Sensazione di gonfiore e indolenzimento al retto
Gent.mi Dottori, grazie anzitutto per la disponibilità a rispondere a questo consulto.
Sono ormai 10 mesi che accuso un sintomo fastidioso e persistente.
E' iniziato subito dopo una normalissima defecazione.
Ho una sensazione al retto di indolenzimento / gonfiore (presenza di corpo estraneo) / a volte leggero bruciore pressoché costante.
Tuttavia ho comunque la sensazione della completa evacuazione.
Aumenta se sono in posizione seduta (soprattutto se la sedia è dura) per molto tempo.
Questo fastidio, se pur "cronico", aumenta o diminuisce da un giorno all'altro.
Da notare che svolgo un lavoro che mi costringe spesso a lunghe ore in posizione seduta.
Raramente mi succede alla defecazione di notare sangue chiaro (fucsia vivo) ma mi succede solo quando ad esempio salto una giornata di evacuazione e le feci diventano particolarmente dure.
Evacuo in maniera normale credo, alterno periodi in cui le feci sono molli/scomposte ma sempre di colore marrone chiaro/scuro a periodi di feci più dure e composte (non galleggianti).
Soffro di meteorismo, soprattutto in condizioni di stress.
Mai fatte analisi per eventuali intolleranze.
Mi sono sottoposto a ben 3 visite proctologiche, presso 3 strutture diverse.
Il primo dottore, dopo una visita (non ha usato il dito ma credo un divaricatore con uno specchio o qualcosa di simile), mi ha diagnosticato un prolasso rettale con congestione del plesso emorroidiario e mi ha consigliato un intervento chirurgico che avrebbe effettuato lui.
Nel dubbio, prima di procedere con un intervento chirurgico, ho fatto una seconda visita.
La seconda visita (questa volta con il dito) ha la seguente diagnosi: sospetto dolore pelvico cronico di probabile origine neuropatica (neuropatia del nervo pudendo). E mi ha consigliato una visita fisiatrica / neurologica. Ho fatto la visita neurologica e a parere della neurologa i sintomi esposti non corrispondono con quelli del nervo pudendo, anzitutto a causa dell'assenza di dolore.
Quindi ho fatto una terza visita proctologica e il dottore, sempre visitandomi col dito, ha scritto quanto segue: Esplorazione rettale, non ragadi, non feci. Emorroidi di secondo terzo grado congeste ma non sanguinanti. Scarse feci in ampolla normocromiche. Si consiglia colonscopia. Daflon 500 una compressa a pranzo e una a cena per 45 giorni.
Ho preso il Daflon come prescritto e ho avuto un leggero miglioramento.
Tuttavia ultimamente sento che questo fastidio si è accentuato e ne sono davvero stanco in quanto mi toglie molte energie alla giornata.
Secondo voi devo sottopormi ad una colonscopia oppure mi suggerite una strada più adatta?
Grazie.
Sono ormai 10 mesi che accuso un sintomo fastidioso e persistente.
E' iniziato subito dopo una normalissima defecazione.
Ho una sensazione al retto di indolenzimento / gonfiore (presenza di corpo estraneo) / a volte leggero bruciore pressoché costante.
Tuttavia ho comunque la sensazione della completa evacuazione.
Aumenta se sono in posizione seduta (soprattutto se la sedia è dura) per molto tempo.
Questo fastidio, se pur "cronico", aumenta o diminuisce da un giorno all'altro.
Da notare che svolgo un lavoro che mi costringe spesso a lunghe ore in posizione seduta.
Raramente mi succede alla defecazione di notare sangue chiaro (fucsia vivo) ma mi succede solo quando ad esempio salto una giornata di evacuazione e le feci diventano particolarmente dure.
Evacuo in maniera normale credo, alterno periodi in cui le feci sono molli/scomposte ma sempre di colore marrone chiaro/scuro a periodi di feci più dure e composte (non galleggianti).
Soffro di meteorismo, soprattutto in condizioni di stress.
Mai fatte analisi per eventuali intolleranze.
Mi sono sottoposto a ben 3 visite proctologiche, presso 3 strutture diverse.
Il primo dottore, dopo una visita (non ha usato il dito ma credo un divaricatore con uno specchio o qualcosa di simile), mi ha diagnosticato un prolasso rettale con congestione del plesso emorroidiario e mi ha consigliato un intervento chirurgico che avrebbe effettuato lui.
Nel dubbio, prima di procedere con un intervento chirurgico, ho fatto una seconda visita.
La seconda visita (questa volta con il dito) ha la seguente diagnosi: sospetto dolore pelvico cronico di probabile origine neuropatica (neuropatia del nervo pudendo). E mi ha consigliato una visita fisiatrica / neurologica. Ho fatto la visita neurologica e a parere della neurologa i sintomi esposti non corrispondono con quelli del nervo pudendo, anzitutto a causa dell'assenza di dolore.
Quindi ho fatto una terza visita proctologica e il dottore, sempre visitandomi col dito, ha scritto quanto segue: Esplorazione rettale, non ragadi, non feci. Emorroidi di secondo terzo grado congeste ma non sanguinanti. Scarse feci in ampolla normocromiche. Si consiglia colonscopia. Daflon 500 una compressa a pranzo e una a cena per 45 giorni.
Ho preso il Daflon come prescritto e ho avuto un leggero miglioramento.
Tuttavia ultimamente sento che questo fastidio si è accentuato e ne sono davvero stanco in quanto mi toglie molte energie alla giornata.
Secondo voi devo sottopormi ad una colonscopia oppure mi suggerite una strada più adatta?
Grazie.
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Gentile utente.
Cabiare medico è controproducente.
Dia la possibilità a chi l'ha visitata di poter verificare l'efficacia della terapia, si confronti con lui sulla opportunità o meno dell'esecuzione di esami strumentali.
A distanza e senza averla visitata non possiamo sostituirci a chi l'ha in cura.
Cordiali saluti.
Cabiare medico è controproducente.
Dia la possibilità a chi l'ha visitata di poter verificare l'efficacia della terapia, si confronti con lui sulla opportunità o meno dell'esecuzione di esami strumentali.
A distanza e senza averla visitata non possiamo sostituirci a chi l'ha in cura.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 24/08/2017.
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