Patologia emorroidaria, domande su terapia o possibile intervento
Buongiorno,
Scrivo per ottenere alcuni chiarimenti in merito ad un problema che mi affligge ormai da tempo.
Circa 2 anni fa ebbi i primi accenni di patologia emorroidaria, curati con una crema prescrittami dal mio medico di famiglia, prestando più attenzione alla dieta e bevendo abbondante acqua.
All'inizio dell'estate scorsa (qualche mese fa) i problemi si sono ripresentati in maniera più importante. Tanto che decisi di chiedere al medico di famiglia oltre alla crema già usata anche una visita da uno specialista.
Per via dei lunghi tempi di attesa sono riuscito ad effettuare la visita presso un vostro collega lo scorso Settembre. In quella occasione, malauguratamente, la patologia era meno evidente del solito e lo specialista dopo una visita di pochi secondi mi ha liquidato prescrivendomi una scatola di Pentacol da 20 capsule. Affermando però che, a suo parere, non vi era un quadro allarmante e che sarebbe svanito il tutto seguendo la terapia.
Terapia che effettivamente è stata ottima nella risoluzione del mio problema, il quale si è però ripresentato poche settimane dopo il termine.
Ora mi ritrovo con la patologia ancora più dolorosa di quella che fu in estate. Tanto che avverto dolore persino nel momento dell'evacuazione. Senza considerare il fatto che, essendo omosessuale, tale condizione mi ha portato all'astensione dalla pratica del sesso anale ricettivo, per via del forte dolore. Inutile sottolineare quanto questo quadro stia diventando per me invalidante.
Ho dunque delle domande da porVi:
1) sono uno studente e dunque non ho grandi possibilità economiche. Avendo tratto beneficio con il Pentacol, è questo un farmaco mutuabile?
Si può utilizzare come farmaco "al bisogno", oppure non è indicato farne uso ravvicinato o per più tempo?
2) proprio per le ristrettezze economiche, mi vedrò costretto a prenotare un' altra visita proctologica sempre tramite ticket e non in regime privato. Questo comporta lunghe attese. La mia paura è che, dovendomi curare prima della visita, io mi presenterò ancora dallo specialista con la patologia "già risolta" o comunque molto attenuata. Come posso ovviare a questo fatto?
3) è indicata una terapia chirurgica anche in casi in cui la patologia interessi solo le emorroidi interne e non causi sanguinamenti? Il fastidio e dolore rimangono comunque costanti.
mi scuso per essermi dilungato eccessivamente.
Spero in un vostro riscontro!
Grazie
Scrivo per ottenere alcuni chiarimenti in merito ad un problema che mi affligge ormai da tempo.
Circa 2 anni fa ebbi i primi accenni di patologia emorroidaria, curati con una crema prescrittami dal mio medico di famiglia, prestando più attenzione alla dieta e bevendo abbondante acqua.
All'inizio dell'estate scorsa (qualche mese fa) i problemi si sono ripresentati in maniera più importante. Tanto che decisi di chiedere al medico di famiglia oltre alla crema già usata anche una visita da uno specialista.
Per via dei lunghi tempi di attesa sono riuscito ad effettuare la visita presso un vostro collega lo scorso Settembre. In quella occasione, malauguratamente, la patologia era meno evidente del solito e lo specialista dopo una visita di pochi secondi mi ha liquidato prescrivendomi una scatola di Pentacol da 20 capsule. Affermando però che, a suo parere, non vi era un quadro allarmante e che sarebbe svanito il tutto seguendo la terapia.
Terapia che effettivamente è stata ottima nella risoluzione del mio problema, il quale si è però ripresentato poche settimane dopo il termine.
Ora mi ritrovo con la patologia ancora più dolorosa di quella che fu in estate. Tanto che avverto dolore persino nel momento dell'evacuazione. Senza considerare il fatto che, essendo omosessuale, tale condizione mi ha portato all'astensione dalla pratica del sesso anale ricettivo, per via del forte dolore. Inutile sottolineare quanto questo quadro stia diventando per me invalidante.
Ho dunque delle domande da porVi:
1) sono uno studente e dunque non ho grandi possibilità economiche. Avendo tratto beneficio con il Pentacol, è questo un farmaco mutuabile?
Si può utilizzare come farmaco "al bisogno", oppure non è indicato farne uso ravvicinato o per più tempo?
