Evacuazione incompleta
Gentili Medici vi espongo in breve il mio problema
Solitamente vado in bagno quotidianamente ma forse l'aspetto più peculiare è rappresentato dalla forte componente ansiosa che sembra condizionare non poco le mie abitudini.Praticamente già dai tempi della scuola ricordo che 5 minuti prima di uscire di casa dovessi andare in bagno .E' stato più o meno sempre così fino ad oggi,così ad esempio se un giorno sto a casa e non ho impegni lo stimolo sopraggiunge lontano dal primo pasto della giornata a volte accompagnato anche da una certa difficoltà nell'evacuazione mentre se devo uscire di casa oppure fare qualcosa che mi mette in ansia vado in bagno.
Negli ultimi anni però le evacuazioni nelle giornate nelle quali ero per così dire "rilassato" sono diventate più difficoltose e ho iniziato ad avere problemi anche di meteorismo,flatulenza e gonfiore solo in parte attenuati dalla pratica di una intensa attività sportiva alternata però anche a ore di sedentarietà.
A partire dalla scorsa estate ho cominciato ad osservare la presenza di muco nelle feci e una difficoltà sempre maggiore nell'espulsione delle feci , per cui i tempi in bagno hanno iniziato ad allungarsi.Mi succedeva di espellere muco tra un'evacuazione e l'altra anche se comunque solo sforzandomi e mai in maniera incontrollata.Da un paio di mesi però le evacuazioni sono diventate incomplete anche in presenza di feci molto molli e soprattutto avverto come la presenza di un corpo estraneo nell'ano,di un qualcosa che cerco di espellere per cui mi capita di provare ad inserire un dito per espellere le feci residue e a volte non trovo niente ma nonostante ciò avverto la necessità di espellere "qualcosa". Le feci inizialmente fuoriescono a pezzi più grandi poi appaiono come spremute un pò come la crema pasticciera.
Devo aggiungere che ho un altro problema che mi condiziona la vita in maniera notevole, la sclerosi del collo vescicale. Non è la frequenza delle minzioni il mio problema ma il residuo vescicale .Entro in bagno per urinare e ci resto un'ora per raggiungere una sensazione più o meno soddisfacente anche se generalmente si giunge ad un compromesso.L'evacuazione incompleta complica tutto ancora di più perche se mi sforzo per defecare poi sopraggiunge nuovamente lo stimolo urinario e se mi siedo per completare la minzione parte lo stimolo defecatorio, un circolo vizioso.
In questi giorni ho fatto una visita proctologica.diagnosi : lieve prolasso muco-emorroidario con SOD? Si prescrive defecografia dinamica. Il medico ha detto che questo lieve prolasso non si opera e mi ha detto di assumere Escina complex per 15 gg ,lactobacilli e poi mi ha deto Anonet liquido.
Come al solito tante domande mi vengono in mente solo ora , in particolare volevo chiedervi
Un lieve prolasso muco emorroidario può essere responsabile di una sintomatologia così fastidiosa oppure la causa potrebbe essere ad esempio un'intussuscezione rettale?Il medico con l'esplorazione rettale l'avrebbe rilevata se presente?
Solitamente vado in bagno quotidianamente ma forse l'aspetto più peculiare è rappresentato dalla forte componente ansiosa che sembra condizionare non poco le mie abitudini.Praticamente già dai tempi della scuola ricordo che 5 minuti prima di uscire di casa dovessi andare in bagno .E' stato più o meno sempre così fino ad oggi,così ad esempio se un giorno sto a casa e non ho impegni lo stimolo sopraggiunge lontano dal primo pasto della giornata a volte accompagnato anche da una certa difficoltà nell'evacuazione mentre se devo uscire di casa oppure fare qualcosa che mi mette in ansia vado in bagno.
Negli ultimi anni però le evacuazioni nelle giornate nelle quali ero per così dire "rilassato" sono diventate più difficoltose e ho iniziato ad avere problemi anche di meteorismo,flatulenza e gonfiore solo in parte attenuati dalla pratica di una intensa attività sportiva alternata però anche a ore di sedentarietà.
