Anismo post emorroidectomia
Salve,
circa quattro mesi fa, ho subito una emorroidectomia secondo Milligan Morgan per emorroidi sanguinanti di terzo grado. Fin da subito dopo l'intervento ho avuto difficoltà ad evacuare; all'inizio mi è stato detto che era dovuto al dolore, poi all'edema anale, ma adesso che sono trascorsi mesi, la situazione non è migliorata ed evacuare è diventato un calvario. Se le feci si presentano morbide riesco senza grandi sforzi, se invece sono più compatte ho grandi difficoltà e certe volte devo ricorrere all'uso di clisteri di acqua tiepida: le feci sono nel retto, ma per espellerle devo effettuare sforzi abnormi.
Il medico che mi ha operato, mi ha detto che non ci sono problemi "fisici" evidenti, che non presento assolutamente stenosi cicatriziale e mi ha parlato di possibile "anismo".
Adesso io non so se ho ben capito di cosa si tratti, ma vorrei chiedere: è possibile che il trauma chirurgico dovuto all'emorroidectomia e il dolore dei suoi postumi, mi abbiano causato questo "anismo"? Cioè, può essere che si tratti di un problema esclusivamente funzionale e che inconsciamente il muscolo pubo rettale rimanga sempre contratto impedendo la normale defecazione? È possibile che tale problema si sia instaurato così improvvisamente e velocemente? Prima dell'operazione non avevo problemi di questo tipo ed il chirurgo esclude complicazioni dovute all'intervento, per questo ipotizza che la causa sia di ricercarsi in una mancata coordinazione tra i muscoli deputati alla defecazione.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà darmi il proprio parere e una valutazione in base a problemi simili che ha già riscontrato in propri pazienti.
circa quattro mesi fa, ho subito una emorroidectomia secondo Milligan Morgan per emorroidi sanguinanti di terzo grado. Fin da subito dopo l'intervento ho avuto difficoltà ad evacuare; all'inizio mi è stato detto che era dovuto al dolore, poi all'edema anale, ma adesso che sono trascorsi mesi, la situazione non è migliorata ed evacuare è diventato un calvario. Se le feci si presentano morbide riesco senza grandi sforzi, se invece sono più compatte ho grandi difficoltà e certe volte devo ricorrere all'uso di clisteri di acqua tiepida: le feci sono nel retto, ma per espellerle devo effettuare sforzi abnormi.
Il medico che mi ha operato, mi ha detto che non ci sono problemi "fisici" evidenti, che non presento assolutamente stenosi cicatriziale e mi ha parlato di possibile "anismo".
Adesso io non so se ho ben capito di cosa si tratti, ma vorrei chiedere: è possibile che il trauma chirurgico dovuto all'emorroidectomia e il dolore dei suoi postumi, mi abbiano causato questo "anismo"? Cioè, può essere che si tratti di un problema esclusivamente funzionale e che inconsciamente il muscolo pubo rettale rimanga sempre contratto impedendo la normale defecazione? È possibile che tale problema si sia instaurato così improvvisamente e velocemente? Prima dell'operazione non avevo problemi di questo tipo ed il chirurgo esclude complicazioni dovute all'intervento, per questo ipotizza che la causa sia di ricercarsi in una mancata coordinazione tra i muscoli deputati alla defecazione.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà darmi il proprio parere e una valutazione in base a problemi simili che ha già riscontrato in propri pazienti.
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Non credo! probabilmente, anche se in forma "minore", poteva essere già presente.L'anismo è un disturbo funzionale.
Tale diagnosi richiede una conferma strumentale con una defecografia dinamica ed una manometria anorettale.
Altra patologia, che spesso si associa al prolasso emorroidario, potrebbe essere responsabile della sintomatologia che lei ci descrive, questa è il prolasso rettale interno, tale prolasso può crearle problemi di ostruita defecazione, la defecografia sarà utile per confermare od escludere entrambe le patologie sospettate.
A distanza non posso esserle ulteriormente di aiuto.
Se lo desidera ci tenga informati.
Cordiali saluti.
Tale diagnosi richiede una conferma strumentale con una defecografia dinamica ed una manometria anorettale.
Altra patologia, che spesso si associa al prolasso emorroidario, potrebbe essere responsabile della sintomatologia che lei ci descrive, questa è il prolasso rettale interno, tale prolasso può crearle problemi di ostruita defecazione, la defecografia sarà utile per confermare od escludere entrambe le patologie sospettate.
