ascesso con una valutazione clinica e non strumentale.
Una incisione è opportuna solo in caso che l'ascesso si porti in superficie, al contrario, in caso di "riassorbimento", non andrà fatto nulla di chirurgico, solo dopo l'incisione, terminata la fase acuta,sarà utile una valutazione strumentale, valutazione strumentale da eseguire anche in caso di riassorbimento con ecografica endoanale e su richiesta , se questa non ha dato sufficienti notizie, una RMN.
Cordiali saluti
[#15]
Utente
Grazie per la risposta.
Ho parlato al telefono col proctologo che mi ha detto di interrompere lovaxyn 500(lo sto prendendo da 10 giorni). E di sostituirlo con augmentin 1gr una compressa 2 volte al giorno e flagyl 500mg due compresse 3 volte al giorno. Prendere pantoprazolo 40mg la mattina e in caso di dolore intenso una iniezione di voltaren oppure 15 gocce di toradol.
Lunedì 5 marzo mi visiterà nuovamente e sarebbe molto utile ma non indispensabile se in questi giorni riuscissi a fare un ecografia transrettale o una rm con mdc.
Ho parlato al telefono col proctologo che mi ha detto di interrompere lovaxyn 500(lo sto prendendo da 10 giorni). E di sostituirlo con augmentin 1gr una compressa 2 volte al giorno e flagyl 500mg due compresse 3 volte al giorno. Prendere pantoprazolo 40mg la mattina e in caso di dolore intenso una iniezione di voltaren oppure 15 gocce di toradol.
Lunedì 5 marzo mi visiterà nuovamente e sarebbe molto utile ma non indispensabile se in questi giorni riuscissi a fare un ecografia transrettale o una rm con mdc.
[#19]
Utente
Scrivo questo messaggio non per avere un parere, ma per raccontare la mia esperienza nel caso altri utenti siano interessati a questo topic.
Oggi il dolore perianale ha raggiunto il suo culmine e il proctolo mi ha detto di recarmi all'ospedale.
Durante la visita ha notato subito che la zona si era molto gonfiata rispetto a 12 giorni fa e bisognava necessariamente incidere.
Non ho avuto nessuna anestesia. Ovviamente quando ha inciso col bisturi ho provato un dolore inimmaginabile, il medico ha continuato a drenare e a disinfettare dicendomi che stava fuoriuscendo un enorme quantità di pus. Mentre con i ferri drenava internamente ho provato un dolore ancor più forte dell'incisione e il dottore mi ha detto che probabilmente aveva rotto una camera in cui si era depositato l'ascesso.
Finito il trattamento, durante il quale almeno 3 o 4 volte ho preso a morsi il cuscino per il dolore, mi è stata inserita una garza nel buco dell'incisione.
Il dottore aveva detto che dopo il drenaggio avrei sentito subito un miglioramento, invece il dolore aveva più intensità di prima e a differenza dell'andata dove faticosamente ho camminato da solo, per il ritorno mi è servita la sedia a rotelle.
Tornato a casa ho fatto immediatamente un'iniezione di voltaren e lentamente il dolore è cessato.
Intorno alla garza mi sono stati posizionati dei cerotti. In tal proposito essendo io in quella zona molto peloso i cerotti non riuscivano ad attaccarsi bene, quindi consiglio di radersi a chi sta per ricevere questo trattamento.
Tra un paio di giorni farò la visita di controllo che include la sostituzione della garza e una seconda analisi.
Oggi il dolore perianale ha raggiunto il suo culmine e il proctolo mi ha detto di recarmi all'ospedale.
Durante la visita ha notato subito che la zona si era molto gonfiata rispetto a 12 giorni fa e bisognava necessariamente incidere.
