Credevo di espellere chissà quale quantità di feci e invece ho fatto solo muco, un po' di sangue
Gentile personale di medicitalia,
mi scuso se mi avvalgo troppo del vostro servizio, e vi ringrazio per la vostra competenza e disponibilità.
Il mio caso è un po' lungo da raccontare: mi è stato diagnosticato un colon irritabile perché i valori di calprotectina fecale e PCR erano negativi, e perché sono molto ansioso e tendo alla depressione, con sfondo ipocondriaco e somatizzante. Solo che recentemente le cose si sono complicate. Io penso di avere una proctite. Da parecchio tempo infatti avevo secrezioni di muco, talvolta nelle feci. Poi all'ispezione mi furono diagnosticate delle emorroidi, che hanno sanguinato quando le feci non erano molli (piuttosto raramente). Più recentemente un altro gastroenterologo (ho cambiato regione) mi ha visto anche una piccola ragade anale, che avevo provato a trattare con bidet tiepidi-caldi con acqua e Betadine soluzione. Solo che oggi, dopo una defecazione molto dura in seguito a un episodio (raro in me) di stipsi, ho sanguinato un po' di più. Fin qui niente di nuovo. Il dolore è lieve. Ma successivamente ho avuto di nuovo stimolo molto impellente; credevo di espellere chissà quale quantità di feci e invece ho fatto solo muco, un po' di sangue già leggermente più scuro e rappreso (forse un grumo del recente sanguinamento?) e un pochino di feci. Alla pulizia solo muco, di tipo catarrale quasi liquido.
Sono preoccupato perché vorrei evitare l'esame endoscopico, perché l'ansia mi aumenta molto in questi casi. E poi perché so che anche una eventuale proctite aspecifica ha una certa possibilità di evolvere in colite ulcerosa, addirittura con coinvolgimento di tutto il colon. Poi proprio su questo forum in un'altra risposta avevo letto che le emorroidi non possono dare muco abbondante!
Sono nel panico,
mi scuso se mi avvalgo troppo del vostro servizio, e vi ringrazio per la vostra competenza e disponibilità.
Il mio caso è un po' lungo da raccontare: mi è stato diagnosticato un colon irritabile perché i valori di calprotectina fecale e PCR erano negativi, e perché sono molto ansioso e tendo alla depressione, con sfondo ipocondriaco e somatizzante. Solo che recentemente le cose si sono complicate. Io penso di avere una proctite. Da parecchio tempo infatti avevo secrezioni di muco, talvolta nelle feci. Poi all'ispezione mi furono diagnosticate delle emorroidi, che hanno sanguinato quando le feci non erano molli (piuttosto raramente). Più recentemente un altro gastroenterologo (ho cambiato regione) mi ha visto anche una piccola ragade anale, che avevo provato a trattare con bidet tiepidi-caldi con acqua e Betadine soluzione. Solo che oggi, dopo una defecazione molto dura in seguito a un episodio (raro in me) di stipsi, ho sanguinato un po' di più. Fin qui niente di nuovo. Il dolore è lieve. Ma successivamente ho avuto di nuovo stimolo molto impellente; credevo di espellere chissà quale quantità di feci e invece ho fatto solo muco, un po' di sangue già leggermente più scuro e rappreso (forse un grumo del recente sanguinamento?) e un pochino di feci. Alla pulizia solo muco, di tipo catarrale quasi liquido.
Sono preoccupato perché vorrei evitare l'esame endoscopico, perché l'ansia mi aumenta molto in questi casi. E poi perché so che anche una eventuale proctite aspecifica ha una certa possibilità di evolvere in colite ulcerosa, addirittura con coinvolgimento di tutto il colon. Poi proprio su questo forum in un'altra risposta avevo letto che le emorroidi non possono dare muco abbondante!
Sono nel panico,
[#1]
Gentile signore,
è inutile continuare ad aver paura degli spettri e delle farfalle senza affrontare la situazione nel modo in cui va affrontata. Lei sa meglio di chiunque altro, avendo letto sul sito e su internet, che per dirimere ogni dubbio deve fare un esame endoscopico chiamato colonscopia. Il resto sono solo chiacchiere inutili. Nessuno al di qua del monitor o in qualsiasi altra regione potrà mai dirle " lasci perdere faccia quest'altro esame o prenda questa medicina ..."
Provveda quindi ad effettuare l'esame endoscopico per arrivare ad una diagnosi.
Se non ci saranno segni di malattia infiammatoria lei tirerà (e tutti noi) un grosso sospiro di sollievo.
In caso contrario inizierà ad assumere i farmaci previsti per combattere queste malattie, ma soprattutto per stroncare l'ansia, che in un caso o nell'altro certo non giova al suo intestino.
In attesa di conoscere il referto dell'esame endoscopico la saluto cordialmente.
è inutile continuare ad aver paura degli spettri e delle farfalle senza affrontare la situazione nel modo in cui va affrontata. Lei sa meglio di chiunque altro, avendo letto sul sito e su internet, che per dirimere ogni dubbio deve fare un esame endoscopico chiamato colonscopia. Il resto sono solo chiacchiere inutili. Nessuno al di qua del monitor o in qualsiasi altra regione potrà mai dirle " lasci perdere faccia quest'altro esame o prenda questa medicina ..."
Provveda quindi ad effettuare l'esame endoscopico per arrivare ad una diagnosi.
Se non ci saranno segni di malattia infiammatoria lei tirerà (e tutti noi) un grosso sospiro di sollievo.
In caso contrario inizierà ad assumere i farmaci previsti per combattere queste malattie, ma soprattutto per stroncare l'ansia, che in un caso o nell'altro certo non giova al suo intestino.
In attesa di conoscere il referto dell'esame endoscopico la saluto cordialmente.
Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile
[#2]
Ex utente
Ringrazio per la tempestività della risposta.
Capisco anche che non avrebbe senso impostare una terapia per una proctite senza averla prima diagnosticata, anche perché ne esistono tipi diversi.
Spero di non dover aspettare troppo e che l'esame dirima veramente ogni questione, senza lasciarmi dubbi ulteriori. L'unica cosa che non ho precisato è che mi sono trasferito per motivi di lavoro, e non per avvalermi di altri medici.
Volevo infine chiedere se avrebbe senso limitare l'esame al retto e al sigma, o no. grazie ancora
Capisco anche che non avrebbe senso impostare una terapia per una proctite senza averla prima diagnosticata, anche perché ne esistono tipi diversi.
Spero di non dover aspettare troppo e che l'esame dirima veramente ogni questione, senza lasciarmi dubbi ulteriori. L'unica cosa che non ho precisato è che mi sono trasferito per motivi di lavoro, e non per avvalermi di altri medici.
Volevo infine chiedere se avrebbe senso limitare l'esame al retto e al sigma, o no. grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7.9k visite dal 11/11/2008.
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