A distanza non posso esserle ulteriormente di aiuto.
Se lo desidera ci tenga informati.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Gentile Dr. D'Oriano,
La ringrazio per la Sua sollecita risposta.
Capisco benissimo i limiti di un consulto a distanza, ma credo che Lei abbia comunque cercato di essere il più chiaro ed esaustivo possibile.
Dicendomi che se si trattasse di anismo, avrei dovuto presentare sintomi in forma minore anche prima dell'intervento, ho riflettuto sul fatto che in effetti già prima presentavo feci estremamente nastriformi, anche se l'espulsione non era mai particolarmente difficoltosa; avevo sempre associato questa cosa alla presenza di voluminose emorroidi interne, ma a questo punto mi viene da pensare che già esistesse una certa "contrattura" del pubo rettale e che dopo l'intervento possa in qualche modo essersi acuita.
D'altra parte penso che se si trattasse di un problema legato ad un prolasso rettale interno, magari sarebbe stato parzialmente evidenziato anche con le visite proctologiche precedenti all'intervento (si parlava solo di modesto prolasso mucoso associato ad emorroidi di terzo grado) e che comunque una Milligan Morgan non avrebbe avuto effetti peggiorativi su questo, nonostante sia comunque cosciente che questo intervento non elimina il prolasso mucoso, ma solamente i cuscinetti emorroidari dilatati. Lei cosa ne pensa?
Mi dispiace che Lei sia cosí lontano: avrei avuto piacere ad avere un suo parere medico, sottoponendomi ad una sua visita proctologica.
Comunque contatterò il mio chirurgo e gli farò presente che i miei problemi sembrano non migliorare e proverò ad "imbeccarlo" menzionandogli questa defecografia!
Le rinnovo ancora i miei ringraziamenti per la sua disponibilità e chiarezza.
La ringrazio per la Sua sollecita risposta.
Capisco benissimo i limiti di un consulto a distanza, ma credo che Lei abbia comunque cercato di essere il più chiaro ed esaustivo possibile.
Dicendomi che se si trattasse di anismo, avrei dovuto presentare sintomi in forma minore anche prima dell'intervento, ho riflettuto sul fatto che in effetti già prima presentavo feci estremamente nastriformi, anche se l'espulsione non era mai particolarmente difficoltosa; avevo sempre associato questa cosa alla presenza di voluminose emorroidi interne, ma a questo punto mi viene da pensare che già esistesse una certa "contrattura" del pubo rettale e che dopo l'intervento possa in qualche modo essersi acuita.
D'altra parte penso che se si trattasse di un problema legato ad un prolasso rettale interno, magari sarebbe stato parzialmente evidenziato anche con le visite proctologiche precedenti all'intervento (si parlava solo di modesto prolasso mucoso associato ad emorroidi di terzo grado) e che comunque una Milligan Morgan non avrebbe avuto effetti peggiorativi su questo, nonostante sia comunque cosciente che questo intervento non elimina il prolasso mucoso, ma solamente i cuscinetti emorroidari dilatati. Lei cosa ne pensa?
Mi dispiace che Lei sia cosí lontano: avrei avuto piacere ad avere un suo parere medico, sottoponendomi ad una sua visita proctologica.
Comunque contatterò il mio chirurgo e gli farò presente che i miei problemi sembrano non migliorare e proverò ad "imbeccarlo" menzionandogli questa defecografia!
Le rinnovo ancora i miei ringraziamenti per la sua disponibilità e chiarezza.
[#3]
Grazie per i complimenti.
Certo una M-M non può peggiorare il prolasso rettale interno, ma emorroidi che prolassano di III grado, di solito, sono associate ad un prolasso della parete rettale interna pronunciato. Resta il fatto che, questa presenza più o meno pronunciata e la possibilità che possa interferire con la defecazione, è solo una ipotesi.
Come le dicevo un esame RX defecografico dinamico potrà essere utile ad escludere o confermare la presenza di entrambe i problemi:
mancato rilasciamento, al ponzamento, del pubo rettale ;
intussuscezione della parete rettale, interessante solo la mucosa o a tutto spessore, che crea problemi espulsivi.
Cordiali saluti.
Certo una M-M non può peggiorare il prolasso rettale interno, ma emorroidi che prolassano di III grado, di solito, sono associate ad un prolasso della parete rettale interna pronunciato. Resta il fatto che, questa presenza più o meno pronunciata e la possibilità che possa interferire con la defecazione, è solo una ipotesi.