Non ho avuto nessuna anestesia. Ovviamente quando ha inciso col bisturi ho provato un dolore inimmaginabile, il medico ha continuato a drenare e a disinfettare dicendomi che stava fuoriuscendo un enorme quantità di pus. Mentre con i ferri drenava internamente ho provato un dolore ancor più forte dell'incisione e il dottore mi ha detto che probabilmente aveva rotto una camera in cui si era depositato l'ascesso.
Finito il trattamento, durante il quale almeno 3 o 4 volte ho preso a morsi il cuscino per il dolore, mi è stata inserita una garza nel buco dell'incisione.
Il dottore aveva detto che dopo il drenaggio avrei sentito subito un miglioramento, invece il dolore aveva più intensità di prima e a differenza dell'andata dove faticosamente ho camminato da solo, per il ritorno mi è servita la sedia a rotelle.
Tornato a casa ho fatto immediatamente un'iniezione di voltaren e lentamente il dolore è cessato.
Intorno alla garza mi sono stati posizionati dei cerotti. In tal proposito essendo io in quella zona molto peloso i cerotti non riuscivano ad attaccarsi bene, quindi consiglio di radersi a chi sta per ricevere questo trattamento.
Tra un paio di giorni farò la visita di controllo che include la sostituzione della garza e una seconda analisi.
[#20]
Utente
Edit: visita odierna.
Il giorno dopo l'incisione ho avuto un bruciore tremendo per tutto il giorno, mi sono venute le lacrime agli occhi per lo sfogo rosso che si era creato sull'ano.
Nella visita di oggi lo sfogo si era calmato, il proctologo ha ipotizzato possa aver avuto uno sfogo allergico nei confronti della crema anestetizzante usata prima dell'incisione. Quindi consiglio a tutti di fare un controllo sugli allergeni nei medicinali perché uno sfogo su una zona così delicata è un dolore inenarrabile.
Oggi durante la visita ha detto che da un punto di vista chirurgico sto molto bene, nella ferita non è più presente pus e devo continuare nei prossimi giorni a medicarmi con dei lavaggi nella ferita.
I dolori dovrebbero passare a breve ed entro 15 giorni guarire l'ascesso.
A questo punto vi è la possibilità che il canale di richiuda e che non abbia più tali episodi in futuro.
Oppure la fistola continuerà a crearmi ascessi e sarà indispensabile operare.
Il giorno dopo l'incisione ho avuto un bruciore tremendo per tutto il giorno, mi sono venute le lacrime agli occhi per lo sfogo rosso che si era creato sull'ano.
Nella visita di oggi lo sfogo si era calmato, il proctologo ha ipotizzato possa aver avuto uno sfogo allergico nei confronti della crema anestetizzante usata prima dell'incisione. Quindi consiglio a tutti di fare un controllo sugli allergeni nei medicinali perché uno sfogo su una zona così delicata è un dolore inenarrabile.
Oggi durante la visita ha detto che da un punto di vista chirurgico sto molto bene, nella ferita non è più presente pus e devo continuare nei prossimi giorni a medicarmi con dei lavaggi nella ferita.
I dolori dovrebbero passare a breve ed entro 15 giorni guarire l'ascesso.
A questo punto vi è la possibilità che il canale di richiuda e che non abbia più tali episodi in futuro.
Oppure la fistola continuerà a crearmi ascessi e sarà indispensabile operare.
[#21]
Utente
Vorrei avere un secondo parere. Ho letto ogni articolo possibile sulle fistole anali e viene sempre indicato che l'unica cura possibile è l'intervento. Come ho scritto sopra però, il proctologo ha detto che l'intervento si può evitare se, conclusi i 14 giorni di rimarginazione del tramite e della sacca drenata, non si formeranno nuovi ascessi.
Però mi chiedo, se la fistola è ancora li e non viene operata, credo sia ovvio che continuerò a soffrirci.
A voi risulta la possibilità che la fistola possa essere asintomatica e mantenuta senza essere operata?
Però mi chiedo, se la fistola è ancora li e non viene operata, credo sia ovvio che continuerò a soffrirci.
