Ragade : medicina ordinaria oppure omeopatia?
Salve sono un ragazzo di 20 anni. A causa di una vita sregolata negli ultimi tempi mi e' uscita una ragade dietro l'orifizio proprio nella spaccata posteriore :mi e' stato confermato dal proctologo pochi giorni fa ed e' la prima volta in vita mia che mi esce. Mi e' stata prescritta rectogesic pomata rettale e psyllogel bustine e al termine della terapia si sarebbe poi dovuto valutare se operare o meno in caso di esito negativo. Gia' da un mese tuttavia sto usando una medicina omeopatica per le ragadi (Paeonia heel compresse e Paeonia pomata locale).
Leggendo il libretto illustrativo ho visto che rectogesic ha molte controindicazioni (ho un po paura ) ed inoltre avrei difficolta' causa lavoro ad applicare rectogesic ogni 12 ore (ho visto che e' anche scomoda da mettere perche' devo usare una protezione per le mani)e nn so cosa possa succedere se nn la applico ogni 12 ore precise, se peggiorare o meno la situazione.
Sto un po meglio da quando sto avendo un'alimentazione sana assumendo fibre (frutta e verdure evitando cibi grassi), bevendo molto e cercando di fare piu' movimento; inoltre a tutto questo sto associando il rimedio omeopatico.
La cosa tuttavia si sta tirando per le lunghe: ho ancora fastidio/bruciore quando mi siedo e difficolta' quando evacuo (senza sanguinamento da poco tempo) anche se basta un ciclo di feci piu' dure per rendere la situazione piu' difficile.
Devo assumere il rectogesic ? Se lo assumo per esempio alle 24 e le 15 va bene lo stesso anche e nn sono esatte 12 ore ? Continuo con l'omeopatia? Devo considerare la possibilita' dell'intervento?
E' una situazione abbastanza stressante e spero vivamente in vostre risposte.
Cordiali saluti.
Leggendo il libretto illustrativo ho visto che rectogesic ha molte controindicazioni (ho un po paura ) ed inoltre avrei difficolta' causa lavoro ad applicare rectogesic ogni 12 ore (ho visto che e' anche scomoda da mettere perche' devo usare una protezione per le mani)e nn so cosa possa succedere se nn la applico ogni 12 ore precise, se peggiorare o meno la situazione.
Sto un po meglio da quando sto avendo un'alimentazione sana assumendo fibre (frutta e verdure evitando cibi grassi), bevendo molto e cercando di fare piu' movimento; inoltre a tutto questo sto associando il rimedio omeopatico.
La cosa tuttavia si sta tirando per le lunghe: ho ancora fastidio/bruciore quando mi siedo e difficolta' quando evacuo (senza sanguinamento da poco tempo) anche se basta un ciclo di feci piu' dure per rendere la situazione piu' difficile.
Devo assumere il rectogesic ? Se lo assumo per esempio alle 24 e le 15 va bene lo stesso anche e nn sono esatte 12 ore ? Continuo con l'omeopatia? Devo considerare la possibilita' dell'intervento?
E' una situazione abbastanza stressante e spero vivamente in vostre risposte.
Cordiali saluti.
[#1]
Se la terapia non chirurgica tradizionale o omeopatica non risolve il problema e persistono i sintomi, e indicato l intervento chirurgico. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Grazie della tempestiva risposta.
La ragade personalmente non la riesco a vedere ma sento al tatto il piccolo rigonfiamento "sentinella" (sembra un piccolo foruncolo) che a volte sento piu' irritato a volte meno , a volte piu' gonfio a volte meno.
A parte dai sintomi, la guarigione coincide con la scomparsa del rigonfiamento?
E' consigliabile l'uso di rectogesic o continuare con l'omeopatia?
Quanto tempo e' lecito attendere in termini quantitativi prima di considerare l'operazione?
Mantenendo questo ritmo di vita sano in modo da rendere le feci non troppo dure si rischiano recidive dopo l'eventuale intervento?
Grazie per le eventuali risposte
La ragade personalmente non la riesco a vedere ma sento al tatto il piccolo rigonfiamento "sentinella" (sembra un piccolo foruncolo) che a volte sento piu' irritato a volte meno , a volte piu' gonfio a volte meno.
A parte dai sintomi, la guarigione coincide con la scomparsa del rigonfiamento?
E' consigliabile l'uso di rectogesic o continuare con l'omeopatia?
Quanto tempo e' lecito attendere in termini quantitativi prima di considerare l'operazione?
Mantenendo questo ritmo di vita sano in modo da rendere le feci non troppo dure si rischiano recidive dopo l'eventuale intervento?
Grazie per le eventuali risposte
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 11.7k visite dal 26/11/2008.
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