I dolori e bruciori intensi che percepisco nella zona anale sacrale pubica vanno attribuiti al
Egr. Dottore
Mi chiamo Anna ho 43 anni ho avuto 2 figli con parto naturale soffro di stipsi cronica con crisi emorroidarie.
soffro anche di forti dolori addominali flautolenza e meteorismo, bevo 2 litri di acqua al giorno e se assumo una dieta ricca di scorie il risultato è evacuazione zero e addome gonfio e dolente per cui sono costretta ad assumere sempre qualcosa che mi aiuti.
Ma il problema attuale è:
- Marische del margine anale con nodulo emorroidario a ore 5 in ginecologia
- Prolasso emorroidario I-II grado
- Rettocele anteriore I-II grado
naturalmente questo è l'esito di una visita proctologica di circa 10 giorni fa
la terapia in atto è Diosmina compresse Topster supposte
devo sottopormi ad una colonscopia piu'RX tempo di transito intestinale.
La mia domanda è: i dolori e bruciori intensi che percepisco nella zona anale sacrale pubica vanno attribuiti al rettocele? se si cosa si puo' fare per attenuare il dolore o l'unico rimedio è l'intervento?
Grazie della disponibilità aspetto la sua risposta
Mi chiamo Anna ho 43 anni ho avuto 2 figli con parto naturale soffro di stipsi cronica con crisi emorroidarie.
soffro anche di forti dolori addominali flautolenza e meteorismo, bevo 2 litri di acqua al giorno e se assumo una dieta ricca di scorie il risultato è evacuazione zero e addome gonfio e dolente per cui sono costretta ad assumere sempre qualcosa che mi aiuti.
Ma il problema attuale è:
- Marische del margine anale con nodulo emorroidario a ore 5 in ginecologia
- Prolasso emorroidario I-II grado
- Rettocele anteriore I-II grado
naturalmente questo è l'esito di una visita proctologica di circa 10 giorni fa
la terapia in atto è Diosmina compresse Topster supposte
devo sottopormi ad una colonscopia piu'RX tempo di transito intestinale.
La mia domanda è: i dolori e bruciori intensi che percepisco nella zona anale sacrale pubica vanno attribuiti al rettocele? se si cosa si puo' fare per attenuare il dolore o l'unico rimedio è l'intervento?
Grazie della disponibilità aspetto la sua risposta
[#1]
Gentile signora,
dalla descrizione di quanto ha effettuato molto probabilmente l'origine dei suoi disturbi è riconducibile al rettocele, per il quale il trattamento principe è l'intervento chirurgico.
In attesa di tali eventi sarebbe comunque opportuno cercare di mantenere morbide le feci.
In alcuni casi, e su precisa indicazione del chirurgo, prima dell'intervento si può ricorrere ad un trattamento fisioterapico riabilitativo che tende a migliorare l'elasticità del pavimento pelvico
Cordiali saluti
dalla descrizione di quanto ha effettuato molto probabilmente l'origine dei suoi disturbi è riconducibile al rettocele, per il quale il trattamento principe è l'intervento chirurgico.
In attesa di tali eventi sarebbe comunque opportuno cercare di mantenere morbide le feci.
In alcuni casi, e su precisa indicazione del chirurgo, prima dell'intervento si può ricorrere ad un trattamento fisioterapico riabilitativo che tende a migliorare l'elasticità del pavimento pelvico
Cordiali saluti
Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile
[#2]
Gentile Utente
Concordo con quanto scrive il collega Nardacchione (molto probabilmente l'origine dei suoi disturbi è riconducibile alla presenza del rettocele) aggiungendo anche a questo la presenza del prolasso emorroidario, ma mi chiedo come mai? Il collega coloproctologo che ha eseguito la visita non abbia richiesto l'unico esame che potrebbe documentare quanto noi sospettiamo. L'esame in questione è la defecografia, con questo esame è possibile evidenziare la presenza di una ostruita defecazione studiare le reali dimensioni del rettocele e quanto questo possa, insieme al prolasso retto-anale, essere responsabile di una stipsi da ostruita defecazione. Forse, la richiesta dei tempi di transito, mi induce a pensare che il collega attribuisca la causa della sua stipsi ad un rallentato transito e che la presenza del rettocele la ritenga poco importante? In effetti non sempre un rettocele è sintomatico o responsabile di stipsi. Resto in attesa di sue notizie anche sull'esito degli esami prescritti.
Concordo con quanto scrive il collega Nardacchione (molto probabilmente l'origine dei suoi disturbi è riconducibile alla presenza del rettocele) aggiungendo anche a questo la presenza del prolasso emorroidario, ma mi chiedo come mai? Il collega coloproctologo che ha eseguito la visita non abbia richiesto l'unico esame che potrebbe documentare quanto noi sospettiamo. L'esame in questione è la defecografia, con questo esame è possibile evidenziare la presenza di una ostruita defecazione studiare le reali dimensioni del rettocele e quanto questo possa, insieme al prolasso retto-anale, essere responsabile di una stipsi da ostruita defecazione. Forse, la richiesta dei tempi di transito, mi induce a pensare che il collega attribuisca la causa della sua stipsi ad un rallentato transito e che la presenza del rettocele la ritenga poco importante? In effetti non sempre un rettocele è sintomatico o responsabile di stipsi. Resto in attesa di sue notizie anche sull'esito degli esami prescritti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#3]
Condivido in pieno le indicazioni del colleghi ed in particolare la necessita' di una defecografia. Mi permetto solo di aggiungere che i sintomi da lei riferiti, dolore e bruciore, non sono tipicamente associati alla sola presenza di rettocele e potrebbero essere espressione di un' altra patologia anorettale contemporaneamente presente di cui si dovra' tenere conto al momento di programmare la terapia. Il collega che la segue, dopo aver visto l' esito degli esami richiesti le dara' le indicazioni necessarie. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.5k visite dal 05/12/2008.
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