A voi risulta la possibilità che la fistola possa essere asintomatica e mantenuta senza essere operata?
[#23]
Utente
Gentile dott.D'Oriano. Oggi ho effettuato l'ennesima visita di controllo e vorrei avere un suo secondo parere.
Ricapitolando sono stato inciso sabato 3 marzo per ascesso perianale.
Da allora faccio una volta al giorno lavaggi con betadine ed acqua ossigenata spruzzati all'interno dell'incisione.
Durante la visita odierna il dottore ha schiacciato più volte la zona con le dita per far uscire pus e ha cercato di rompere le camere interne in cui esso si potesse essere depositato.
Mi ha detto che al momento la priorità è curare l'ascesso, per tale motivo mi ha prescritto 5 giorni di levoxacyn(all'inizio dell'ascesso avevo già fatto un ciclo di levoxacyn seguito da augmentin) e continuare i lavaggi giornalieri.
Sconfitto l'ascesso si valuterà quando effettuare l'operazione.
Mi ha consigliato di eseguire una ecografia transrettale o una rm se ne ho possibilità.
Nello specifico le mie domande sono:
-Ritiene condivisibile questa terapia? È dal 17 febbraio che combatto con questa patologia.
-Finche' ho una fistola aperta nel canale anale nella quale entrano feci e batteri, può realmente fermarsi l'ascesso con antibiotici e lavaggi?
-Il medico ha detto che fermato l'ascesso e conclusa la fase acuta,potrò riprendere le normali attività quotidiane fino al momento dell'intervento, è vero?
La ringrazio.
Ricapitolando sono stato inciso sabato 3 marzo per ascesso perianale.
Da allora faccio una volta al giorno lavaggi con betadine ed acqua ossigenata spruzzati all'interno dell'incisione.
Durante la visita odierna il dottore ha schiacciato più volte la zona con le dita per far uscire pus e ha cercato di rompere le camere interne in cui esso si potesse essere depositato.
Mi ha detto che al momento la priorità è curare l'ascesso, per tale motivo mi ha prescritto 5 giorni di levoxacyn(all'inizio dell'ascesso avevo già fatto un ciclo di levoxacyn seguito da augmentin) e continuare i lavaggi giornalieri.
Sconfitto l'ascesso si valuterà quando effettuare l'operazione.
Mi ha consigliato di eseguire una ecografia transrettale o una rm se ne ho possibilità.
Nello specifico le mie domande sono:
-Ritiene condivisibile questa terapia? È dal 17 febbraio che combatto con questa patologia.
-Finche' ho una fistola aperta nel canale anale nella quale entrano feci e batteri, può realmente fermarsi l'ascesso con antibiotici e lavaggi?
-Il medico ha detto che fermato l'ascesso e conclusa la fase acuta,potrò riprendere le normali attività quotidiane fino al momento dell'intervento, è vero?
La ringrazio.
[#26]
Utente
Continuo l'aggiornamento sulla situazione clinica.
Dopo l'incisione (3 marzo) ho avuto diversi dolori i quali hanno iniziato a diminuire nettamente dopo 2 settimane permettendomi di vivere in maniera relativamente normale. Dolorini, fastidi, ma nessuna sofferenza atroce da costringermi a letto.
Oggi(22 marzo) mi è stato posizionato un elastico che entra dalla fistola ed esce dall'ano, il tutto ha richiesto 3 minuti scarsi. Il dolore è stato medio alto tranne un momento della durata di un secondo in cui ho fatto uno strillo. È stata comunque molto meno doloroso del giorno dell'incisione.
L'elastico serve a drenare il pus impedendo la formazione di nuovo ascessi e rigonfiamenti. Da un po' di fastidio ma non è doloroso. Dovrò tenerlo per un mesetto fino all'operazione di fistulectomia.
