Intervento per rettocele
Gentili dottori,
vi chiedo un consulto su un intervento che dovrebbe subire mia madre per il prolasso del tempo. Premetto che ha già subito asportazione di utero e ovaie per prolasso,intervento per cistocele ed ora a distanza di 3 anni da quest'ultimo si rende necessario intervento perché nn riesce più a defecare se non con dosi massicce di lassativi.
Abbiamo consultato 2 chirurghi ma ognuno opererebbe diversamente,uno in laparoscopia per l'introduzione di una retina e l'altro con la resezione della parte prolassata.
L'esito della colonscopia ci dice: Prolasso mucosa esterno,diverticolosi del sigma,emorroidi di 2' grado.
La defecografia invece: Scarsa la funzionalità della fionda pubo rettale, notevole abbassamento del piano pelvico già a riposo,durante fasi di ponzamento ed evacuazione supera un delta di 10cm. Si associa notevole rettocele anteriore con prolasso mucoso e intussuscezione retto-rettale bassa. Prolasso vescica di primo grado. Le anse ileali si impegnano in un modesto grado di enterocele.
Cosa pensate sia meglio fare? Mia madre ha 72 anni. Grazie in anticipo
vi chiedo un consulto su un intervento che dovrebbe subire mia madre per il prolasso del tempo. Premetto che ha già subito asportazione di utero e ovaie per prolasso,intervento per cistocele ed ora a distanza di 3 anni da quest'ultimo si rende necessario intervento perché nn riesce più a defecare se non con dosi massicce di lassativi.
Abbiamo consultato 2 chirurghi ma ognuno opererebbe diversamente,uno in laparoscopia per l'introduzione di una retina e l'altro con la resezione della parte prolassata.
L'esito della colonscopia ci dice: Prolasso mucosa esterno,diverticolosi del sigma,emorroidi di 2' grado.
La defecografia invece: Scarsa la funzionalità della fionda pubo rettale, notevole abbassamento del piano pelvico già a riposo,durante fasi di ponzamento ed evacuazione supera un delta di 10cm. Si associa notevole rettocele anteriore con prolasso mucoso e intussuscezione retto-rettale bassa. Prolasso vescica di primo grado. Le anse ileali si impegnano in un modesto grado di enterocele.
Cosa pensate sia meglio fare? Mia madre ha 72 anni. Grazie in anticipo
[#4]
Utente
Mi scuso se ho scritto velocemente,nella prima frase del consulto volevo scrivere prolasso del retto.
Purtroppo la situazione si è un po' aggravata,attende di essere chiamata per la fine del mese per il ricovero ma ieri si sentiva molto male,intestino completamente bloccato,dolori addominali e nausea. Abbiamo risolto leggermente con lassativi e clistere. C'È il rischio di blocco intestinale e quindi perforazione?
Purtroppo la situazione si è un po' aggravata,attende di essere chiamata per la fine del mese per il ricovero ma ieri si sentiva molto male,intestino completamente bloccato,dolori addominali e nausea. Abbiamo risolto leggermente con lassativi e clistere. C'È il rischio di blocco intestinale e quindi perforazione?
[#7]
Gentile Utente.
Entrambe le soluzioni sono valide, come già le ha scritto il collega Favara, personalmente condivido la risposta, ma quello che ho notato, nella descrizione defecografica, è il "notevole abbassamento del piano pelvico già a riposo, durante fasi di ponzamento ed evacuazione supera un delta di 10cm."
Nella mia esperienza professionale ho riscontrato non pochi insuccessi con entrambe gli interventi(resezione o sospensione con "retina") se non si effettua anche una correzione dell'abbassamento del "piano pelvico".
Il rischio è che la correzione del prolasso non è sufficiente a ridurre i sintomi della ostruita defecazione, se non si riduce anche l'escursione verso il basso del "piano pelvico" al momento del ponzamento.
Questa escursione viene a vanificare la pressione che il paziente sviluppa in addome con il ponzamento, pressione necessaria per svuotare l'ampolla rettale.
Cordiali saluti.
Entrambe le soluzioni sono valide, come già le ha scritto il collega Favara, personalmente condivido la risposta, ma quello che ho notato, nella descrizione defecografica, è il "notevole abbassamento del piano pelvico già a riposo, durante fasi di ponzamento ed evacuazione supera un delta di 10cm."
Nella mia esperienza professionale ho riscontrato non pochi insuccessi con entrambe gli interventi(resezione o sospensione con "retina") se non si effettua anche una correzione dell'abbassamento del "piano pelvico".
Il rischio è che la correzione del prolasso non è sufficiente a ridurre i sintomi della ostruita defecazione, se non si riduce anche l'escursione verso il basso del "piano pelvico" al momento del ponzamento.
Questa escursione viene a vanificare la pressione che il paziente sviluppa in addome con il ponzamento, pressione necessaria per svuotare l'ampolla rettale.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#8]
Utente
Buongiorno dottore,
davvero molto gentile ad intervenire! nonostante il collega molto esauriente.
In che modo si può ridurre, come lei dice, anche l'escursione verso il basso del "piano pelvico" al momento del ponzamento?
E' sempre lo stesso specialista che se ne occupa? o dobbiamo sentire il ginecologo che è intervenuto 3 anni fa per il cistocele?
La ringrazio molto per la professionalità
davvero molto gentile ad intervenire! nonostante il collega molto esauriente.
In che modo si può ridurre, come lei dice, anche l'escursione verso il basso del "piano pelvico" al momento del ponzamento?
E' sempre lo stesso specialista che se ne occupa? o dobbiamo sentire il ginecologo che è intervenuto 3 anni fa per il cistocele?