2) proprio per le ristrettezze economiche, mi vedrò costretto a prenotare un' altra visita proctologica sempre tramite ticket e non in regime privato. Questo comporta lunghe attese. La mia paura è che, dovendomi curare prima della visita, io mi presenterò ancora dallo specialista con la patologia "già risolta" o comunque molto attenuata. Come posso ovviare a questo fatto?
3) è indicata una terapia chirurgica anche in casi in cui la patologia interessi solo le emorroidi interne e non causi sanguinamenti? Il fastidio e dolore rimangono comunque costanti.
mi scuso per essermi dilungato eccessivamente.
Spero in un vostro riscontro!
Grazie
[#1]
Gentile Utente.
A distanza non facciamo prescrizioni e non commentiamo le terapie prescritte da altri colleghi.
La malattia emorroidaria è una malattia evolutiva per la quale non esiste cura farmacologica, quindi potrà sempre ripresentarsi anche con una sintomatologia più intensa; i farmaci servono a ridurre la sintomatologia(bruciore, peso, dolore, sanguinamento, etc.), ma non a risolvere le cause(prolasso emorroidario) che la determinano.
Inoltre il sesso anale non aiuta.
La terapia chirurgica è indicata in tutti quei casi di prolasso emorroidario, anche iniziali, dove nonostante gli accorgimenti alimentari, stile di vita, cura della stipsi e terapia medica, la sintomatologia non regredisce o si ripresenta con notevole frequenza da interferire con la qualità di vita.
Cordiali saluti.
A distanza non facciamo prescrizioni e non commentiamo le terapie prescritte da altri colleghi.
La malattia emorroidaria è una malattia evolutiva per la quale non esiste cura farmacologica, quindi potrà sempre ripresentarsi anche con una sintomatologia più intensa; i farmaci servono a ridurre la sintomatologia(bruciore, peso, dolore, sanguinamento, etc.), ma non a risolvere le cause(prolasso emorroidario) che la determinano.
Inoltre il sesso anale non aiuta.
La terapia chirurgica è indicata in tutti quei casi di prolasso emorroidario, anche iniziali, dove nonostante gli accorgimenti alimentari, stile di vita, cura della stipsi e terapia medica, la sintomatologia non regredisce o si ripresenta con notevole frequenza da interferire con la qualità di vita.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Gentilissimo dottor D'Oriano.
Intanto la ringrazio per la cortese risposta. Sono consapevole che tramite internet sia impossibile prescrivere terapie o commentarle.
La mia prima domanda era però in merito alla "mutuabilità" del farmaco o meno.
Nel senso che mi venne detto dallo specialista che Pentacol viene rimborsato dal SSN, mentre mi è stato detto dal medico di famiglia che tale farmaco, per la mi patologia, è totalmente a carico del paziente.
Quale delle due affermazioni corrisponde al vero?
Intanto la ringrazio per la cortese risposta. Sono consapevole che tramite internet sia impossibile prescrivere terapie o commentarle.
La mia prima domanda era però in merito alla "mutuabilità" del farmaco o meno.
Nel senso che mi venne detto dallo specialista che Pentacol viene rimborsato dal SSN, mentre mi è stato detto dal medico di famiglia che tale farmaco, per la mi patologia, è totalmente a carico del paziente.
Quale delle due affermazioni corrisponde al vero?
[#3]
Entrambe!
Nel bugiardino, il farmaco da lei menzionato non è indicato nella patologia emorroidaria.
Lo possiamo considerare un off label.
"Off-label" :al di fuori dell'etichetta.
Off-label, è un modo molto semplice per definire un uso non convenzionale dei medicamenti, cioè un impiego diverso dalle indicazioni di legge, così come riportato nelle schede tecniche e nei foglietti illustrativi.
Cordiali saluti
Nel bugiardino, il farmaco da lei menzionato non è indicato nella patologia emorroidaria.
Lo possiamo considerare un off label.
"Off-label" :al di fuori dell'etichetta.
Off-label, è un modo molto semplice per definire un uso non convenzionale dei medicamenti, cioè un impiego diverso dalle indicazioni di legge, così come riportato nelle schede tecniche e nei foglietti illustrativi.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.2k visite dal 09/12/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Allergia ai farmaci
Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.