Dopo l'incisione (3 marzo) ho avuto diversi dolori i quali hanno iniziato a diminuire nettamente dopo 2 settimane permettendomi di vivere in maniera relativamente normale. Dolorini, fastidi, ma nessuna sofferenza atroce da costringermi a letto.
Oggi(22 marzo) mi è stato posizionato un elastico che entra dalla fistola ed esce dall'ano, il tutto ha richiesto 3 minuti scarsi. Il dolore è stato medio alto tranne un momento della durata di un secondo in cui ho fatto uno strillo. È stata comunque molto meno doloroso del giorno dell'incisione.
L'elastico serve a drenare il pus impedendo la formazione di nuovo ascessi e rigonfiamenti. Da un po' di fastidio ma non è doloroso. Dovrò tenerlo per un mesetto fino all'operazione di fistulectomia.
[#28]
Utente
Referto:
Esame eseguito con sequenze T1 e T2-pesate, anche con soppressione selettiva del tessuto adiposo prima e dopo somministrazione di MdC paramagnetico e.v.
L'indagine conferma la presenza di fistola intersfinterica, di circa 35x8mm, che origina a "ore 2" a livello dello sfintere anale, distesa da materiale sovrafluido, iperintenso nelle sequenze a TR lungo e che presenta tramite cutaneo in corrispondenza della regione interglutea sinistra anteriormente lo sfintere stesso. Non evidenza di linfoadenomegalie le regioni esaminate. Non falde fluide in pelvi.
Esame eseguito con sequenze T1 e T2-pesate, anche con soppressione selettiva del tessuto adiposo prima e dopo somministrazione di MdC paramagnetico e.v.
L'indagine conferma la presenza di fistola intersfinterica, di circa 35x8mm, che origina a "ore 2" a livello dello sfintere anale, distesa da materiale sovrafluido, iperintenso nelle sequenze a TR lungo e che presenta tramite cutaneo in corrispondenza della regione interglutea sinistra anteriormente lo sfintere stesso. Non evidenza di linfoadenomegalie le regioni esaminate. Non falde fluide in pelvi.
[#29]
" fistola distesa da materiale sovrafluido, iperintenso"
Per questo motivo è stato necessario drenare con un setone e non procedere direttamente con altro tipo di trattamento.
A risentirci.
Per questo motivo è stato necessario drenare con un setone e non procedere direttamente con altro tipo di trattamento.
A risentirci.
[#30]
Utente
Gentile Dott.D'Oriano, perdoni se approfitto ancora della sua disponibilità. 5 giorni fa mi è stato posizionato un elastico drenante nella fistola. Avrei due domande al riguardo.
-Un paio di volte, evacuando con feci molto morbide, mi è uscito materiale fecale dal buco della fistola creandomi notevoli dolori e tenendomi a letto per più di 5 ore in attesa di sfiammarmi. Al riguardo sto cercando di abituarmi ad andare di corpo dopo cena così da svegliarmi in sesto la mattina senza penalizzare mezza giornata.
E' normale che nonostante l'elastico a volte esca dalla fistola materiale fecale che mi crea dolori? E' una situazione che andrà attenuandosi nel tempo?
-Toccando l'elastico noto che esso scorre tra dentro e fuori la fistola. Va bene che l'elastico scorra per agevolare il drenaggio oppure è meglio che non lo tocchi facendo formare una sorta di "cicatrizzazione"?
Il prossimo controllo lo avrò il 9 aprile dove verrà valutato il momento più adatto per effettuare la fistolotomia.
La ringrazio.
-Un paio di volte, evacuando con feci molto morbide, mi è uscito materiale fecale dal buco della fistola creandomi notevoli dolori e tenendomi a letto per più di 5 ore in attesa di sfiammarmi. Al riguardo sto cercando di abituarmi ad andare di corpo dopo cena così da svegliarmi in sesto la mattina senza penalizzare mezza giornata.
E' normale che nonostante l'elastico a volte esca dalla fistola materiale fecale che mi crea dolori? E' una situazione che andrà attenuandosi nel tempo?
