Dolore minzione e zona ano-perineale
Salve,
sono un uomo di 21 anni. Di seguito espongo brevemente la mia storia clinica:
1) Problema Proctologico:
-Settembre 2016-Avverto leggero fastidio alla defecazione, alla palpazione della zona anale noto una pallina e una ferita longitudinale estremamente dolorosa. Dopo qualche giorno i sintomi scompaiono.
-Marzo 2017-Problema si riaggrava, mi reco dal medico curante. Ipotizza ragade anale, trattamento con Antrolin Crema 2 al dì. I sintomi sono dolore e irritazione durante e dopo la defecazione, sensazione di ano 'stretto'.
-Giugno 2017-Il problema anale rimane pressochè costante. A seguito di visita dal Proctologo, con Anoscopia e osservazione diretta, viene riscontrata Emorroide di 1-2 grado posteriore-sinistra. Cura: Pentacol gel/Dieta ricca di fibre/2 Lt acqua al die.
-Settembre 2017-Situazione costante. Visita da altro Proctologo, Anoscopia e osservazione diretta: Riscontrata ragade posteriore sinistra poco profonda. Cura: Flagyl Antibiotico x 5gg/ Dilagent dilatatore anale 2 al dì/Levorag Gel, Pentacol gel, Antrolin Crema 2 volte al dì dopo dilatazione. Durata 3 mesi.
-Dicembre 2017: Ragade migliroata: Nuova cura: 2 punture di Botulino.
-Gennaio 2018- Visita: riferita ragade in fase di "avanzata cicatrizzazione" e problema, a detta del proctologo, praticamente risolto.
2)Problema Urologico:
-Marzo 2017- Da un giorno all'altro avverto dolore e sensazione di pressione alla minzione. Inoltre, aumentato stimolo urinario e frequenza urinaria. Dolore all'eiaculazione e irritazione dopo la stessa per qualche ora.
Mesi successivi:
Uricolture, n. 4. Tutte negative.
Spermiocolture, n. 3 a distanza di un mese l'una dall'altra. Tutte negative.
Tampone uretrale per ricerca di clamydia: Negativo.
Ecografia Addominale, n.3 a distanza di mesi: trovate calcificazioni prostatiche ma non segni di infezioni. Residuo post minzionale assente.
Ecografia trans-rettale: presenza di calcificazioni, non segni di infezioni.
Flussometria: tutto nella norma.
Eseguita inoltre terapia preventiva con: Ciproxin 500 mg al dì per 20 gg./Prostadep pastiglie per 60 gg./Venoruton bustine per 40 gg./Topster supposte 15 gg. Nessun segno di miglioramento.
Tutti gli urologi (5) concordano su assenza di infezioni prostatiche.
I sintomi ad oggi: Dolore e sensazione di ostacolo alla defecazione. Sensazione di corpo estraneo nella zona della ragade.
Sensazione di pressione sulla vescica e durante la minzione, sensazione di pressione e dolore all'eiaculazione, sempre maggiormente del lato della ragade.
Domande:
1)La sintomatologia urologica, escluse altre cause, potrebbe avere origine dalla ragade?
In particolare, può una papilla anale ingrossata ( scambiata dal primo proctologo per emorroide) dare origine a tutti questi disturbi?
La papilla scompare insieme con la ragade?
2) Esiste un esame visivo per la zona anale che risulti estremamente accurato e possa fugare ogni dubbio riguardo la presenza di ragade/papilla anale ipertrofica/emorroide?
Ringrazio per l'attenzione.
sono un uomo di 21 anni. Di seguito espongo brevemente la mia storia clinica:
1) Problema Proctologico:
-Settembre 2016-Avverto leggero fastidio alla defecazione, alla palpazione della zona anale noto una pallina e una ferita longitudinale estremamente dolorosa. Dopo qualche giorno i sintomi scompaiono.
-Marzo 2017-Problema si riaggrava, mi reco dal medico curante. Ipotizza ragade anale, trattamento con Antrolin Crema 2 al dì. I sintomi sono dolore e irritazione durante e dopo la defecazione, sensazione di ano 'stretto'.
-Giugno 2017-Il problema anale rimane pressochè costante. A seguito di visita dal Proctologo, con Anoscopia e osservazione diretta, viene riscontrata Emorroide di 1-2 grado posteriore-sinistra. Cura: Pentacol gel/Dieta ricca di fibre/2 Lt acqua al die.
-Settembre 2017-Situazione costante. Visita da altro Proctologo, Anoscopia e osservazione diretta: Riscontrata ragade posteriore sinistra poco profonda. Cura: Flagyl Antibiotico x 5gg/ Dilagent dilatatore anale 2 al dì/Levorag Gel, Pentacol gel, Antrolin Crema 2 volte al dì dopo dilatazione. Durata 3 mesi.
