Ostruita defecazione dopo emorroidectomia
Salve,
circa quaranta giorni fa ho subito una emorroidectomia secondo Milligan Morgan per un prolasso emorroidario sanguinante di terzo grado.
Non sono ancora guarito completamente, ma dall'ultimo controllo, sembra che la cicatrizzazione delle ferite chirurgiche proceda bene.
Purtroppo però da subito dopo l'intervento ho manifestato difficoltà ad evacuare. Già prima dell'intervento presentavo evacuazioni con feci nastriformi, ma ora sono costretto a ponzamenti eccessivi, nonostante segua una dieta che mantiene le feci morbide; quando queste si presentano più compatte, la situazione si fa più critica e le evacuazioni diventano pure frammentate e ripetute.
Il chirurgo che mi ha visitato, dice che il canale anale è ancora infiammato e quindi "gonfio" e che il decorso post operatorio può essere anche particolarmente lungo, ma non riscontra nessuna complicazione legata all'intervento.
Sono cosciente che l'intervento ha rimosso solo i gavoccioli emorroidari senza eliminare il prolasso mucoso che li accompagna, ma mi chiedo: è possibile che una emorroidectomia possa "aggravare" un prolasso rendendo difficoltosa la defecazione o davvero è più probabile che si tratti di una situazione transitoria dovuta all'infiammazione?
Ho fiducia in chi mi ha operato, ma dopo più di cinque settimane dall'intervento, sono piuttosto demoralizzato, perché le evacuazioni sono sempre un problema e mi sembra di avere un vero e proprio ostacolo nell'ano (infatti le feci sono nastriformi).
Dimenticavo: alla visita, il tono sfinteriale risulta buono e non ci sono sintomi di poca "elasticità" (eseguo quotidianamente dilatazioni anali con dilatan).
Vi ringrazio anticipatamente per le vostre cortesi risposte.
circa quaranta giorni fa ho subito una emorroidectomia secondo Milligan Morgan per un prolasso emorroidario sanguinante di terzo grado.
Non sono ancora guarito completamente, ma dall'ultimo controllo, sembra che la cicatrizzazione delle ferite chirurgiche proceda bene.
Purtroppo però da subito dopo l'intervento ho manifestato difficoltà ad evacuare. Già prima dell'intervento presentavo evacuazioni con feci nastriformi, ma ora sono costretto a ponzamenti eccessivi, nonostante segua una dieta che mantiene le feci morbide; quando queste si presentano più compatte, la situazione si fa più critica e le evacuazioni diventano pure frammentate e ripetute.
Il chirurgo che mi ha visitato, dice che il canale anale è ancora infiammato e quindi "gonfio" e che il decorso post operatorio può essere anche particolarmente lungo, ma non riscontra nessuna complicazione legata all'intervento.
Sono cosciente che l'intervento ha rimosso solo i gavoccioli emorroidari senza eliminare il prolasso mucoso che li accompagna, ma mi chiedo: è possibile che una emorroidectomia possa "aggravare" un prolasso rendendo difficoltosa la defecazione o davvero è più probabile che si tratti di una situazione transitoria dovuta all'infiammazione?
Ho fiducia in chi mi ha operato, ma dopo più di cinque settimane dall'intervento, sono piuttosto demoralizzato, perché le evacuazioni sono sempre un problema e mi sembra di avere un vero e proprio ostacolo nell'ano (infatti le feci sono nastriformi).
Dimenticavo: alla visita, il tono sfinteriale risulta buono e non ci sono sintomi di poca "elasticità" (eseguo quotidianamente dilatazioni anali con dilatan).
Vi ringrazio anticipatamente per le vostre cortesi risposte.
[#1]
Sembreebbe l'edema transitorio, considerate anche le visite di controllo.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
La ringrazio molto Dr. Favara, il suo illustre parere mi rincuora.
In effetti questa sorta di stipsi evacuativa è iniziata da subito dopo l'intervento: prima avevo episodi di feci nastriformi, ma mai difficoltà ad evacuare.
Ma secondo lei, può considerarsi normale che dopo cinque settimane ci sia ancora un notevole edema?
Non so se questo possa avvalorare l'ipotesi dell'ostacolo causato dall'edema interno, ma anche esternamente all'ano (su metà circonferenza) presento ancora del tessuto edematoso simile ad un gavocciolo emorroidario, che tende a gonfiarsi in stazione eretta e soprattutto durante l'evacuazione (il mio chirurgo dice che lentamente si "seccherà" e residuerà una marisca).