-Toccando l'elastico noto che esso scorre tra dentro e fuori la fistola. Va bene che l'elastico scorra per agevolare il drenaggio oppure è meglio che non lo tocchi facendo formare una sorta di "cicatrizzazione"?
Il prossimo controllo lo avrò il 9 aprile dove verrà valutato il momento più adatto per effettuare la fistolotomia.
La ringrazio.
[#31]
Si! è possibile ed andrà ad attenuarsi.
E' un setone drenante, quindi non deve esercitare trazioni e deve essere libero nel lume del tragitto fistoloso.
Di nulla.
E' un setone drenante, quindi non deve esercitare trazioni e deve essere libero nel lume del tragitto fistoloso.
Di nulla.
[#32]
Utente
Gentile Dr. D'oriano. Come le avevo detto continuo ad avere forti dolori e bruciori nell'ingresso dell'ano dopo l'evacuazione.
Il dolore durante e poco dopo le evacuazioni è lieve, ma si acutizza dopo circa mezzora crescendo sempre di più e non lasciandomi in pace per almeno 5 ore.
Guardandomi allo specchio l'ano sembra normale, però aprendolo con le dita e sforzando, noto dei rigonfiamenti viola, uno dei quali con una piccola ferita.
Quindi non capisco se i dolori che provo derivano dalla fistola o da queste "emorroidi".
Gli ho descritto la situazione al dottore che mi segue il quale mi ha detto di prendere triade H bustine 2 volte al giorno per 20 giorni.
Il fatto però che questo dottore (con tutto il rispetto) ha appena 30 anni ed è l'assistente dello strutturato(che ho incontrato una sola volta).
Triade H non è mutuabile e sono ulteriori 40 euro che questa patologia mi sta facendo spendere.
Ormai in casa ho Antronil, Gentalyn, Proctosedyl, Proctolyn, dafron 500, flagyl 250, rocefin iniezioni, pantoprazolo 40, levofloxacina 500, augmentil, toradol gocce, voltaren iniezioni, betadine.
Economicamente queste spese, per uno studente autonomo come me, stanno raggiungendo un peso considerevole.
Quindi con tutti i medicinali che ho già acquistato mi sembra assurdo comprarne altri per un ulteriore cura.
Volevo sapere un suo parere, se triade H è la giusta terapia o se tra i medicinali che già posseggo posso comunque combattere efficacemente le emorroidi.
Il dolore durante e poco dopo le evacuazioni è lieve, ma si acutizza dopo circa mezzora crescendo sempre di più e non lasciandomi in pace per almeno 5 ore.
Guardandomi allo specchio l'ano sembra normale, però aprendolo con le dita e sforzando, noto dei rigonfiamenti viola, uno dei quali con una piccola ferita.
Quindi non capisco se i dolori che provo derivano dalla fistola o da queste "emorroidi".
Gli ho descritto la situazione al dottore che mi segue il quale mi ha detto di prendere triade H bustine 2 volte al giorno per 20 giorni.
Il fatto però che questo dottore (con tutto il rispetto) ha appena 30 anni ed è l'assistente dello strutturato(che ho incontrato una sola volta).
Triade H non è mutuabile e sono ulteriori 40 euro che questa patologia mi sta facendo spendere.
Ormai in casa ho Antronil, Gentalyn, Proctosedyl, Proctolyn, dafron 500, flagyl 250, rocefin iniezioni, pantoprazolo 40, levofloxacina 500, augmentil, toradol gocce, voltaren iniezioni, betadine.
Economicamente queste spese, per uno studente autonomo come me, stanno raggiungendo un peso considerevole.
Quindi con tutti i medicinali che ho già acquistato mi sembra assurdo comprarne altri per un ulteriore cura.
Volevo sapere un suo parere, se triade H è la giusta terapia o se tra i medicinali che già posseggo posso comunque combattere efficacemente le emorroidi.