-Dicembre 2017: Ragade migliroata: Nuova cura: 2 punture di Botulino.
-Gennaio 2018- Visita: riferita ragade in fase di "avanzata cicatrizzazione" e problema, a detta del proctologo, praticamente risolto.
2)Problema Urologico:
-Marzo 2017- Da un giorno all'altro avverto dolore e sensazione di pressione alla minzione. Inoltre, aumentato stimolo urinario e frequenza urinaria. Dolore all'eiaculazione e irritazione dopo la stessa per qualche ora.
Mesi successivi:
Uricolture, n. 4. Tutte negative.
Spermiocolture, n. 3 a distanza di un mese l'una dall'altra. Tutte negative.
Tampone uretrale per ricerca di clamydia: Negativo.
Ecografia Addominale, n.3 a distanza di mesi: trovate calcificazioni prostatiche ma non segni di infezioni. Residuo post minzionale assente.
Ecografia trans-rettale: presenza di calcificazioni, non segni di infezioni.
Flussometria: tutto nella norma.
Eseguita inoltre terapia preventiva con: Ciproxin 500 mg al dì per 20 gg./Prostadep pastiglie per 60 gg./Venoruton bustine per 40 gg./Topster supposte 15 gg. Nessun segno di miglioramento.
Tutti gli urologi (5) concordano su assenza di infezioni prostatiche.
I sintomi ad oggi: Dolore e sensazione di ostacolo alla defecazione. Sensazione di corpo estraneo nella zona della ragade.
Sensazione di pressione sulla vescica e durante la minzione, sensazione di pressione e dolore all'eiaculazione, sempre maggiormente del lato della ragade.
Domande:
1)La sintomatologia urologica, escluse altre cause, potrebbe avere origine dalla ragade?
In particolare, può una papilla anale ingrossata ( scambiata dal primo proctologo per emorroide) dare origine a tutti questi disturbi?
La papilla scompare insieme con la ragade?
2) Esiste un esame visivo per la zona anale che risulti estremamente accurato e possa fugare ogni dubbio riguardo la presenza di ragade/papilla anale ipertrofica/emorroide?
Ringrazio per l'attenzione.
[#1]
1)No!
Potrebbe ma solo per la sintomatologia anale.
2) Si! Anoproctoscopia con proctoscopio rigido, esame di facile e rapida esecuzione che è parte integrante della visita proctologia.
Cordiali saluti.
Potrebbe ma solo per la sintomatologia anale.
2) Si! Anoproctoscopia con proctoscopio rigido, esame di facile e rapida esecuzione che è parte integrante della visita proctologia.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Grazie della risposta. Mi rimangono alcune cose non chiare:
1) La papilla anale scompare contestualmente alla ragade?
2) In caso di negatività dei problemi urologici, a che specialista potrei rivolgermi per continuare a indagare?
In merito alla seconda risposta: sono stato visitato con Anoscopio da 2 diversi proctologi, come ho scritto sopra.
Grazie dell'attenzione!
1) La papilla anale scompare contestualmente alla ragade?
2) In caso di negatività dei problemi urologici, a che specialista potrei rivolgermi per continuare a indagare?
In merito alla seconda risposta: sono stato visitato con Anoscopio da 2 diversi proctologi, come ho scritto sopra.
Grazie dell'attenzione!
[#3]
No! Una papilla anale ipertrofia resta tale anche se la ragade guarisce.
È il proctologo lo specialista di riferimento.
L'anorettoscopia è l'unico metodo per osservare una ragade, una papilla anale ed un prolasso emorroidario.
È il proctologo lo specialista di riferimento.
L'anorettoscopia è l'unico metodo per osservare una ragade, una papilla anale ed un prolasso emorroidario.
[#4]
Utente
Ringrazio di nuovo per l'attenzione e pongo altre due domande:
1)l'andamento della papilla anale ipertrofica (se fosse presente) è scollegato da quello della ragade anale?
In particolare, si può risolvere completamente il problema della ragade e poi eventualmente procedere a determinare quello della papilla ipertrofica o la presenza della stessa impedisce una perfetta guarigione della ragade?
2)Dopo la defecazione noto un rigonfiamento di pelle all'imbocco dell'ano, proprio alla base della ragade. Questa escrescenza sparisce dopo poche ore generalmente. Si risolverà con il risolversi della ragade o richiederà una analisi e intervento a parte? Preciso che la stessa formazione non è dolorosa e non è stata mai rilevata dai proctologi in quanto effettivamente 'sgonfia' in fase di visita diretta.