A partire dalla scorsa estate ho cominciato ad osservare la presenza di muco nelle feci e una difficoltà sempre maggiore nell'espulsione delle feci , per cui i tempi in bagno hanno iniziato ad allungarsi.Mi succedeva di espellere muco tra un'evacuazione e l'altra anche se comunque solo sforzandomi e mai in maniera incontrollata.Da un paio di mesi però le evacuazioni sono diventate incomplete anche in presenza di feci molto molli e soprattutto avverto come la presenza di un corpo estraneo nell'ano,di un qualcosa che cerco di espellere per cui mi capita di provare ad inserire un dito per espellere le feci residue e a volte non trovo niente ma nonostante ciò avverto la necessità di espellere "qualcosa". Le feci inizialmente fuoriescono a pezzi più grandi poi appaiono come spremute un pò come la crema pasticciera.
Devo aggiungere che ho un altro problema che mi condiziona la vita in maniera notevole, la sclerosi del collo vescicale. Non è la frequenza delle minzioni il mio problema ma il residuo vescicale .Entro in bagno per urinare e ci resto un'ora per raggiungere una sensazione più o meno soddisfacente anche se generalmente si giunge ad un compromesso.L'evacuazione incompleta complica tutto ancora di più perche se mi sforzo per defecare poi sopraggiunge nuovamente lo stimolo urinario e se mi siedo per completare la minzione parte lo stimolo defecatorio, un circolo vizioso.
In questi giorni ho fatto una visita proctologica.diagnosi : lieve prolasso muco-emorroidario con SOD? Si prescrive defecografia dinamica. Il medico ha detto che questo lieve prolasso non si opera e mi ha detto di assumere Escina complex per 15 gg ,lactobacilli e poi mi ha deto Anonet liquido.
Come al solito tante domande mi vengono in mente solo ora , in particolare volevo chiedervi
Un lieve prolasso muco emorroidario può essere responsabile di una sintomatologia così fastidiosa oppure la causa potrebbe essere ad esempio un'intussuscezione rettale?Il medico con l'esplorazione rettale l'avrebbe rilevata se presente?
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Chi l'ha visitata ha eseguito una proctoscopia?
Con una proctoscopia è possibile evidenziare un prolasso rettale interno con tendenza all'intussuscezione.
La defecografia permetterà di valutare l'entità ed il comportamento dell' eventuale prolasso ed il suo coinvolgimento nella sintomatologia riferita.
Cordiali saluti.
Con una proctoscopia è possibile evidenziare un prolasso rettale interno con tendenza all'intussuscezione.
La defecografia permetterà di valutare l'entità ed il comportamento dell' eventuale prolasso ed il suo coinvolgimento nella sintomatologia riferita.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Gentile Dottore
La ringrazio per la risposta. Ha eseguito l'esplorazione rettale digitale, è durata un bel pò la visita, mi è sembrata una visita a ccurata.
In ogni caso l'esame radiografico come ha detto lei permetterà di ottenere delle informazioni utili che poi il medico con la sua esperienza e preparazione saprà valutare.
La ringrazio per la risposta. Ha eseguito l'esplorazione rettale digitale, è durata un bel pò la visita, mi è sembrata una visita a ccurata.
In ogni caso l'esame radiografico come ha detto lei permetterà di ottenere delle informazioni utili che poi il medico con la sua esperienza e preparazione saprà valutare.
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Con la sola esplorazione digitale si percepisce ben poco, probabilmente il sospetto è nato dalla esposizione della sua sintomatologia.
La defecografia sarà dirimente, sia sull'esistenza o meno di un prolasso rettale interno, che su possibili disturbi dissinergici anorettali (mancato od incompleto rilasciamento degli sfinteri alla defecazione).
Cordiali saluti.
La defecografia sarà dirimente, sia sull'esistenza o meno di un prolasso rettale interno, che su possibili disturbi dissinergici anorettali (mancato od incompleto rilasciamento degli sfinteri alla defecazione).
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 27/12/2016.
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