Come le dicevo un esame RX defecografico dinamico potrà essere utile ad escludere o confermare la presenza di entrambe i problemi:
mancato rilasciamento, al ponzamento, del pubo rettale ;
intussuscezione della parete rettale, interessante solo la mucosa o a tutto spessore, che crea problemi espulsivi.
Cordiali saluti.
[#4]
Utente
Grazie ancora Dr. D'Oriano...
se avrà piacere, La aggiornerò sugli sviluppi.
Prima di consultarmi col chirurgo, però vorrei "sistemare" una piccola ragade che sto trattando con dilatan e crema cicatrizzante: non è molto dolorosa, ma vorrei evitare l'eventuale "intrusione" dell'anoscopio, nel caso il mio medico decidesse di approfondire la visita, prima di prescrivermi ulteriori indagini diagnostiche... sa, ho già sofferto tanto con la Milligan Morgan!
Le auguro una buona giornata.
se avrà piacere, La aggiornerò sugli sviluppi.
Prima di consultarmi col chirurgo, però vorrei "sistemare" una piccola ragade che sto trattando con dilatan e crema cicatrizzante: non è molto dolorosa, ma vorrei evitare l'eventuale "intrusione" dell'anoscopio, nel caso il mio medico decidesse di approfondire la visita, prima di prescrivermi ulteriori indagini diagnostiche... sa, ho già sofferto tanto con la Milligan Morgan!
Le auguro una buona giornata.
[#5]
Questa notizia della ragade è nuova!
Lei dice (Il medico che mi ha operato, mi ha detto che non ci sono problemi "fisici" evidenti, che non presento assolutamente stenosi cicatriziale e mi ha parlato di possibile "anismo") che non ci sono problemi all'ano e poi ci scrive che è presente una ragade, questo cambia tutto, potrebbe essere la ragade e l'ipertono sfinteriale, ad essa legato, responsabile dei suoi fastidi.
????
A distanza non possiamo esserle di aiuto senza una visita diretta e senza aver chiarito fino in fondo la sua condizione.locale.
Cordiali saluti.
Lei dice (Il medico che mi ha operato, mi ha detto che non ci sono problemi "fisici" evidenti, che non presento assolutamente stenosi cicatriziale e mi ha parlato di possibile "anismo") che non ci sono problemi all'ano e poi ci scrive che è presente una ragade, questo cambia tutto, potrebbe essere la ragade e l'ipertono sfinteriale, ad essa legato, responsabile dei suoi fastidi.
????
A distanza non possiamo esserle di aiuto senza una visita diretta e senza aver chiarito fino in fondo la sua condizione.locale.
Cordiali saluti.
[#6]
Utente
Purtroppo sono cosciente dei limiti di un consulto a distanza, per quello avrei avuto piacere di sottopormi ad una visita diretta... ma Lei, Dr. D'Oriano, non ha date in cui è presente nel Nord Italia?
Comunque il fatto che la causa dei miei problemi di evacuazione possano essere legati a ragade/ipertono, un po' mi rincuora: nel senso che, magari risolvendone uno, possa migliorare pure l'altro!
A proposito, Lei cosa ne pensa dell'uso di farmaci a base di catalasi equina (non faccio il nome commerciale!) per favorire la cicatrizzazione delle ragadi? Ho parlato con un paio di pazienti che l'hanno trovata "miracolosa", ma visto che non ho mai sentito nessun parere medico a riguardo, mi chiedevo se davvero sia valida ed indicata per questa patologia.
Io non ho grossi tormenti e limitazioni, ma non mi dispiacerebbe che questa ragade sparisse in fretta!
La ringrazio ancora per la sua disponibilità!
Comunque il fatto che la causa dei miei problemi di evacuazione possano essere legati a ragade/ipertono, un po' mi rincuora: nel senso che, magari risolvendone uno, possa migliorare pure l'altro!
A proposito, Lei cosa ne pensa dell'uso di farmaci a base di catalasi equina (non faccio il nome commerciale!) per favorire la cicatrizzazione delle ragadi? Ho parlato con un paio di pazienti che l'hanno trovata "miracolosa", ma visto che non ho mai sentito nessun parere medico a riguardo, mi chiedevo se davvero sia valida ed indicata per questa patologia.
Io non ho grossi tormenti e limitazioni, ma non mi dispiacerebbe che questa ragade sparisse in fretta!
La ringrazio ancora per la sua disponibilità!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3k visite dal 10/10/2017.
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