Consiglio su intervento con tecnica vaaft
Gentilissimi Dottori,
un intervento con tecnica VAAFT può portare seri e reali benefici ad un paziente sottoposto alle seguenti terapie:
- marzo 2015 radioterapia e chemioterapia (in pastiglie) pre operatoria per adenocarcinoma basso retto (guarito completamente, tumore residuo assente)
- giugno 2015: resezione anteriore del retto con colostomia temporanea (di circa 4 mesi)
- ottobre 2015: ricanalizzazione con anastomosi colo-rettale
Dopo pochissimi mesi dalla ricanalizzazione sono sorte le seguenti problematiche (da quel che leggo sono le piu' comuni dopo interventi e trattamenti simili):
- incontinenza parziale (dicono dovuta alla suturatrice meccanica utilizzata)
- urgenza di andare in bagno anche 10 volte al giorno con piccole scariche di feci e gas
- proctite da radioterapia
- stenosi dell'anastomosi (a detta dei dottori non preoccupante, da non trattare in quanto non troppo marcata)
- forte bruciore nella zona anale e dell'anastomosi
Si è creata una "sacca" molto bassa (riporto quanto scritto nella risonanza magnetica) subito a monte dell'anastomosi con segnali riferibili a componente gassosa, hanno specificato non essere una fistola.
Gli è stato quindi consigliato un intervento con tecnica VAAFT per curare e "bonificare" il tutto, prima di pensare ad effettuare una molto piu' invasiva ed invalidante colostomia.
Ho letto molto a riguardo della VAAFT ed è certamente una tecnica all'avanguardia con molti vantaggi, ma il mio dubbio è: la cura consigliata può portare reali benefici alla situazione del paziente e sopratutto l'intervento consigliato può alleggerire (o magari far scomparire) il bruciore che avverte durante tutta la giornata oppure andrebbe "solo" a curare la singola "sacca" che è comparsa soltanto nell'ultima risonanza magnetica senza guarire il bruciore dato dalla radioterapia e dall'infiammazione sull'anastomosi? (Il "bruciore" avvertito che va avanti ormai da 1 anno e mezzo e gli calma soltanto con aureomicina uso locale e/o comune antinfiammatorio per bocca).
So che a distanza i limiti sono molti, visite specialistiche ne ha fatte a decine, da diversi dottori, ma mi piacerebbe avere piu' opinioni riguardo la mia domanda ben mirata.
RingraziandoVi per l'attenzione porgo un cordiale saluto
un intervento con tecnica VAAFT può portare seri e reali benefici ad un paziente sottoposto alle seguenti terapie:
- marzo 2015 radioterapia e chemioterapia (in pastiglie) pre operatoria per adenocarcinoma basso retto (guarito completamente, tumore residuo assente)
- giugno 2015: resezione anteriore del retto con colostomia temporanea (di circa 4 mesi)
- ottobre 2015: ricanalizzazione con anastomosi colo-rettale
Dopo pochissimi mesi dalla ricanalizzazione sono sorte le seguenti problematiche (da quel che leggo sono le piu' comuni dopo interventi e trattamenti simili):
- incontinenza parziale (dicono dovuta alla suturatrice meccanica utilizzata)
- urgenza di andare in bagno anche 10 volte al giorno con piccole scariche di feci e gas
- proctite da radioterapia
- stenosi dell'anastomosi (a detta dei dottori non preoccupante, da non trattare in quanto non troppo marcata)
- forte bruciore nella zona anale e dell'anastomosi
Si è creata una "sacca" molto bassa (riporto quanto scritto nella risonanza magnetica) subito a monte dell'anastomosi con segnali riferibili a componente gassosa, hanno specificato non essere una fistola.
Gli è stato quindi consigliato un intervento con tecnica VAAFT per curare e "bonificare" il tutto, prima di pensare ad effettuare una molto piu' invasiva ed invalidante colostomia.
Ho letto molto a riguardo della VAAFT ed è certamente una tecnica all'avanguardia con molti vantaggi, ma il mio dubbio è: la cura consigliata può portare reali benefici alla situazione del paziente e sopratutto l'intervento consigliato può alleggerire (o magari far scomparire) il bruciore che avverte durante tutta la giornata oppure andrebbe "solo" a curare la singola "sacca" che è comparsa soltanto nell'ultima risonanza magnetica senza guarire il bruciore dato dalla radioterapia e dall'infiammazione sull'anastomosi? (Il "bruciore" avvertito che va avanti ormai da 1 anno e mezzo e gli calma soltanto con aureomicina uso locale e/o comune antinfiammatorio per bocca).
So che a distanza i limiti sono molti, visite specialistiche ne ha fatte a decine, da diversi dottori, ma mi piacerebbe avere piu' opinioni riguardo la mia domanda ben mirata.
RingraziandoVi per l'attenzione porgo un cordiale saluto
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il suo e' un caso particolare, diverso dalle fistole perianali. La VAAFT puo' essere utilizzata, l'eisto sara' da valutare poi. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.8k visite dal 07/08/2017.
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