Emorroide sgonfia (?)
Chiedo scusa per il disturbo e ringrazio in anticipo per il tempo dedicatomi. Da circa 2 mesi e mezzo sto soffrendo a causa di una piccola emorroide che fuoriesciva, anche se molto poco. Dopo circa 2 mesi di creme e Daflon 500 (su consiglio del farmacista) l'emorroide si presenta quasi perennemente sgonfia, tuttavia quello che rimane al tatto è come una piccola vena lievemente in evidenza, qualche volta lievissimamente gonfia, qualche volta non gonfia. In pratica diciamo che il tessuto venoso (?) che si era ingrandito sembra non essersi ancora riassorbito del tutto. Premetto che nel mese successivo, al mio rientro in Italia, andrò per una visita colonproctonologia, quello che vorrei tentare di capire è se devo considerarmi guarito (ovvero la vena in evidenza con questo tessuto superfluo non rientrerà più in sede una volta che si è avuto un episodio del genere) o se sono ancora in fase di guarigione ma non del tutto guarito, ed ecco perché il tessuto non è ancora come prima (o semplicemente non è come dal lato opposto a quello dove si è gonfiata la vena), e quindi devo insistere ancora con la terapia. Ho cercato notizie del genere, ma se presenti nel sito non sono stato in grado di trovarle.
Grazie mille per il consulto.
Grazie mille per il consulto.
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(ovvero la vena in evidenza con questo tessuto superfluo non rientrerà più in sede una volta che si è avuto un episodio del genere)
Probabilmente si tratta di una plica cutanea ipertrofica(marisca)
Questa è il risultato di precedenti episodi di gonfiore a carico del tessuto emorroidario "sottopelle", potrebbe ridursi ulteriormente di volume con il tempo .
Con la visita proctologica verrà fatta una chiara ed obiettiva valutazione sul suo problema emorroidario.
Cordiali saluti.
Probabilmente si tratta di una plica cutanea ipertrofica(marisca)
Questa è il risultato di precedenti episodi di gonfiore a carico del tessuto emorroidario "sottopelle", potrebbe ridursi ulteriormente di volume con il tempo .
Con la visita proctologica verrà fatta una chiara ed obiettiva valutazione sul suo problema emorroidario.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
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Il modesto disturbo che riferisce porta a pensare che la situazione sia in remissione tuttavia non si può escludere che ,come è la storia della patologia emorroidaria, il disturbo non si ripresenti
Dr. Roberto Rossi
[#3]
Utente
Grazie, avevo già cercato cosa è una marisca anale, e dall'aspetto è simile alle escrescenze che si formano spesso sotto le ascelle, o sbaglio? se è così non è una marisca perché la mia è ben strutturata e non amorfa, è semplicemente una vena lievemente gonfia. Inoltre la marisca è asintomatica o no? Perché io continuo ad avvertire un lieve fastidio, direi come un lieve prurito, nonostante appunto il tutto si sia quasi sgonfiato del tutto. Quando si guarisce dalle emorroidi (a prescindere dalla possibilità di eventuali ricadute) il fastidio passa definitivamente o si rimane con questo lieve prurito che a volte c'è ed a volte non c'è? Perché se fosse tutto come credo allora posso solo ipotizzare di essere in via di guarigione ma che sia il caso di continuare la cura fino alla visita colonproctonologica (male non fa, vero? ho letto di persone che fanno cure per emorroidi per anni ed anni)...
Grazie ancora per la disponibilità
Grazie ancora per la disponibilità
[#4]
No!
La marisca non è simile ai fibromi penduli dell'ascella.
E' strettamente legata ad un problema emorroidario ed è simile a quello che descrive "vena in evidenza con questo tessuto superfluo". Più di questo, a distanza e senza averla visitata, non è possibile ipotizzare.
Al momento, probabilmente, è presente anche il vaso emorroidario ancora gonfio e che giustifica la sintomatologia da lei descritta(un lieve fastidio, direi come un lieve prurito).
Continui pure, in attesa della visita colonproctologica, la terapia prescritta e probabilmente assisterà ad una ulteriore riduzione del "gonfiore".
Se lo desidera ci tenga informati.
Prego.
La marisca non è simile ai fibromi penduli dell'ascella.
E' strettamente legata ad un problema emorroidario ed è simile a quello che descrive "vena in evidenza con questo tessuto superfluo". Più di questo, a distanza e senza averla visitata, non è possibile ipotizzare.
Al momento, probabilmente, è presente anche il vaso emorroidario ancora gonfio e che giustifica la sintomatologia da lei descritta(un lieve fastidio, direi come un lieve prurito).
Continui pure, in attesa della visita colonproctologica, la terapia prescritta e probabilmente assisterà ad una ulteriore riduzione del "gonfiore".
Se lo desidera ci tenga informati.
Prego.
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Utente
Un aggiornamento: da un paio di giorni la pelle superflua sembra essersi riassorbita, è rimasta solo una vena un po' dura al tatto e lievemente in evidenza rispetto al resto (davvero lievemente), che però ancora provoca lievi pruriti e alternanza di momenti in cui avverto fastidio e momenti in cui sembra non abbia nulla. Questo è quello che avverto all'ispezione con le dita. E' questa la normale genesi di una emorroide che sta guarendo? Devo comprare una qualche crema per ammorbidirla o farà da sola?
[#7]
Utente
Alla fine è una emorroide di 2 grado, che fuoriesce (si gonfia) solo durante sforzi, tant'è che all'inizio, in posizione prona e senza sforzi, il medico diceva di non vedere nulla, poi spremendomi si è gonfiata. Il medico mi ha detto che sono "guarito" dalla crisi ma che per il prolasso non c'è nulla da fare, ovvero che durante sforzi (e quindi soprattutto in concomitanza dell'andare in bagno) la parte prolassata è sempre destinata a gonfiarsi, per poi sgonfiarsi da sola. L'operazione non sembra essere indicata, io comunque continuo a sentire un lieve fastidio. Può il prolasso in sé per sè portare fastidio? E davvero non si può fare nulla per questo tessuto venoso prolassato, non esistono creme miracolose o altro in grado di far recuperare il tono alla vena prolassata? Grazie mille ancora per la disponibilità ad offrire un secondo parere.
[#8]
Il tessuto emorroidario ha , ormai, abbandonato la sua sede naturale ed è dislocato verso il basso.
Nessun farmaco o rimedio naturale potrà riposizionarlo nella sua sede naturale.
il problema non è nel "tono" della vena prolassata, ma nella sua attuale posizione, lo strangolamento esercitato dalla muscolatura sfinterica determina la dilatazione delle vene.
Questa situazione, con l'ausilio della terapia medica,mantenendo le feci morbide e regolarizzando la stipsi, potrebbe non peggiorare.
La chirurgia dovrà essere presa in considerazione, in futuro, solo se si verificherà un incremento della sintomatologia ed una mancata risposta alla terapia sintomatica.
Cordiali saluti.
Nessun farmaco o rimedio naturale potrà riposizionarlo nella sua sede naturale.
il problema non è nel "tono" della vena prolassata, ma nella sua attuale posizione, lo strangolamento esercitato dalla muscolatura sfinterica determina la dilatazione delle vene.
Questa situazione, con l'ausilio della terapia medica,mantenendo le feci morbide e regolarizzando la stipsi, potrebbe non peggiorare.
La chirurgia dovrà essere presa in considerazione, in futuro, solo se si verificherà un incremento della sintomatologia ed una mancata risposta alla terapia sintomatica.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 13.2k visite dal 18/05/2016.
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