Mi scuso per le continue domande ma trovo che tutti gli specialisti che mi hanno visitato sono risultati molto 'superficiali' e lenti nell'individuazione dei problemi, per cui non riesco a capire se è stata una loro mancanza o il problema è effettivamente sfuggente.
Ringrazio comunque per il servizio che offrite.
1)l'andamento della papilla anale ipertrofica (se fosse presente) è scollegato da quello della ragade anale?
In particolare, si può risolvere completamente il problema della ragade e poi eventualmente procedere a determinare quello della papilla ipertrofica o la presenza della stessa impedisce una perfetta guarigione della ragade?
2)Dopo la defecazione noto un rigonfiamento di pelle all'imbocco dell'ano, proprio alla base della ragade. Questa escrescenza sparisce dopo poche ore generalmente. Si risolverà con il risolversi della ragade o richiederà una analisi e intervento a parte? Preciso che la stessa formazione non è dolorosa e non è stata mai rilevata dai proctologi in quanto effettivamente 'sgonfia' in fase di visita diretta.
Mi scuso per le continue domande ma trovo che tutti gli specialisti che mi hanno visitato sono risultati molto 'superficiali' e lenti nell'individuazione dei problemi, per cui non riesco a capire se è stata una loro mancanza o il problema è effettivamente sfuggente.
Ringrazio comunque per il servizio che offrite.
[#5]
Una papilla anale può andare incontro ad una ipertrofia per lo stimolo irritato provocato dalla ragade.
Questa papilla è posizionata all'apice interno della ferita e può dar fastidio indipendentemente dalla ragade.
Quando si tratta chirurgicamente la ragade si asportazione anche questa.
Escrescenze esterne vanno anch'esse rimosse.
A distanza e senza una visita non posso aggiungere altro.
Chiarisca con il suo curante.
Cordiali saluti.
Questa papilla è posizionata all'apice interno della ferita e può dar fastidio indipendentemente dalla ragade.
Quando si tratta chirurgicamente la ragade si asportazione anche questa.
Escrescenze esterne vanno anch'esse rimosse.
A distanza e senza una visita non posso aggiungere altro.
Chiarisca con il suo curante.
Cordiali saluti.
[#6]
Utente
Dottore pongo un'ultima domanda, di stampo tecnico-strumentale.
Posto che l'anorettoscopia sia l'esame di riferimento per questo tipo di problemi, è possibile che gli operatori abbiano commesso errori e che lo strumento stesso abbia limitato la visione?
a tal proposito, l'esame di videoproctoscopia digitale può essere considerato migliore? si spinge inoltre ad un'altezza un pò maggiore nel retto? grazie mille
Posto che l'anorettoscopia sia l'esame di riferimento per questo tipo di problemi, è possibile che gli operatori abbiano commesso errori e che lo strumento stesso abbia limitato la visione?
a tal proposito, l'esame di videoproctoscopia digitale può essere considerato migliore? si spinge inoltre ad un'altezza un pò maggiore nel retto? grazie mille
[#7]
No! Nelle mani di un proctologo esperto si equivalgono. La cannula monouso è la stessa, la prima montata su una telecamera la seconda su uno strumento con lente di ingrandimento.
Lo dico per esperienza personale, certo è più comodo, con la digitale, perché mi permette di vedere con una telecamera e non ho necessità di avvicinarmi troppo con l' occhio ed il viso alle parti intime del paziente, le immagini trasmesse sul video sono ingrandite , ma lesioni macroscopicamete evidenti, come le sue e le altre di normale riscontro ad un esame proctoscopico sono evidenziabili con entrambe gli strumenti.
Cordiali saluti.
Lo dico per esperienza personale, certo è più comodo, con la digitale, perché mi permette di vedere con una telecamera e non ho necessità di avvicinarmi troppo con l' occhio ed il viso alle parti intime del paziente, le immagini trasmesse sul video sono ingrandite , ma lesioni macroscopicamete evidenti, come le sue e le altre di normale riscontro ad un esame proctoscopico sono evidenziabili con entrambe gli strumenti.
Cordiali saluti.
[#8]
Utente
Salve, pongo altre due domande abusando della Vostra disponibilità:
1) Incrociando i sintomi su internet (so che non si dovrebbe fare ma spesso la cripticità di alcuni specialisti lascia sempre pieni di dubbi) ho visto che potrebbero corrispondere praticamente tutti ad un prolasso rettale. Giusto per stare tranquillo, è possibile che ben 3 proctologi con altrettante visite con anoscopio non si siano resi conto di questa condizione?