[#33]
Ci dispiace, pur comprendendo i suoi problemi non ci è permesso a distanza e tramite questo mezzo commentare le diagnosi e le prescrizioni di altri medici.
Se la sintomatologia è intensa si faccia visitare in un P.S:
Se la sintomatologia è intensa si faccia visitare in un P.S:
[#34]
Utente
Gentili Dottori, avrei bisogno di un consiglio.
Porto il setone drenante da quasi 2 mesi, ha fatto il suo lavoro e l'area si è sgonfiata, non ho più pus denso giallo ma soltanto siero trasparente.
Martedì dovrò fare la visita preospedalizzazione e mi è stato detto che essendo semiurgente l'operazione avverrà entro 90 giorni.
Quando ho visto il chirurgo mi ha detto che l'operazione durera 2 minuti, il tempo di effettuare la messa a piatto. Essendo la fistola non troppo profonda non è stato neppure necessario l'utilizzo del setone tagliente.
Il problema è che oggi è il 13 maggio, in questi giorni sto scrivendo la tesi per laurearmi il 12 luglio.
La mia paura è che l'operazione possa debilitarmi tanto da compromettere la vita universitaria.
Quel che vorrei sapere la durata e la quantità di dolore a cui sarò sottoposto nei giorni postoperazione, e se mi permetterà o meno di fare le normali attività quotidiane.
Una durata inferiore alla settimana è comprensibile, di più mi costringerebbe a spostare l'operazione post laurea nel caso fossi chiamato prima.
Porto il setone drenante da quasi 2 mesi, ha fatto il suo lavoro e l'area si è sgonfiata, non ho più pus denso giallo ma soltanto siero trasparente.
Martedì dovrò fare la visita preospedalizzazione e mi è stato detto che essendo semiurgente l'operazione avverrà entro 90 giorni.
Quando ho visto il chirurgo mi ha detto che l'operazione durera 2 minuti, il tempo di effettuare la messa a piatto. Essendo la fistola non troppo profonda non è stato neppure necessario l'utilizzo del setone tagliente.
Il problema è che oggi è il 13 maggio, in questi giorni sto scrivendo la tesi per laurearmi il 12 luglio.
La mia paura è che l'operazione possa debilitarmi tanto da compromettere la vita universitaria.
Quel che vorrei sapere la durata e la quantità di dolore a cui sarò sottoposto nei giorni postoperazione, e se mi permetterà o meno di fare le normali attività quotidiane.
Una durata inferiore alla settimana è comprensibile, di più mi costringerebbe a spostare l'operazione post laurea nel caso fossi chiamato prima.
[#36]
Utente
Gentili Dottori, fin da quando soffro di questa patologia, ogni volta che vado in bagno iniziano dei bruciori anali che partono dopo un ora dall'evacuazione e durano per 4-5 ore prima di calmarsi.
Il mio proctologo non riesce a motivare il fenomeno perchè visitandomi nota che il setone elastico ha fatto il suo dovere e la fistola non dimostra segni di infiammazione.
Sperimentando ho provato a lubrificare con un dito il canale anale con luan prima di evacuare, facendolo non mi si crea alcun tipo di disturbo, nessun bruciore e dolore post evacuazione.
Volevo sapere se questo metodo ha qualche controindicazione o posso tranquillamente farlo una volta al giorno quando vado in bagno. Grazie.
Il mio proctologo non riesce a motivare il fenomeno perchè visitandomi nota che il setone elastico ha fatto il suo dovere e la fistola non dimostra segni di infiammazione.
Sperimentando ho provato a lubrificare con un dito il canale anale con luan prima di evacuare, facendolo non mi si crea alcun tipo di disturbo, nessun bruciore e dolore post evacuazione.
Volevo sapere se questo metodo ha qualche controindicazione o posso tranquillamente farlo una volta al giorno quando vado in bagno. Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 37 risposte e 13.4k visite dal 18/02/2018.
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