OPERAZIONE RAGADE ANALE E PROLASSO EMORROIDARIO ESTERNO
Buongiorno gentilissimi dottori,
ho eseguito presso il mio specialista proctologo di fiducia un consulto a causa di continui "fastidi" alla zona anale.
Il medico visitandomi e facendomi anche una anoscopia ha riscontrato, un prolasso emorroidario esterno e una ragade anale in fase di cronicizzazione.
Io ho riferito che non sento alcun tipo dolore per quanto riguarda il prolasso emorroidario, eventualmente per me averlo è solo un problema "estetico".
Sento invece fastidio ma non forte dolore dove c'è la ragade anale posteriore.
Aggiungo che vado in bagno regolarmente e le feci sono sempre morbide e "normali"(mangio molte fibre e bevo almeno due litri di acqua al giorno) e non sento un male allucinante durante l'evaquazione.
Il medico mi ha comunque indirizzato per evitare "problemi"futuri ad intervenire chirurgicamente sia per la ragade sia per il prolasso, sopratutto perchè a suo parere anche un intervento conservativo con creme o altro non porterebbe alla definitiva guarigione.
Non mi ha però parlato del tipo di intervento o quale tecnica verrà fatta, ma solo che verrà eseguito in giornata in anestesia locale.
Volevo chiedervi se il post.operatorio è così doloroso e traumatico come viene spesso descritto e se è necessario astenersi per tanto tempo dall'attività sportiva. ed infine secondo voi quale sarebbe per la mia situazione la tecnica chirurgica più corretta da utilizzare.
Ringraziandovi fin da ora porgo distinti saluti.
ho eseguito presso il mio specialista proctologo di fiducia un consulto a causa di continui "fastidi" alla zona anale.
Il medico visitandomi e facendomi anche una anoscopia ha riscontrato, un prolasso emorroidario esterno e una ragade anale in fase di cronicizzazione.
Io ho riferito che non sento alcun tipo dolore per quanto riguarda il prolasso emorroidario, eventualmente per me averlo è solo un problema "estetico".
Sento invece fastidio ma non forte dolore dove c'è la ragade anale posteriore.
Aggiungo che vado in bagno regolarmente e le feci sono sempre morbide e "normali"(mangio molte fibre e bevo almeno due litri di acqua al giorno) e non sento un male allucinante durante l'evaquazione.
Il medico mi ha comunque indirizzato per evitare "problemi"futuri ad intervenire chirurgicamente sia per la ragade sia per il prolasso, sopratutto perchè a suo parere anche un intervento conservativo con creme o altro non porterebbe alla definitiva guarigione.
Non mi ha però parlato del tipo di intervento o quale tecnica verrà fatta, ma solo che verrà eseguito in giornata in anestesia locale.
Volevo chiedervi se il post.operatorio è così doloroso e traumatico come viene spesso descritto e se è necessario astenersi per tanto tempo dall'attività sportiva. ed infine secondo voi quale sarebbe per la mia situazione la tecnica chirurgica più corretta da utilizzare.
Ringraziandovi fin da ora porgo distinti saluti.
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A distanza è senza una visita diretta non è possibile dirle quale intervento sarà più utile nel suo caso.
Solo con chi l'ha visitata ed ha posto l'indicazione chirurgica potrà chiarire.
Personalmente in presenza di una ragade preferisco, quando è possibile, interventi conservativi che non amputano le emorroidi.
Cordiali saluti.
Solo con chi l'ha visitata ed ha posto l'indicazione chirurgica potrà chiarire.
Personalmente in presenza di una ragade preferisco, quando è possibile, interventi conservativi che non amputano le emorroidi.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 06/10/2016.
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