Prurito anale resistente a più terapie
Buongiorno dottori, in realtà vi scrivo per un fastidio che riguarda il mio compagno (52 anni) che ha già effettuato visite da più specialisti (dal medico generale al dermatologo, gastroenterologo, urologo...) senza aver risolto il problema. Da circa un anno soffre di un leggero prurito anale notturno occasionale che quando proprio era insistente si risolveva con un'unica applicazione locale di una crema al cortisone. Premesso che non ha altri problemi anali o intestinali associati (non ha emorroidi, ragadi.....va in bagno regolarmente due volte al giorno e le sue feci sono tendenzialmente diarroiche, ma da sempre tant'è che non ve lo indico come sintomo ma ve lo riporto perché potrebbe esservi comunque utile), una settimana fa la situazione è peggiorata. Ha fatto un ciclo di Vermox 100mg (per 3gg ogni 12 ore) perché in un primo momento hanno pensato a un'ossiuriasi (diagnosi fatta con scotch test) ma il prurito è addirittura peggiorato nonostante terapia, gli hanno poi suggerito il trosyd ma nessun miglioramento.....gli hanno scongliato tamponi rettali e esami simili dal momento che la terapia già cominciata avrebbe potuto comprometterne l'attendibilità.....lui è terrorizzato dall'idea che si possa trattare di qualcosa di serio anche se effettivamente non ci sono altri sintomi da riferire se non un'umidità a livello anale che gli peggiora il prurito. La nostra priorità al momento è trovare qualcosa che gli dia un po' di sollievo anche perché il prurito non è più solo notturno (lui sta continuando col trosyd e dermovitamina prurito) e poi, cosa importantissima, vorremmo riuscire a risalire alla causa, che ci venisse indicata una strada....vorrei poterlo tranquillizzare e convincerlo che non si tratta di qualcosa di grave. Grazie mille per l'attenzione
Utilizzare carta igienica morbida, non colorata e non profumata: le sostanze coloranti ed i profumi possono aggravare il prurito anale o favorirne lo sviluppo
Indipendentemente dalla presenza di prurito anale, si consiglia sempre di preferire detergenti intimi delicati, a pH fisiologico
Lavare accuratamente la zona anale dopo l'attività sportiva: anche il sudore può accentuare od innescare un fastidioso prurito anale, che spesso si diffonde anche a livello genitale
Asciugare sempre accuratamente la zona genitale ed anale con il phon o con un panno morbido di cotone (in particolare, dopo l'igiene intima)
Indossare biancheria di cotone: preferire quella senza cuciture e con elastici morbidi per non irritare la zona genitale ed anale già irritata
Se possibile, in caso di lavori che richiedono di star seduti per lungo tempo, adagiarsi su un cuscino di spugna o di cotone per ridurre la sudorazione a livello genitale ed anale
Regolarizzare la frequenza di evacuazione: i soggetti affetti da diarrea cronica tendono a lamentare prurito anale. Si consiglia, pertanto, di seguire una dieta specifica in modo da tenere sotto controllo i movimenti intestinali.
Se anche il partner sessuale lamenta prurito anale, si raccomanda il parere del medico: in tal caso, è ipotizzabile una malattia venerea in corso.
Lavare la zona anale con acqua fresca ma non gelida: il freddo esercita un blando effetto analgesico
Pulire delicatamente la zona anale dopo ogni defecazione (con attenzione è importante pulire il canale anale introducendo un dito all’interno in modo da accertarsi che non vi siano tracce di feci residue). Inoltre, si consiglia il lavaggio accurato con acqua e sapone neutro anche alla mattina dopo il risveglio e la sera prima di coricarsi
Lavare sempre accuratamente le mani, per ridurre il rischio d'infezione
Applicare le creme o le pomate solo dopo aver accuratamente asciugato la zona anale e genitale
Cari saluti
Gerunda
Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia
Buon lavoro.
P.S. due curiosità:
Le uova sullo scotch sono visibili a occhio nudo?
l'olio tea tree può essere utile per attenuare il prurito?
Cari saluti
Gerunda
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