Informazioni tecnica vaaft per fistola transfinterica
Gentili Dottori buonasera,
Vi contatto per avere delle informazioni relative alla tecnica Vaaft in materia di fistole transfinteriche. Circa una ventina di giorni fa, dopo una settimana di febbre alta e reindirizzo a casa per mancata maturazione dell'ascesso perianale, mio padre ha subito l'incisione dello stesso in pronto soccorso, preciso con dolore lancinante a causa della mancanza totale di anestetico. Subito viene mandato a casa sotto terapia antibiotica. Il giorno dopo si procede alla prima medicazione, anche questa molto dolorosa, e ci si accorda per la successiva a distanza di tre giorni intercorrendo il fine settimana: qui si procede ad un'altra incisione ( sempre a crudo ) in quanto quella di qualche giorno prima viene considerata troppo piccola e non in grado di far spurgare il residuo del pus. Seguono altre due medicazioni ospedaliere a giorni alterni e poi il chirurgo decide che il paziente può procedere alla medicazione a casa con...................
Durante l'ultima medicazione ospedaliera il chirurgo ci dice che è necessario ricorrere ad un intervento di fistulotomia con apposizione di setone e veniamo messi in attesa. Mio padre , a parte piccolissime perdite, ora sta abbastanza bene. Informandomi sul web e soprattutto sul vostro utilissimo portale, ho ben compreso che un ascesso perianale il più delle volte da origine ad una fistola e che in presenza della stessa è necessario un intervento che la rimuova, ma mi chiedo 1): come si fa a programmare un intervento basandosi unicamente su una visita mediante una medicazione, senza il supporto di esami propedeutici ad acta?
2) Considerata la particolarità del disturbo tendente a recidive, la nuova tecnica Vaaft quali garanzie offre in più rispetto all'intervento con apposizione di setone?
3) Optando eventualmente per la Vaaft ci troveremmo ad affrontare un viaggio di molti chilometri, chiedo dunque, il postoperatorio quanto è impegnativo in termini di medicazioni? Le stesse andrebbero effettuate a casa o in ospedale? In tal caso qualunque ospedale sarebbe attrezzato o bisognerebbe essere medicati nell'ospedale in cui ci si è operati?
4) Quali chirurghi in Piemonte operano utilizzando questa tecnica?
Ringrazio anticipatamente per le risposte e resto in attesa.
Vi contatto per avere delle informazioni relative alla tecnica Vaaft in materia di fistole transfinteriche. Circa una ventina di giorni fa, dopo una settimana di febbre alta e reindirizzo a casa per mancata maturazione dell'ascesso perianale, mio padre ha subito l'incisione dello stesso in pronto soccorso, preciso con dolore lancinante a causa della mancanza totale di anestetico. Subito viene mandato a casa sotto terapia antibiotica. Il giorno dopo si procede alla prima medicazione, anche questa molto dolorosa, e ci si accorda per la successiva a distanza di tre giorni intercorrendo il fine settimana: qui si procede ad un'altra incisione ( sempre a crudo ) in quanto quella di qualche giorno prima viene considerata troppo piccola e non in grado di far spurgare il residuo del pus. Seguono altre due medicazioni ospedaliere a giorni alterni e poi il chirurgo decide che il paziente può procedere alla medicazione a casa con...................
Durante l'ultima medicazione ospedaliera il chirurgo ci dice che è necessario ricorrere ad un intervento di fistulotomia con apposizione di setone e veniamo messi in attesa. Mio padre , a parte piccolissime perdite, ora sta abbastanza bene. Informandomi sul web e soprattutto sul vostro utilissimo portale, ho ben compreso che un ascesso perianale il più delle volte da origine ad una fistola e che in presenza della stessa è necessario un intervento che la rimuova, ma mi chiedo 1): come si fa a programmare un intervento basandosi unicamente su una visita mediante una medicazione, senza il supporto di esami propedeutici ad acta?
2) Considerata la particolarità del disturbo tendente a recidive, la nuova tecnica Vaaft quali garanzie offre in più rispetto all'intervento con apposizione di setone?
3) Optando eventualmente per la Vaaft ci troveremmo ad affrontare un viaggio di molti chilometri, chiedo dunque, il postoperatorio quanto è impegnativo in termini di medicazioni? Le stesse andrebbero effettuate a casa o in ospedale? In tal caso qualunque ospedale sarebbe attrezzato o bisognerebbe essere medicati nell'ospedale in cui ci si è operati?
4) Quali chirurghi in Piemonte operano utilizzando questa tecnica?
Ringrazio anticipatamente per le risposte e resto in attesa.
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La visita, in mani esperte, in certi casi e' sufficiente.
Ogni intervento presenta la possibilita di recidive. La vaaft prevede un decorso postoperatorio meglio tollerato.
Non sono necessarie medicazioni particolari, solo controlli.
Puo' consultare i sitidi siccr e siucp per riferimenti nella sua zona.
Prego.
Ogni intervento presenta la possibilita di recidive. La vaaft prevede un decorso postoperatorio meglio tollerato.
Non sono necessarie medicazioni particolari, solo controlli.
Puo' consultare i sitidi siccr e siucp per riferimenti nella sua zona.
Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.5k visite dal 10/08/2016.
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