Fistola perianale recidiva?
Buongiorno Dottori,
Sono una ragazza di 24 anni e 7 anni fa ho subito un intervento per l'asportazione di una fistola perianale.
Praticamente il chirurgo che avevo consultato appena visto di cosa si trattava ha subito deciso per l'intervento e non mi ha dato antibiotici o pomate per ridurre l'infezione né fatto ecografie.
Dopo aver tolto i 5 punti però la ferita si è in parte riaperta e infettata sebbene la medicassi quotidianamente (il chirurgo diceva che per sicurezza aveva asportato una zona considerevole d tessuto) .
Ora temo che si sia riformata o che si sia infettata la ferita perchè sento dolore quando sedendomi mi appoggio e ha iniziato a secernere pus o un liquido giallino inodore, secondo Voi come è possibile?
Se si fosse riformata l'unica soluzione sarebbe di nuovo l'asportazione chirurgica o si potrebbe provare con farmaci e medicazioni?Per completezza aggiungo che faccio uso di un contraccettivo ormonale (cerotto Evra), in caso di intervento dovrei sospenderlo?
Inolte a quale tipo di medico dovrei rivolgermi?
Vi ringrazio molto e saluto cordialmente.
Sono una ragazza di 24 anni e 7 anni fa ho subito un intervento per l'asportazione di una fistola perianale.
Praticamente il chirurgo che avevo consultato appena visto di cosa si trattava ha subito deciso per l'intervento e non mi ha dato antibiotici o pomate per ridurre l'infezione né fatto ecografie.
Dopo aver tolto i 5 punti però la ferita si è in parte riaperta e infettata sebbene la medicassi quotidianamente (il chirurgo diceva che per sicurezza aveva asportato una zona considerevole d tessuto) .
Ora temo che si sia riformata o che si sia infettata la ferita perchè sento dolore quando sedendomi mi appoggio e ha iniziato a secernere pus o un liquido giallino inodore, secondo Voi come è possibile?
Se si fosse riformata l'unica soluzione sarebbe di nuovo l'asportazione chirurgica o si potrebbe provare con farmaci e medicazioni?Per completezza aggiungo che faccio uso di un contraccettivo ormonale (cerotto Evra), in caso di intervento dovrei sospenderlo?
Inolte a quale tipo di medico dovrei rivolgermi?
Vi ringrazio molto e saluto cordialmente.
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Gentile signora,
la prima cosa da fare è di rivolgersi al suo medico curante che, in casoi di necessità le farà effettuare una visita coloproctologica o chirurgica.
Infatti innanzitutto è necessario effettuare prima una diagnosi e poi stabilire il trattamento pià idoneo.
In merito al comportamento del collega chirurgo a distanza di tempo e non conoscendo la situazione clinica non è possibile esprimersi, ma posso assicurarle che alcune condizioni ascessuali possono essere risolte solo con una ampia escissione chirurgica così come è stato fatto a lei. Consideri poi che una terapia antibiotica difficilmente può raggiungere tessuti periferici infetti ed agire in modo congruo tanto da farli guarire.
Cordiali saluti
la prima cosa da fare è di rivolgersi al suo medico curante che, in casoi di necessità le farà effettuare una visita coloproctologica o chirurgica.
Infatti innanzitutto è necessario effettuare prima una diagnosi e poi stabilire il trattamento pià idoneo.
In merito al comportamento del collega chirurgo a distanza di tempo e non conoscendo la situazione clinica non è possibile esprimersi, ma posso assicurarle che alcune condizioni ascessuali possono essere risolte solo con una ampia escissione chirurgica così come è stato fatto a lei. Consideri poi che una terapia antibiotica difficilmente può raggiungere tessuti periferici infetti ed agire in modo congruo tanto da farli guarire.
Cordiali saluti
Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 06/12/2008.
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