2)Visto che il problema ragade a detta del proctologo è guarito ma persiste fastidio, avrebbe senso 'spingersi' un pò più in alto con una rettoscopia?lo strumento è lo stesso della colonoscopia? La colonoscopia è già stata esclusa da tutti gli specialisti e non può che rendermi ovviamente sollevato.
Ciao e grazie
1) Incrociando i sintomi su internet (so che non si dovrebbe fare ma spesso la cripticità di alcuni specialisti lascia sempre pieni di dubbi) ho visto che potrebbero corrispondere praticamente tutti ad un prolasso rettale. Giusto per stare tranquillo, è possibile che ben 3 proctologi con altrettante visite con anoscopio non si siano resi conto di questa condizione?
2)Visto che il problema ragade a detta del proctologo è guarito ma persiste fastidio, avrebbe senso 'spingersi' un pò più in alto con una rettoscopia?lo strumento è lo stesso della colonoscopia? La colonoscopia è già stata esclusa da tutti gli specialisti e non può che rendermi ovviamente sollevato.
Ciao e grazie
[#9]
No!
Il prolasso rettale interno può essere causa di prolasso emorroidario e di una sindrome che viene definita ostruita defecazione.
La ragade riconosce cause diverse.
Lo strumento per la proctoscopia, di cui abbiamo già parlato,è diverso da quello usato per la coloscopia, è un tubo rigido del diametro di 2,3 cm e della lunghezza di 13 cm.
Spero di aver soddisfatto le sue curiosità.
Ci tenga informati, se lo desidera, ma non prima di aver eseguito una proctoscopia e con un sicura diagnosi alla mano.
Cordiali saluti.
Il prolasso rettale interno può essere causa di prolasso emorroidario e di una sindrome che viene definita ostruita defecazione.
La ragade riconosce cause diverse.
Lo strumento per la proctoscopia, di cui abbiamo già parlato,è diverso da quello usato per la coloscopia, è un tubo rigido del diametro di 2,3 cm e della lunghezza di 13 cm.
Spero di aver soddisfatto le sue curiosità.
Ci tenga informati, se lo desidera, ma non prima di aver eseguito una proctoscopia e con un sicura diagnosi alla mano.
Cordiali saluti.
[#10]
Utente
Salve, torno con altre informazioni.
Visitato da altro proctologo, viene riscontrata ragade poco profonda e poco ipertono anale. Si procede a due iniezioni di tossina botulinica, che sospendono momentaneamente il problema che però si ripresenta a distanza di un mese e mezzo.
A questo punto lo specialista prospetta due alternative:
1) ripetere l'iniezione vista la scarsa profondità della ferita
2) soluzione chirurgica: sfinterotomia laterale interna
per guadagnare tempo ho scelto la prima soluzione, ma nel caso dovessi operarmi ho una domanda da porre a Voi gentili Dottori:
La sfinterotomia laterale è indicata come procedura statisticamente sicura, tuttavia sui maggiori database di ricerca online le percentuali di recidiva e problemi post operatori si attestano intorno a un 10%.
Di contro, una nuova procedura proposta ne 2007 da Armstrong chiamata Fissurotomia mostra una più veloce risoluzione (circa 4 settimane) e un tasso di recidiva del 2%, in più un rischio nullo di problemi di continenza.
Di seguito allego il link:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17712594
Pertanto, se le regole del forum lo prevedono, potrebbero i gentili Dottori consigliare specialisti nel centro Italia (magari Abruzzo) che conoscono e adoperano questa tecnica?
Visitato da altro proctologo, viene riscontrata ragade poco profonda e poco ipertono anale. Si procede a due iniezioni di tossina botulinica, che sospendono momentaneamente il problema che però si ripresenta a distanza di un mese e mezzo.
A questo punto lo specialista prospetta due alternative:
1) ripetere l'iniezione vista la scarsa profondità della ferita
2) soluzione chirurgica: sfinterotomia laterale interna
per guadagnare tempo ho scelto la prima soluzione, ma nel caso dovessi operarmi ho una domanda da porre a Voi gentili Dottori:
La sfinterotomia laterale è indicata come procedura statisticamente sicura, tuttavia sui maggiori database di ricerca online le percentuali di recidiva e problemi post operatori si attestano intorno a un 10%.
Di contro, una nuova procedura proposta ne 2007 da Armstrong chiamata Fissurotomia mostra una più veloce risoluzione (circa 4 settimane) e un tasso di recidiva del 2%, in più un rischio nullo di problemi di continenza.
Di seguito allego il link:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17712594
Pertanto, se le regole del forum lo prevedono, potrebbero i gentili Dottori consigliare specialisti nel centro Italia (magari Abruzzo) che conoscono e adoperano questa tecnica?