La ringrazio molto per la professionalità
[#9]
E' un intervento introdotto da poco tempo: consiste nel posizionamento di una "retina" nella regione perineale che, ben fissata, impedisce al " piano pelvico" di abbassarsi al momento del ponzamento, rendendo valida ed efficace la pressione addominale per l' evacuazione.
E' un intervento proposto ed eseguito dai colonproctologi nella stessa seduta di correzione del prolasso rettale e del rettocele.
Cordiali saluti.
E' un intervento proposto ed eseguito dai colonproctologi nella stessa seduta di correzione del prolasso rettale e del rettocele.
Cordiali saluti.
[#10]
Utente
Pensa possa esserci un cedimento del precedente intervento?
Le invio l'intervento che ha fatto 3 anni fa il ginecologo.
Descrisione intervento:
Open laparoscopyed introduzione di 3 trocar ancillari da 5 mm.
Incisione della plica vescico-vaginale e scollamento ampio della vescica.
Applicazione di 2 punti in mersilene per duplicatura della fascia di Halban. Applicazione di ulteriori 7 punti in mersilene con inglobamento della rete in polipropilene a livello della vagina.
Incisione della cute 2 cm lateralmente ed in basso rispetto alla spina iliaca antero-superiore. Sutura sulla rete in polipropilene alla fascia , dopo un passaggioper via retroperitoneale della stessa sutura del peritoneo viscerale con punti staccati in vicryl.
Toilette della cavità e sutura delle brecce cutanee.
Le invio l'intervento che ha fatto 3 anni fa il ginecologo.
Descrisione intervento:
Open laparoscopyed introduzione di 3 trocar ancillari da 5 mm.
Incisione della plica vescico-vaginale e scollamento ampio della vescica.
Applicazione di 2 punti in mersilene per duplicatura della fascia di Halban. Applicazione di ulteriori 7 punti in mersilene con inglobamento della rete in polipropilene a livello della vagina.
Incisione della cute 2 cm lateralmente ed in basso rispetto alla spina iliaca antero-superiore. Sutura sulla rete in polipropilene alla fascia , dopo un passaggioper via retroperitoneale della stessa sutura del peritoneo viscerale con punti staccati in vicryl.
Toilette della cavità e sutura delle brecce cutanee.
[#11]
L'intervento eseguito è una POPS(sospensione organi pelvici) ed anche questo è eseguito con una "retina"; avrebbe potuto risolvere anche il prolasso del retto e non solo quello vescicale.
A distanza e senza esami pre e post operatori(risonanza magnatica) non è possibile dire se si è verificato un cedimento, ma per la vescica sempre aver retto.
Alla luce di quanto lei adesso scrive, in merito al precedente intervento, ritengo, anche se a distanza, meno indicata la soluzione, con un ulteriore intervento sospensivo con "retina", per correzione del rettocele del prolasso rettale interno sintomatici per ostruita defecazione.
Probabilmente è indicata una resezione.
Cordiali saluti.
A distanza e senza esami pre e post operatori(risonanza magnatica) non è possibile dire se si è verificato un cedimento, ma per la vescica sempre aver retto.
Alla luce di quanto lei adesso scrive, in merito al precedente intervento, ritengo, anche se a distanza, meno indicata la soluzione, con un ulteriore intervento sospensivo con "retina", per correzione del rettocele del prolasso rettale interno sintomatici per ostruita defecazione.
Probabilmente è indicata una resezione.
Cordiali saluti.
[#12]
Utente
Il ginecologo che operò mia madre disse che a distanza di un paio d'anni avrebbe potuto avere il cedimento del retto,in quel momento solo lieve. Disse che preferiva non intervenire perché non si può costringere facilmente l'intestino con una retina e quindi le disse di non fare sforzi per non peggiorare il problema.
Quindi pensa che può risolvere i suoi problemi con la resezione? Il chirurgo che vuole operarla così dice un buon 80%.
Se potessimo verremmo avtrovarla..
Quindi pensa che può risolvere i suoi problemi con la resezione? Il chirurgo che vuole operarla così dice un buon 80%.
Se potessimo verremmo avtrovarla..
[#16]
Utente
Gentile dottore,
mia madre è stata operata ieri con la tecnica della resezione.
Fino ad oggi tutto bene, si sentiva sollevata dall'ostruzione rettale, anche se è andata di corpo diverse volte, è normale? Stasera purtroppo la sorpresa, tutto è sceso di nuovo giù come prima se non peggio. Cosa può essere successo?? Siamo molto preoccupati.
Il dottore dice che l'intervento sembra non essere riuscito e dovrà ripeterlo tra un paio di mesi..
Grazie
mia madre è stata operata ieri con la tecnica della resezione.
Fino ad oggi tutto bene, si sentiva sollevata dall'ostruzione rettale, anche se è andata di corpo diverse volte, è normale? Stasera purtroppo la sorpresa, tutto è sceso di nuovo giù come prima se non peggio. Cosa può essere successo?? Siamo molto preoccupati.
Il dottore dice che l'intervento sembra non essere riuscito e dovrà ripeterlo tra un paio di mesi..
Grazie
[#24]
A distanza, senza la possibilità di valutare l'entità del prolasso residuo, le condizioni interne nella sede della ferita ed il loro reale coinvolgimento nella sintomatologia riferita, non possiamo esserle di aiuto.
Necessario un controllo presso la struttura dove è stato eseguito l'intervento.
Cordiali saluti.
Necessario un controllo presso la struttura dove è stato eseguito l'intervento.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 27 risposte e 11.4k visite dal 16/10/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.