Inoltre ho notato che per non aver problemi ad effettuare le dilatazioni col dilatan maggiore, devo farle prima dell'evacuazione, altrimenti, se cerco di farle dopo, quando mi sento più gonfio a causa del ponzamento, riscontro difficoltà, come se il dilatatore dovesse farsi strada incontrando un ostacolo.
Infine devo anche dire che sono pochi giorni che le ferite hanno diminuito le secrezioni sierose: fino ad un paio di giorni fa, avevo continue ed abbondanti perdite di liquido incolore ed appiccicoso.
Non so se questi elementi possano essere utili per inquadrare meglio il mio problema e se possano confermare che si tratta di una cosa transitoria legata ad edema, ma ringrazio Lei, Dr. Favara, e chiunque vorrà dare il proprio parere, per la cortesia ed attenzione.
Colgo l'occasione per augurare anche un buon weekend, grazie.
In effetti questa sorta di stipsi evacuativa è iniziata da subito dopo l'intervento: prima avevo episodi di feci nastriformi, ma mai difficoltà ad evacuare.
Ma secondo lei, può considerarsi normale che dopo cinque settimane ci sia ancora un notevole edema?
Non so se questo possa avvalorare l'ipotesi dell'ostacolo causato dall'edema interno, ma anche esternamente all'ano (su metà circonferenza) presento ancora del tessuto edematoso simile ad un gavocciolo emorroidario, che tende a gonfiarsi in stazione eretta e soprattutto durante l'evacuazione (il mio chirurgo dice che lentamente si "seccherà" e residuerà una marisca).
Inoltre ho notato che per non aver problemi ad effettuare le dilatazioni col dilatan maggiore, devo farle prima dell'evacuazione, altrimenti, se cerco di farle dopo, quando mi sento più gonfio a causa del ponzamento, riscontro difficoltà, come se il dilatatore dovesse farsi strada incontrando un ostacolo.
Infine devo anche dire che sono pochi giorni che le ferite hanno diminuito le secrezioni sierose: fino ad un paio di giorni fa, avevo continue ed abbondanti perdite di liquido incolore ed appiccicoso.
Non so se questi elementi possano essere utili per inquadrare meglio il mio problema e se possano confermare che si tratta di una cosa transitoria legata ad edema, ma ringrazio Lei, Dr. Favara, e chiunque vorrà dare il proprio parere, per la cortesia ed attenzione.
Colgo l'occasione per augurare anche un buon weekend, grazie.
[#4]
Utente
Salve,
sono trascorsi ben 53 giorni dall'intervento, ma i disturbi legati alla defecazione rimangono, senza nessun miglioramento.
Nonostante le feci siano morbide, devo effettuare notevoli sforzi per espellerle; quando si presentano più compatte (non dure) il ponzamento diventa abnorme e sono costretto a ricorrere a clisteri di acqua calda per riuscire a liberarmi.
Ho sentito il chirurgo telefonicamente ed esclude stenosi cicatriziale (visto che la terapia coi dilatatori non mi provoca dolore); esclude anche che sia presente ancora un tale edema da provocare questi disturbi; mi ha parlato di possibile "anismo" e di eventuale difficoltà a rilassare lo sfintere.
Ma la terapia coi dilatatori che eseguo da un mese e mezzo, non dovrebbe invece rilassare lo sfintere?
Quello che mi chiedo è: ma è possibile che una sindrome da ostruita defecazione possa insorgere così improvvisamente dopo un intervento di emorroidectomia? E quale potrebbe essere la causa scatenante?
Questo disturbo mi sta davvero procurando grande disagio.
sono trascorsi ben 53 giorni dall'intervento, ma i disturbi legati alla defecazione rimangono, senza nessun miglioramento.
Nonostante le feci siano morbide, devo effettuare notevoli sforzi per espellerle; quando si presentano più compatte (non dure) il ponzamento diventa abnorme e sono costretto a ricorrere a clisteri di acqua calda per riuscire a liberarmi.
Ho sentito il chirurgo telefonicamente ed esclude stenosi cicatriziale (visto che la terapia coi dilatatori non mi provoca dolore); esclude anche che sia presente ancora un tale edema da provocare questi disturbi; mi ha parlato di possibile "anismo" e di eventuale difficoltà a rilassare lo sfintere.
Ma la terapia coi dilatatori che eseguo da un mese e mezzo, non dovrebbe invece rilassare lo sfintere?
Quello che mi chiedo è: ma è possibile che una sindrome da ostruita defecazione possa insorgere così improvvisamente dopo un intervento di emorroidectomia? E quale potrebbe essere la causa scatenante?
Questo disturbo mi sta davvero procurando grande disagio.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5k visite dal 29/07/2017.
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