Hanno recentemente diagnosticato una sindrome da colon irritabile

Buonasera, come da titolo, mi hanno recentemente diagnosticato una sindrome da colon irritabile (non ho effettuato colonscopia, ma la dottoressa ha tastato la zona interessata).
Mi madre soffriva di rettocolite ulcerosa, ma io ho avuto solo un episodio, tanti anni fa, di sangue nelle feci.

All'inizio di quest'anno mi hanno detto che avevo una proctite (anche se mi è stato successivamente spiegato che questo tipo di diagnosi non può essere fatta soltanto verificando con un dito, ma occorrono degli esami più approfonditi).
L'ho, comunque, curata con una terapia a base di bustine di steridrolo ed una pomata ad uso topico.

Dopo questi problemi e dopo un aumento delle transaminasi (molto probabilmente dovuto ad eccessivo sforzo muscolare), ho deciso di consultare una nutrizionista: la mia dieta, ovviamente, si è arricchita di frutta e verdura (ne mangiavo pochissima), con un notevole peggioramento delle condizioni del mio intestino; infatti, sono aumentati fastidi che, prima, avevo solo sporadicamente, cioè gonfiore nella parte alta dello stomaco ed al basso ventre e sensazione di gonfiore, oltre all'aumento degli episodi di diarrea (fastidi, poi, ricondotti proprio alla sindrome da colon irritabile dalla gastroenterologa che mi ha visitato).

Successivamente, mi sono sottoposta ad una visita ginecologica, dalla quale è risultata un'infiammazione dovuta proprio allo stato del mio intestino ed è stato questa l'ulteriore ragione che mi ha portato a sottopormi, poi, ad una visita gastroenterologica.
Il problema è che, nonostante la cura a base di fermenti lattici (Dicoflor elle, prescritti dalla ginecologa, dopo una terapia con ovuli e crema topica), le mie feci sono ancora molli e con muco e, spesso purtroppo, sento la necessità di aiutarmi con manovre manuali, che normalmente, da come ho letto, sono tipiche di chi soffre di stipsi (non mi sembra il mio caso). Dopo queste manovre, capita che io mi svuoti completamente.
Oltretutto, in questo modo ho toccato col dito una parte, una specie di palla, abbastanza grande e dura, ma non so se sia proprio la conformazione dell'intestino non essendo io un medico.
Potrebbe essere un prolasso del retto? Chiedo da ignorante in materia.

La gastroenterologa mi ha prescritto Movicol buste (da usare per migliorare le feci qualitativamente e quantitativamente), Zirfos buste (da assumere dopo aver terminato la cura con Dicoflor elle) ed una crema topica per il mio fastidio, ma non sto ancora seguendo questa cura.

Ora mi chiedo, piò trattarsi semplicemente di stress e nervosismo (vivo una situazione familiare non proprio felice) oppure dovrei sottopormi a qualche esame più specifico?
Ringrazio chi mi risponderà.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Gentile utente, lo stress incide sulla percezione dei sintomi descritti, ma comunque abbia un rapporto diretto con la sua gastroenterologo in modo da avvertirla dei suoi peggioramenti ed orientarla verso altri eventuali ulteriori accertamenti.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille.
Ma per quanto riguarda il prolasso, quindi, è da escludere?
Nella stessa giornata, alterno evacuazioni normali ad alcune problematiche che mi spingono ad aiutarmi.
E noto sempre come se ci fosse un ostacolo, ma non so se è proprio la formazione del retto che è così.
Grazie
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Gentile utente, da ciò che descrive il problema prevalente è quello gastroenterologico, poi può esserci associato anche un prolasso mucoso del retto, cosa non infrequente nelle donne che dovrà meglio indagare se il gastroenterologo avrà escluso sue implicazioni nella sintomatologia descritta.
Saluti
[#4]
Utente
Utente
Buongiorno la ringrazio ancora per le risposte.
Ma quali sono i sintomi di quel tipo di prolasso?
Infine, perdoni le domande, ma è normale, quindi, che restino dei residui nel nostro corpo, giusto?
E, poi, per quanto riguarda l'ostacolo di cui le parlavo, non potrebbe essere semplicemente proprio la conformazione del retto? Grazie ancora e buona giornata.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Infatti i sintomi non sono propriamente da prolasso, ma solo una visita può stabilire eventuali correlazioni sintomatologiche, in quanto la maggior parte dei prolassi non danno sintomi.
Saluti
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Utente
Utente
Buongiorno<br />
torno a scrivere dopo alcune visite alle quali mi sono sottoposta.<br />
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Oltre ad aver confermato la sindrome da colon irritabile di tipo misto, l'ecografia addominale ha rilevato colecisti un po' lenta e gastrite (mi è stato detto che ho lo stomaco pieno di acidi, credo più del normale).<br />
Mi è stato consigliato di sottopormi al test per l'intolleranza al lattosio e di verificare eventuale intolleranza al glutine dato che soffro spesso di gonfiore addominale, sazietà precoce e crampi addominali abbastanza dolorosi.<br />
<br />
Inoltre, riporto di seguito il risultato della proctoscopia:<br />
- feci (normocoliche) al terzo superiore del retto<br />
- mucosa del tratto medio-inferiore del retto rosea e ben distensibile<br />
- prolasso mucoso occulto del retto<br />
- emorroidi congeste<br />
- alcune papille anali ipertrofiche.<br />
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Ora, premettendo che capita, anche nella stessa giornata, che si verifichino situazioni di stipsi e diarrea, a volte sento una sorta di pressione all'ano come se non mi fossi liberata del tutto e tale sensazione permane spesso anche durante i rapporti sessuali (è più un fastidio che un dolore vero e proprio). Possibile che le due zone siano collegate tra loro?<br />
Non ci sono creme o medicinali che possano risolvere questa situazione abbastanza antipatica? (Ho sentito parlare di tenesmo rettale: potrebbe trattarsi di quello?)<br />
E, ultima domanda, è possibile avere rapporti sessuali anali (non frequenti, ovviamente) nonostante la mia situazione?<br />
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Chiedo scusa se la domanda è fuori luogo.<br />
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Grazie per i chiarimenti che mi fornirete<br />
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Buona giornata
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
I rapporti anali li eviterei con questa situazione, esistono farmaci che possono darle un miglioramento, ma il tutto deve essere prescritto dal proctologo dopo una visita.
Saluti
[#8]
Utente
Utente
Grazie mille

E non è possibile utilizzare qualche medicinale per facilitare l'evacuazione?
A volte è come se mi sentissi un po' bloccata.
La visita dal colonproctologo fu un salasso...
Non so se riuscirò a riandarci.

Grazie mille

Cordiali saluti
[#9]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Può utilizzare dei lassativi ma sotto prescrizione del suo curante.
Saluti
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