Emorroidectomia criteri nella scelta intervento
Buongiorno.Ho 54 anni e sono afflitto da circa 20 anni daemorroidi che ,anno dopo anno, peggiorano . Attualmente non ho sanguinamento alla defecazione, ma solo pesantezza,senso di occlusione e gonfiore. Quasi un anno fa il chirurgo che mi visitò mi ha diagnosticato: ER Prolasso emmorroidario asimmetrico. IPERTONO sfinterale. Consigliando emmorroidectomia sec. Milligan-Morgan. Siccome ero andato da questo chirurgo perché consigliato da un collega che era stato operato da costui con la THD ho chiesto al medico perché non mi operasse con la THD. La risposta è stata che il mio prolasso era asimmetrico e quindi avrebbe dovuto usare la tecnica Milligan di cui ho sentito il post-operatorio sia molto doloroso. La mia domanda è: nel mio caso è veramente impossibile o poco indicata la THD? Il mese prossimo dovrò operarmi e ho dei dubbi che non mi fanno stare tranquillo per affrontare l'intervento. Grazie in anticipo per la risposta.
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A distanza non possiamo confermare o contraddire quello che le è stato proposto.
Confermiamo il dolore post operatorio che caratterizza la Milligan-Morgan.
Nulla vieta richiedere una ulteriore valutazione prima di sottoporsi all' intervento programmato.
Confermiamo il dolore post operatorio che caratterizza la Milligan-Morgan.
Nulla vieta richiedere una ulteriore valutazione prima di sottoporsi all' intervento programmato.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
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Utente
Grazie per la gentile risposta. Intendeva presso lo stesso medico o altro specialista? Mi rendo conto che sono arrivato al punto in cui l'intervento è inevitabile, ma eviterei la milligan per non soffrire troppo. Ma davvero se il prolasso è asimmetrico laThd non si può praticare? Cordiali saluti.
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Da tempo si parla di Tailored Surgery(chirurgia su misura) in proctologia.
Nel caso di prolasso non circonfereziale o settoriale posso essere abbinate più metodiche( Es. Thd+Pessia, Prolassectomia settoriale+Legatura elastica, Longo+asportazione di marische, Etc.)
Non conoscendo il suo caso non posso dirle quale potrebbe essere la soluzione migliore per correggere il suo prolasso, utilizzando tecniche caratterizzate da un decorso post operatorio con ridotta sintomatologia dolorosa.
Cordiali saluti.
Nel caso di prolasso non circonfereziale o settoriale posso essere abbinate più metodiche( Es. Thd+Pessia, Prolassectomia settoriale+Legatura elastica, Longo+asportazione di marische, Etc.)
Non conoscendo il suo caso non posso dirle quale potrebbe essere la soluzione migliore per correggere il suo prolasso, utilizzando tecniche caratterizzate da un decorso post operatorio con ridotta sintomatologia dolorosa.
Cordiali saluti.
[#4]
Utente
Grazie. Il chirurgo di tutto ciò non me ne ha minimamente accennato nonostante pratichi correntemente la Thd. In fase di preospedalizzazione posso richiedere un secondo colloquio con il chirurgo per valutare meglio o devo rassegnarmi alla temuta milligan di cui ho tanta paura. Inoltre il mio prolasso non è sempre presente. In alcuni giorni sto molto meglio e quasi vorrei rimandare l'appuntamento. Cordialità.
[#5]
Penso di si!
Lei dovrà firmare il consenso informato dove è scritto il perché di certe scelte.
Che dirle?
A distanza non posso esserle ulteriormente di aiuto.
Se lo desidera ci tenga informati.
Lei dovrà firmare il consenso informato dove è scritto il perché di certe scelte.
Che dirle?
A distanza non posso esserle ulteriormente di aiuto.
Se lo desidera ci tenga informati.
[#6]
Utente
Salve Dottori.Si avvicina il giorno della preospedalizzazione e i dubbi e le angosce aumentano.Per avere un quadro più preciso possibile ho prenotato una visita con un secondo chirurgo proctologo della mia zona per avere conferma o meno sul tipo di intervento da effettuare. Il primo chirurgo che deve operarmi mi ha prospettato solo una Milligan-Morgan perchè a suo dire ho un prolasso asimmetrico e non può usare la THD che comunque lui pratica. Vorrei ascoltare il parere di un altro specialista per essere eventualmente preparato ad affrontare una emorroidectomia con più fiducia.Voi ,egregi dottori, cosa ne pensate? Faccio bene o devo intraprendere la prima soluzione prospettatami senza però essere pienamente fiducioso. Grazie.
