dolori al retto
Tutto e cominciato da un po di anni. soffrivo da molto di stipsi tanto che quando andavo al bagno mi aiutavo con le mani facendomi pressione in vagina, un giorno mi sono trvata con perdite di sangue piuttosto forti di conseguenza sono stata da uno specialista proctologo il quale mi ha riscontrto un prolasso rettale che sfociava in vagina, ritenendo opportuno di correggere prima la defecazione mi ha assegnato una terapia che ho seguita e mi sono trovato molto bene tanto da non ritornare più dal dottore. non tenendo presente che comungue c'era un prolasso, dopo un bel po di tempo ho incominciato ad vere dei disturbi, senso di peso al retto e alla vagina, consultando il ginecologo mi consigliava di risolvere il problema del prolasso rettale anche mi riscontrava leggermete l'utero e la vescica un po piu giù, consultando il proctologo invece riteneva che avrei dovuto eseguire prima un intervento di sollevamento della vescica e tutto il resto. Mi sono recato presso un chirurgo ginecologo di prestigio per un consulto alternativo e questo ha ritenuto opportuni seguire l'indicazine del proctologo e procedendo ad un intervento di COLPOISTERECTOMIA URETROCISTOPESSI.
Insomma avrebbe sollevato la vescica tolto l'utero e ricostruito il prolasso rettale, tutto dalla zona vaginale lasciando cosi l'intestino del retto nella sua posizione ma con il prolasso esistente, dopo questo tipo di intervento il proctologo non ha ritenuto opprtuno intrvenire per togliere il prolasso rettale. Successivamente a seguito di una terapia con antiobiotici si è scatenata un diarrea che non si riusciva ad arrestare ci sono voluti tre mesi e dopo è comparso il dolore al retto . Mi sono fatta visitare piu specialisti e tutti si sono concentrati sul modo di defecazione (che al momento è corretta), qualcuno a ipotizzato una mancanza di movimento pelvico fin quando un dottore del policlinico di Napoli ha detto che il prolasso rettale cauasava un ostruzione e diconseguenza il peso e il dolore che viniva da un infiammazione permenenete, abbiamo accettato l'intervento chirurgico che è stata effettua con il metodo Longo, mi immaginavo che dopo quest'intervento avre smesso di soffrire e invece dopo un anno sono ancora con questo dolore che mi rallenta solo durante la notte e al mattino che puntualmente vado in bagno (non Stitico) mi ricomincia ad aumentare il dolore.
Al momento non so più a chi rivolgermi.
Ecco, questo vi chiedo, c'e possibilità che trovi la soluzione? A chi potrei rivolgermi?
Grazie
Insomma avrebbe sollevato la vescica tolto l'utero e ricostruito il prolasso rettale, tutto dalla zona vaginale lasciando cosi l'intestino del retto nella sua posizione ma con il prolasso esistente, dopo questo tipo di intervento il proctologo non ha ritenuto opprtuno intrvenire per togliere il prolasso rettale. Successivamente a seguito di una terapia con antiobiotici si è scatenata un diarrea che non si riusciva ad arrestare ci sono voluti tre mesi e dopo è comparso il dolore al retto . Mi sono fatta visitare piu specialisti e tutti si sono concentrati sul modo di defecazione (che al momento è corretta), qualcuno a ipotizzato una mancanza di movimento pelvico fin quando un dottore del policlinico di Napoli ha detto che il prolasso rettale cauasava un ostruzione e diconseguenza il peso e il dolore che viniva da un infiammazione permenenete, abbiamo accettato l'intervento chirurgico che è stata effettua con il metodo Longo, mi immaginavo che dopo quest'intervento avre smesso di soffrire e invece dopo un anno sono ancora con questo dolore che mi rallenta solo durante la notte e al mattino che puntualmente vado in bagno (non Stitico) mi ricomincia ad aumentare il dolore.
Al momento non so più a chi rivolgermi.
Ecco, questo vi chiedo, c'e possibilità che trovi la soluzione? A chi potrei rivolgermi?
Grazie
[#1]
Mi sembra sia stata adeguatamente trattata e curata. Le cause del dolore possono essere diverse, credo convenga consultare ancora il proctologo che la conosce. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
non mi e stato di molto aiuto se continuo ad andare da chi gia e stata questi continueranno a mantenere il loro pensiero magari cambiando qualche antibiotico che tra l'altro devo cercare di non farene uso in quanto mi sono calate le difese immunitarie attualmente in cura. Avrei preferito un'indicazioni di qualche struttura altamente specializzata e strutturata sul tema
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 01/05/2016.
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