[#11]
Gentile utente.
Noi proctologi conosciamo questa tecnica è la praticano correntemente, probabilmente anche il suo.
Questa tecnica l'applichiamo quando riscontriamo, IN ALCUNI CASI di Ragade CRONICA, un "tragitto" che si estende, nel sottocute, dall' apice esterno della ragade fino al di sotto dell' emorroide sentinella o della Skin tag(fibroma cutaneo all'apice della ragade).
Questa tecnica, che eseguiamo anche in anestesia locale, consiste nella identificazione del tragitto sottocutaneo mediante una sonda sottile ed incisione di questo tragitto fistoloso, escissione dei margini induriti della ragade ed emostasi con elettrobisturi.
La SUA RAGADE ,da quello che ci riferisce(scarsa profondità della ferita), non sembra avere queste caratteristiche.
Ponga termine alle sue ricerche e si affidi ad un proctologo che le ispira fiducia.
Cordiali saluti.
Noi proctologi conosciamo questa tecnica è la praticano correntemente, probabilmente anche il suo.
Questa tecnica l'applichiamo quando riscontriamo, IN ALCUNI CASI di Ragade CRONICA, un "tragitto" che si estende, nel sottocute, dall' apice esterno della ragade fino al di sotto dell' emorroide sentinella o della Skin tag(fibroma cutaneo all'apice della ragade).
Questa tecnica, che eseguiamo anche in anestesia locale, consiste nella identificazione del tragitto sottocutaneo mediante una sonda sottile ed incisione di questo tragitto fistoloso, escissione dei margini induriti della ragade ed emostasi con elettrobisturi.
La SUA RAGADE ,da quello che ci riferisce(scarsa profondità della ferita), non sembra avere queste caratteristiche.
Ponga termine alle sue ricerche e si affidi ad un proctologo che le ispira fiducia.
Cordiali saluti.
[#12]
Utente
Salve,
da vari consulti con altri urologi (tra cui un ex professore univeristario) abbiamo convenuto che ogni dolore della sfera urinaria dipende dalla presenza di ragade cronica e/o papille fibrose/emorroidi derivanti da questa, quindi su questo fronte rimango tranquillo anche se molto sorpreso. Avendo effettuato ulteriore rettoscopia e anoscopia, il proctologo propone ulteriori terapie locali con pomate e miorilassanti, essendo la ragade poco profonda (addirittura lo specialista parla di pre-ragade/fissurazione).
Tuttavia considerato che la ragade ha resitito a vari mesi di trattamenti con dilatatori a caldo+pomate, pomate ecc. e volendo dare una soluzione definitiva al problema e in attesa dei risultati della terapia del proctologo gradirei un parere su:
1)convenienza di eventuale intervento chirurgico (rischi/benefici) e se la poca 'gravità' del problema possa spingere un chirurgo a sconsigliare l'intervento
2) eventuale tipologia di intervento consigliata, considerando che l'ipertono è stato valutato minore e che il bruciore all'atto della defecazione è piuttosto sopportabile.
Ringrazio molto per l'attenzione
da vari consulti con altri urologi (tra cui un ex professore univeristario) abbiamo convenuto che ogni dolore della sfera urinaria dipende dalla presenza di ragade cronica e/o papille fibrose/emorroidi derivanti da questa, quindi su questo fronte rimango tranquillo anche se molto sorpreso. Avendo effettuato ulteriore rettoscopia e anoscopia, il proctologo propone ulteriori terapie locali con pomate e miorilassanti, essendo la ragade poco profonda (addirittura lo specialista parla di pre-ragade/fissurazione).
Tuttavia considerato che la ragade ha resitito a vari mesi di trattamenti con dilatatori a caldo+pomate, pomate ecc. e volendo dare una soluzione definitiva al problema e in attesa dei risultati della terapia del proctologo gradirei un parere su:
1)convenienza di eventuale intervento chirurgico (rischi/benefici) e se la poca 'gravità' del problema possa spingere un chirurgo a sconsigliare l'intervento
2) eventuale tipologia di intervento consigliata, considerando che l'ipertono è stato valutato minore e che il bruciore all'atto della defecazione è piuttosto sopportabile.
Ringrazio molto per l'attenzione
[#13]
Alla luce di quanto le è stato diagnosticato ed in relazione alle caratteristiche della sua "pre-ragade/fissurazione"
1)Non "coveniente"!
2) Nessun tipo di intervento!
Prego.
1)Non "coveniente"!
2) Nessun tipo di intervento!
Prego.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 24.1k visite dal 25/01/2018.
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