[#7]
Le ho già risposto.La Milligan-Morgan non è l"unica tecnica per risolvere il prolasso anche per quello non circonferenziale.
A distanza non possiamo esserle di aiuto, l'unico modo per dirimere il dubbio è un secondo parere.
Condividiamo la sua decisione.
Se lo desidera ci tenga informati.
A distanza non possiamo esserle di aiuto, l'unico modo per dirimere il dubbio è un secondo parere.
Condividiamo la sua decisione.
Se lo desidera ci tenga informati.
[#8]
Utente
Buongiorno. Due giorni fa ho fatto una seconda visita da un'altro chirurgo. Dopo esplorazione digitale e anoscopia mi ha detto che il prolasso non c'e o almeno e poco rilevante mentre ha constatato la evidente presenza di almeno due gavoccioli alquanto ingrossati che andrebbero trattati. Alla mia domanda se praticasse la THD mi ha detto che avrebbe praticato la Milligan con Ligasure che a suo dire fa minori dolori nel post operatorio. Gentili dottori a questo punto pensate che sia preferibile la prima soluzione con bisturi classico o questa seconda. Per la Thd ormai mi sono rassegnato. Grazie.
[#9]
A distanza, le ripetiamo, non possiamo mettere in dubbio quello che i colleghi,che hanno eseguito la visita, hanno diagnosticato e proposto.
Sulla tecnica possiamo dire che non esiste molta differenza tra la radiofrequenza ed il bisturi a lama fredda; personalmente prediligo la radiofrequenza al bisturi a lama fredda o elettrico per l'esecuzione di una prolassectomia settoriale longitudinale.
Cordiali saluti.
Sulla tecnica possiamo dire che non esiste molta differenza tra la radiofrequenza ed il bisturi a lama fredda; personalmente prediligo la radiofrequenza al bisturi a lama fredda o elettrico per l'esecuzione di una prolassectomia settoriale longitudinale.
Cordiali saluti.
[#10]
Utente
Buongiorno pregevolissimi dottori. Sono in procinto di effettuare la preospedalizzazione per poi effettuare emorroidectomia con il secondo chirurgo che mi ha visitato.Da almeno 4 giorni non effettuo una completa defecazione e sto notando che le mie emorroidi sono stabilmente rientrate nel canale anale. Dato che conosco il mio intestino sicuramente a breve dovrò svuotarmi e evacuerò almeno 4 volte di seguito in un giorno.In seguito le emorroidi si prolasseranno nuovamente con tutti i sintomi conseguenti ( pesantezza, fastidio). Però è anche vero che nel giro di pochi giorni rientreranno da sole.La domanda è questa. Ma se rientrano da sole trattasi di emorroidi di 2° grado. L'intervento con metodo Milligan non è troppo per il mio caso? Avrei altre alternative meno pesanti? Grazie ancora.
[#11]
Pur comprendendo le sue perplessità e condividendo i suoi dubbi a distanza non possiamo esserle di aiuto.
Se realmente il suo prolasso è un prolasso di II grado la sua riflessione("L'intervento con metodo Milligan non è troppo per il mio caso?) è condivisibile, ma solo con una visita si potrà confermarlo.
Cordiali saluti.
Se realmente il suo prolasso è un prolasso di II grado la sua riflessione("L'intervento con metodo Milligan non è troppo per il mio caso?) è condivisibile, ma solo con una visita si potrà confermarlo.
Cordiali saluti.
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Utente
Grazie per la risposta. Non comprendo un particolare. Non sono un medico e non metto in discussione le diagnosi dei medici che mi hanno già visitato. Ma se dopo ogni evacuazione le emorroidi (a volte quasi subito e a volte dopo un giorno o due) rientrano in sede, è indicato l'intervento qualunque esso sia? Il secondo medico che mi ha visitato mi ha parlato di gavoccioli, almeno due, abbastanza voluminosi e inizialmente mi ha prospettato una terapia e in alternativa la chirurgia. Sinceramente ho molti dubbi e perplessità circa la effettiva indicazione e urgenza all'intervento . Non so se nel mio caso posso evitarlo ma avendo ricevuto la stessa indicazione da due dottori devo accettare le loro indicazioni. Anche se ,mi ripeto, se rientrano pensavo non fosse il caso di percorrere altre strade.Grazie.
