Una forte crisi emorroidaria
Buongiorno, richiedo questo consulto per mio marito, 43 anni.
Ha un megacolon congenito che interessa gli ultimi 35 cm di intestino e un ipertono anale. Diverse volte nella vita ha avuto crisi emorroidarie piuttosto forti, curate sempre farmacologicamente, senza mai effettuare alcun tipo di intervento.
A metà settembre ha avuto una forte crisi emorroidaria, con fuoriuscita dall'ano di emorroidi molto grosse. In quel periodo consumava peperoncino piccante in numerosi pasti.
Dopo l'applicazione di creme le emorroidi visibili esternamente sono progressivamente scomparse, ma internamente accusa ancora bruciore specialmente dopo circa 10 minuti dalla defecazione.
Ha integrato nella dieta maggiori fibre e cereali, e recentemente il medico di famiglia gli ha prescritto sciroppo laevolac (che comunque potrà prendere solo per un periodo limitato di tempo) e compresse di daflon.
Il bruciore e l'ipertono trattengono mio marito dal fare una visita proctologica, poichè già in passato ha sofferto tanto a causa di visite non proprio simpatiche, se mi è consentito dirlo.
La situazione nell'arco di questi 4 mesi è migliorata, poichè inizialmente il bruciore si estendeva addirittura a tutta la zona del pudendo, arrivando fino a testicoli e pene, e provocando dolore anche dopo un'eiaculazione.
Sono un po' preoccupata a motivo della durata di questi problemi, anche se c'è da dire che finora non ha assunto farmaci e quindi probabilmente l'infiammazione doveva essere curata più tempestivamente.
Mio marito non ha assolutamente perdite di sangue, solo bruciore dopo la defecazione, che a volte dura ore.
Per facilitare l'evacuazione usa clisteri con sola acqua tiepida. Al momento della defecazione riferisce di dover fare un particolare movimento muscolare perchè avverte difficoltà nel far uscire le feci, cosa già presente da sempre a causa dell'ipertono, ma accentuata dopo l'episodio di emorroidi.
Certo non è possibile fare diagnosi via Internet, ma il quadro che ho descritto nel modo più accurato possibile suggerisce in effetti la presenza di emorroidi interne ancora infiammate? O forse ragadi? Soprattutto, dobbiamo preoccuparci di qualcosa di più grave? Nella sua famiglia non ci sono casi di tumore al colon-retto.
Attendo una vostra cortese risposta. Cordiali saluti.
Ha un megacolon congenito che interessa gli ultimi 35 cm di intestino e un ipertono anale. Diverse volte nella vita ha avuto crisi emorroidarie piuttosto forti, curate sempre farmacologicamente, senza mai effettuare alcun tipo di intervento.
A metà settembre ha avuto una forte crisi emorroidaria, con fuoriuscita dall'ano di emorroidi molto grosse. In quel periodo consumava peperoncino piccante in numerosi pasti.
Dopo l'applicazione di creme le emorroidi visibili esternamente sono progressivamente scomparse, ma internamente accusa ancora bruciore specialmente dopo circa 10 minuti dalla defecazione.
Ha integrato nella dieta maggiori fibre e cereali, e recentemente il medico di famiglia gli ha prescritto sciroppo laevolac (che comunque potrà prendere solo per un periodo limitato di tempo) e compresse di daflon.
Il bruciore e l'ipertono trattengono mio marito dal fare una visita proctologica, poichè già in passato ha sofferto tanto a causa di visite non proprio simpatiche, se mi è consentito dirlo.
La situazione nell'arco di questi 4 mesi è migliorata, poichè inizialmente il bruciore si estendeva addirittura a tutta la zona del pudendo, arrivando fino a testicoli e pene, e provocando dolore anche dopo un'eiaculazione.
Sono un po' preoccupata a motivo della durata di questi problemi, anche se c'è da dire che finora non ha assunto farmaci e quindi probabilmente l'infiammazione doveva essere curata più tempestivamente.
Mio marito non ha assolutamente perdite di sangue, solo bruciore dopo la defecazione, che a volte dura ore.
Per facilitare l'evacuazione usa clisteri con sola acqua tiepida. Al momento della defecazione riferisce di dover fare un particolare movimento muscolare perchè avverte difficoltà nel far uscire le feci, cosa già presente da sempre a causa dell'ipertono, ma accentuata dopo l'episodio di emorroidi.
Certo non è possibile fare diagnosi via Internet, ma il quadro che ho descritto nel modo più accurato possibile suggerisce in effetti la presenza di emorroidi interne ancora infiammate? O forse ragadi? Soprattutto, dobbiamo preoccuparci di qualcosa di più grave? Nella sua famiglia non ci sono casi di tumore al colon-retto.
Attendo una vostra cortese risposta. Cordiali saluti.
[#1]
Buongiorno
da quello che lei racconta, suo marito, in passato si è incontrato con Medici che l'hanno in qulache modo traumatizzato
un consiglio mail non può mai sostituire una visita specialistica
da quello che lei racconta, suo marito, in passato si è incontrato con Medici che l'hanno in qulache modo traumatizzato
un consiglio mail non può mai sostituire una visita specialistica
Dr. Giuseppe Corbucci Vitolo
[#3]
per evacuare può utilizzare dei microclismi a base di glicerina che aiutano nello stimolo e nella lubrificazione locale
l''utilizzo di levulosio, pur consentendo di evacuare, solitamente favorisce anche la fermentazione degli alimenti causando gonfiori addominali
preferibili sono farmaci che aumentano la componente idrica e la massa fecale senza causare gonfiore (di solito prescrivo prodotti con Macrogol associato a Simeticone)
L'alimentazione per chi soffre di queste patologie non si limita solo ad escludere il peperoncino ma deve tendere ad attuare pasti sani e naturali [molte fibre, cibi non elaborati, evitare condimenti, alcolici, cioccolata, caffè e thè, insaccati, cibi fermentati e conservati, idoneo apporto giornaliero di liquidi]
la terapia con flavonoidi aiuta, se a posologia idonea, in caso di patologia emorroidaria
in questo tipo di patologie è assolutamente necessario effettuare una visita Proctologica (nella sua Città ci sono ottimi professionisti)
i consigli che le ho dato sono validi in modo generico, per queste problematiche, ma le terapie idonee i controlli eventuali indicazioni di trattamento interventistico variano in ogni caso
la saluto
l''utilizzo di levulosio, pur consentendo di evacuare, solitamente favorisce anche la fermentazione degli alimenti causando gonfiori addominali
preferibili sono farmaci che aumentano la componente idrica e la massa fecale senza causare gonfiore (di solito prescrivo prodotti con Macrogol associato a Simeticone)
L'alimentazione per chi soffre di queste patologie non si limita solo ad escludere il peperoncino ma deve tendere ad attuare pasti sani e naturali [molte fibre, cibi non elaborati, evitare condimenti, alcolici, cioccolata, caffè e thè, insaccati, cibi fermentati e conservati, idoneo apporto giornaliero di liquidi]
la terapia con flavonoidi aiuta, se a posologia idonea, in caso di patologia emorroidaria
in questo tipo di patologie è assolutamente necessario effettuare una visita Proctologica (nella sua Città ci sono ottimi professionisti)
i consigli che le ho dato sono validi in modo generico, per queste problematiche, ma le terapie idonee i controlli eventuali indicazioni di trattamento interventistico variano in ogni caso
la saluto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.9k visite dal 18/12/2015.
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