Sospetta gonorrea rettale da un anno
Buongiorno,
verso l'inizio di luglio 2016 ho cominciato ad avvertire dei fastidi all'ano.. non propriamente dolore, era un fastidio che non riuscivo a specificare. Ho sofferto in passato di emorroidi e sapevo riconoscerne i sintomi, che non erano quelli che presentavo. A novembre ho effettutato una visita proctologica che ha diagnosticato ''minima anite, trombi emorroidari in fase di risoluzione'', mi è stata data una cura con supposte e detto di non preoccuparmi. Da allora i sintomi sono peggiorati, è sopraggiunto il bruciore, il prurito, la sensazione di calore, in più ho cominciato ad avere frequentissimi episodi di diarrea. Ho effettuato un'altra visita da un secondo proctologo che scrisse ''mucosa nei limiti'' e poco altro di rilevante, dandomi un blando lenitivo e dicendomi ''non pensarci''. Ora che sono passati ulteriori mesi la situazione è molto peggiorata.. Il fastidio iniziale è presente costantemente, in più sopraggiungono a momenti il bruciore, il dolore, il tutto peggiorato dalle scariche di feci molli o liquide.
Mettendo insieme i pezzi del puzzle, ho pensato ad un rapporto sessuale non protetto, di tipo anale, avuto nel mese di giugno. I primi fastidi sono sopraggiunti dopo poche settimane. E' possibile che io abbia riscontrato una malattia sessualmente trasmissibile e che questa mi stia causando tutto ciò? Ho pensato in particolare a gonorrea (o clamidia). Ho chiesto al mio ginecologo delle indicazioni per un tampone rettale, ma lui mi ha risposto ''sarebbe inutile, il retto è troppo pieno di batteri per avere risultati chiari''. Ovviamente ignorerò questo stupido commento e proverò a chiedere una prescrizione per un tampone al mio medico di famiglia.
Quello che vorrei chiedere è: può la sintomatologia rispecchiare una gonorrea? E soprattutto, considerato che è passato un anno, se risultassi positiva potrei avere avuto ormai conseguenze croniche e non curabili? (immagino rettocolite ulcerosa o peggio)
Grazie dell'eventuale risposta.
La diagnosi di gonorrea si effettua mediante esame microscopico o colturale delle secrezioni provenienti dall'ano- retto raccolte con un tampone.
Se lo desidera ci tenga informati.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Grazie ancora.
Esistono delle forme asintomatiche ma il gonococco è sempre presente e può essere identificato mediante test di amplificazione dell’acido nucleico (NAAT), test più sensibili rispetto agli esami colturali.
La necessità o meno di indagini in tale direzione, o altre indagini per altra patologia, devono scaturire da una visita colonproctologica con proctoscopia.
Cordiali saluti.
ho eseguito oggi una visita proctologica (la terza) che non ha diagnosticato niente di importante, soltanto emorroidi di primo grado. Non mi è stato consigliato di fare il tampone perché non sembrano esserci segni di infezione. Nonostante questo tutti i miei sintomi permangono (fastidio, bruciore, dolore all'evacuazione). Il medico ha detto che è come se i miei sintomi non rispettassero il quadro clinico, che pare abbastanza regolare. dall'anoscopia la mucosa anale risulta rosea e non ci sono alterazioni. Per fugare ogni dubbio mi è stata prescritta una rettoscopia (che potrò effettuare solo a luglio) per scongiurare che il ''danno'' sia più in alto rispetto al canale anale.. Nel frattempo mi sono state prescritte supposte di Asacol due volte al giorno. A quanto ho letto dal bugiardino, questo farmaco è indicato unicamente nei casi di colite ulcerosa. Se il mio quadro clinico sembra non presentare nemmeno una proctite (a detta di chi mi ha visitato) e sicuramente non ho al momento una diagnosi di malattia infiammatoria cronica, secondo lei può essere una terapia indicata anche nel mio caso? Ho paura di peggiorare i sintomi.
Grazie.
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