Milligan Morgan e difficoltà di evacuazione
Salve, il 6 giusto mi sono sottoposta ad intervento di emorroidectomia secondo Milligan Morgan per emorroidi di terzo grado oltre che alla rimozione di un piccolo prolasso della mucosa. Da oggi sto iniziando a diminuire la dose di antidolorifici perché i dolori fino a ieri erano insopportabili. Tuttavia il dolore continua a manifestarsi soprattutto durante e dopo la defecazione. Durante perché è come se non riuscissi a defecare in maniera completa e questo mi costringe ad andare più volte e dopo a causa delle scrupolose norme igieniche che mi hanno consigliato di seguire per evitare infezioni (una tortura cinese). Cerco di assumere quanta più fibra possibile, sia attraverso alimenti e acqua sia con integratori ma a parte una scarica di diarrea ieri, le feci sembrano sì morbide ma permane sempre quel senso di mancato svuotamento o di feci che si bloccano all'orifizio anale senza andare più avanti o indietro. Mi sono resa conto del fatto che la componente psicologica influenza molto questo mio stato, soprattutto in relazione alla paura che si verifichi un cedimento dei punti di sutura se spingo troppo e poi per la paura di una stenosi e vorrei anche da voi un consiglio su come affrontare questo aspetto. Non ho quasi più sanguinamenti, al momento. Il mio chirurgo mi segue costantemente tramite messaggi ma il primo controllo lo faró lunedì. Inoltre volevo sapere se sia normale avere un lembo di pelle che va a formare una pallina piccola e morbida proprio sotto l'orifizio anale che si infiamma tutte le volte in cui vado in bagno creando dolori lancinanti. Non è una emorroide, ovviamente, ma sembra un rigonfiamento della linea della pelle che segue uno dei "petali" della cicatrice nella parte esterna. Sì sgonfierà prima o poi?
Inoltre vi chiedo indicazioni circa l'esito di un esame istologico che ha seguito la colonscopia: microadenoma tubulare sessile (con segni di displasia "lieve" a carico degli epiteli). l'esame istologico è stato fatto su un polipo sessile della dimensione di 3 mm. Che significa? È una cosa brutta? Dovró sottopormi a controlli? Non ho familiarità per tumori del colon/ano ma ho avuto un tumore alla tiroide. Grazie, saluti
Inoltre vi chiedo indicazioni circa l'esito di un esame istologico che ha seguito la colonscopia: microadenoma tubulare sessile (con segni di displasia "lieve" a carico degli epiteli). l'esame istologico è stato fatto su un polipo sessile della dimensione di 3 mm. Che significa? È una cosa brutta? Dovró sottopormi a controlli? Non ho familiarità per tumori del colon/ano ma ho avuto un tumore alla tiroide. Grazie, saluti
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Gentile utente il decorso sembra essere regolare per un intervento come quello che lei ha subito. L'esame istologico è buono, dovrà solo chiedere al suo endoscopista, quando eventualmente ritornare per controllo. La protuberanza che sente può essere un esito muco cutaneo dell'intervento che il suo proctologo controllerà, credo in maniera conservativa senza particolari problemi.
Saluti
Saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
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Ex utente
Buonasera, torno a scrivere per soddisfare una curiosità più che una necessità. In tal senso vorrei chiedere dopo quanto tempo dall'intervento potrebbe verificarsi una stenosi, in considerazione del fatto che rientra tra le complicanze tardive.
Il primo controllo post operatorio è andato molto bene, il dolore è leggerissimo e si accentua un pó di più dopo la terza defecazione giornaliera (comunque sopportabile), le perdite ematiche sono irrisorie ma è leggermente aumentato il prurito (anche se il medico mi ha detto che è un segno di progressiva guarigione questo).
Grazie, saluti
Il primo controllo post operatorio è andato molto bene, il dolore è leggerissimo e si accentua un pó di più dopo la terza defecazione giornaliera (comunque sopportabile), le perdite ematiche sono irrisorie ma è leggermente aumentato il prurito (anche se il medico mi ha detto che è un segno di progressiva guarigione questo).
Grazie, saluti
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Ex utente
Salve, a distanza di quasi tre mesi torno a scrivere per un consulto. Ho fatto l'ultimo controllo a metà luglio. Il controllo è andato molto bene ed io sono partita per gli Stati Uniti dove vivo attualmente. In questo periodo non ho avuto più alcun dolore anale tranne prurito, a volte, in un punto preciso. Se si considera la posizione ginecologica il punto si trova ad ora 7. A dire il vero fin dal termine dell'intervento questo è il punto che mi ha creato sempre maggiori "problemi" che con il tempo sono andati scemando sempre più. In questo periodo a causa del forte stress da trasferimento e a seguito dell'intervento la sindrome del colon irritabile (diagnosticata con colonscopia) ha subito una impennata: alterno stitichezza a diarrea con prevalenza di quest'ultima e feci sottili e il più delle volte poco formate. Aggiungo inoltre che vado in bagno almeno 5-6 volte al giorno. Questo problema sembra stia migliorando con l'assunzione di psillio e Probiotici. Il 14 sera ho avuto una forte scarica diarroica e dopo essermi lavata ho sentito un intenso bruciore e ho visto una leggera macchia di sangue uscire da quella famosa zona (ore 7). Non ho dato peso alla cosa e sono andata a dormire. Il giorno seguente, lavandomi come mi ha suggerito il proctologo utilizzando il disinfettante internamente all'ano, ho sentito internamente ad ore 7 una pallina di carne morbida e mobile più piccola di 1 cm e sotto questa una specie di taglietto non sanguinante. A parte ieri non ho dolore ma solo un pó di bruciore e prurito ma non capisco cosa sia quella pallina. Posso solo pensare che la diarrea e le frequenti evacuazioni abbiamo causato una irritazione delle ferite che mi hanno detto essere comunque cicatrizzate ormai ma la pallina da dove deriva? Di sicuro prima della scarica diarroica non c'era.. Cosa mi suggerite? Il mio proctologo è in ferie e in ogni caso io tornerò in Italia a Natale per le vacanze. Grazie
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Gentile utente è possibile che sia una marisca oppure un piccolo residuo emorroidario, ma senza una visita è impossibile darle una risposta sicura. Si faccia visitare da un proctologo negli Stati Uniti senza urgenza ma non aspetti Natale.
Saluti
Saluti
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Ex utente
Grazie Dottore, comprendo perfettamente che non possa porre diagnosi telematiche ma posso chiederle se, eventualmente, possa trattarsi di una piccola papilla anale ipertrofica legata ad una cicatrice interna non ancora del tutto cicatrizzata? E se l'ipotesi potesse essere veritiera come vanno trattate le papille anali? Cordilaità
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Quello che lei ha chiamato papilla ipertrofica, io già le ho ipotizzato come marisca, la papilla ipertrofica è altra cosa, se così fosse solitamente non vanno trattate, per motivi soprattutto estetici vanno asportate anche in anestesia locale.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 4.2k visite dal 16/06/2017.
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