[#13]
Gentile utente.
Come ho in più occasioni risposto in altre richieste di
consulto : La necessità di ricorrere alla chirurgia nei pazienti affetti da malattia emorroidaria nasce dalla intensità della sintomatologia(sanguinamento, bruciore, dolore, secrezione che imbrattano degli indumenti, etc) e non dal grado di prolasso emorroidario.
Quando questa sintomatologia si ripresenta frequentemente e con una notevole intensità e, nonostante le cure mediche ed uno stile di vita ed alimentare corretto, non regredisce si pone al paziente la fatidica domanda: Come interferisce sulla sua qualità di vita questo problema emorroidario?
In relazione a questa risposta ed a come il paziente percepisce i fastidi ed a come questi interferiscono con la qualità della vita che nasce la necessità o meno di un intervento chirurgico ed l'accettazione da parte del paziente.
Non tutti decidono di operarsi, solo quelli che indipendentemente dal grado di prolasso vogliono risolvere senza accettare compromessi.
Lei a quale categoria appartiene?
Se appartiene alla categoria di quelli che, pur avendo avuto una diagnosi di prolasso emorroidario di II/III grado, non soffrono molto, se non raramente e che per loro la cosa più importante era escludere altre cause responsabili dei fastidi, nessuna la obbliga ad accettare l' intervento che, in aggiunta, non la convince.
Come ho in più occasioni risposto in altre richieste di
consulto : La necessità di ricorrere alla chirurgia nei pazienti affetti da malattia emorroidaria nasce dalla intensità della sintomatologia(sanguinamento, bruciore, dolore, secrezione che imbrattano degli indumenti, etc) e non dal grado di prolasso emorroidario.
Quando questa sintomatologia si ripresenta frequentemente e con una notevole intensità e, nonostante le cure mediche ed uno stile di vita ed alimentare corretto, non regredisce si pone al paziente la fatidica domanda: Come interferisce sulla sua qualità di vita questo problema emorroidario?
In relazione a questa risposta ed a come il paziente percepisce i fastidi ed a come questi interferiscono con la qualità della vita che nasce la necessità o meno di un intervento chirurgico ed l'accettazione da parte del paziente.
Non tutti decidono di operarsi, solo quelli che indipendentemente dal grado di prolasso vogliono risolvere senza accettare compromessi.
Lei a quale categoria appartiene?
Se appartiene alla categoria di quelli che, pur avendo avuto una diagnosi di prolasso emorroidario di II/III grado, non soffrono molto, se non raramente e che per loro la cosa più importante era escludere altre cause responsabili dei fastidi, nessuna la obbliga ad accettare l' intervento che, in aggiunta, non la convince.
[#14]
Utente
Grazie. Lei è stato chiarissimo. Ovviamente se tiro avanti ancora la situazione non migliorerà e alla fine sempre andrò incontro all'intervento e magari dopo sarà anche più doloroso e invasivo. Un'ultima cosa: Quando sarò in sala operatoria cambia qualcosa se le emorroidi sono rientrate in sede o sono fuori? Mi spiego meglio: sarebbe meglio operarle quando sono più evidenti o ciò non incide sulla riuscita dell'intervento? Cordiali saluti
[#15]
Prego.
Non si preoccupi, è nostro compito valutare in anestesia l'entità del prolasso ed eventualmente, in relazione al tipo di intervento, promuovere la fuoriuscita dell' emorroidi.dal canale anale o riposizionarle all'interno prima di iniziare con le manovre chirurgiche.
Non si preoccupi, è nostro compito valutare in anestesia l'entità del prolasso ed eventualmente, in relazione al tipo di intervento, promuovere la fuoriuscita dell' emorroidi.dal canale anale o riposizionarle all'interno prima di iniziare con le manovre chirurgiche.
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 4.3k visite dal 24/01/2018.
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Approfondimento su Emorroidi
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