Stipsi ostinata e gonfiore addominale
Buonasera. Sono quasi tre mesi che soffro di stipsi ostinata accompagnata da un certo gonfiore attorno alla zona anale. Mi scuso già da ora se sarò lunga, ma penso che forse è meglio descrivere tutte le tappe.
Un mattino di fine settembre mi sono svegliata con un intenso dolore lombare concentrato in particolare nell'area del coccige. Mi reco allora dal mio medico curante che mi prescrive un farmaco per la cistite, tuttavia i dolori peggiorano e il pomeriggio mi faccio portare al pronto soccorso. Lì mi vengono fatte le analisi del sangue (ematocromo), delle urine e e un'ecografia alle ovaie, ma dai tre tipi di esame non risulta nulla (il dolore al coccige e lombare è persistito per almeno 10 giorni, accompagnato da impossibilità di evacuare). Visitata da un chirurgo il giorno dopo, egli ritiene che il dolore al coccige (che sarebbe durato di lì ad un mese circa) sia un dolore riferito e suggerisce un'ecografia all'addome completo, visto che alla palpazione la parte superiore sinistra dell'addome (zona del colon) è dolorante, e una rettoscopia. Riferisco ciò al mio medico curante che però ha ritenuto opportuno eseguire la sola ecografia, la quale non ha evidenziato nulla (sebbene la sopraccitata zona addominale facesse male anche durante la eco) se non un evidente meteorismo. Il mio medico a questo punto decide che si tratta di una banale stipsi e suggerisce integratore di fibre, dieta ricca di fibre e liquidi e lassativo (lattulosio). Sono però quasi 3 mesi che cerco di curare la mia dieta e che prendo integratori, e sebbene i dolori al coccige siano ora spariti, sento la parte sinistra dell'addome gonfia, faccio fatica ad evacuare e a volte soffro molto, in quanto le feci spesso si concentrano nel retto ma non riesco ad espellerle nemmeno con molto sforzo, a volte nemmeno le supposte di glicerolo danno un grande aiuto. La zona perianale risulta al tatto molto tesa, direi quasi gonfia, e una parte di essa sembra addirittura quasi insensibile al tatto (è difficile da spiegare). Vorrei tanto risolvere questo problema che mi sta rendendo difficile la vita quotidiana, quindi mi piacerebbe avere un consulto, almeno per capire se c'è una via d'uscita e quali altri esami sarebbe pertinente fare. Preciso che prima dell'episodio scatenante mi sono sempre svuotata con facilità, escluso alcuni casi di stipsi comunque sporadici.
Ringrazio in anticipo per la disponibilità.
Un mattino di fine settembre mi sono svegliata con un intenso dolore lombare concentrato in particolare nell'area del coccige. Mi reco allora dal mio medico curante che mi prescrive un farmaco per la cistite, tuttavia i dolori peggiorano e il pomeriggio mi faccio portare al pronto soccorso. Lì mi vengono fatte le analisi del sangue (ematocromo), delle urine e e un'ecografia alle ovaie, ma dai tre tipi di esame non risulta nulla (il dolore al coccige e lombare è persistito per almeno 10 giorni, accompagnato da impossibilità di evacuare). Visitata da un chirurgo il giorno dopo, egli ritiene che il dolore al coccige (che sarebbe durato di lì ad un mese circa) sia un dolore riferito e suggerisce un'ecografia all'addome completo, visto che alla palpazione la parte superiore sinistra dell'addome (zona del colon) è dolorante, e una rettoscopia. Riferisco ciò al mio medico curante che però ha ritenuto opportuno eseguire la sola ecografia, la quale non ha evidenziato nulla (sebbene la sopraccitata zona addominale facesse male anche durante la eco) se non un evidente meteorismo. Il mio medico a questo punto decide che si tratta di una banale stipsi e suggerisce integratore di fibre, dieta ricca di fibre e liquidi e lassativo (lattulosio). Sono però quasi 3 mesi che cerco di curare la mia dieta e che prendo integratori, e sebbene i dolori al coccige siano ora spariti, sento la parte sinistra dell'addome gonfia, faccio fatica ad evacuare e a volte soffro molto, in quanto le feci spesso si concentrano nel retto ma non riesco ad espellerle nemmeno con molto sforzo, a volte nemmeno le supposte di glicerolo danno un grande aiuto. La zona perianale risulta al tatto molto tesa, direi quasi gonfia, e una parte di essa sembra addirittura quasi insensibile al tatto (è difficile da spiegare). Vorrei tanto risolvere questo problema che mi sta rendendo difficile la vita quotidiana, quindi mi piacerebbe avere un consulto, almeno per capire se c'è una via d'uscita e quali altri esami sarebbe pertinente fare. Preciso che prima dell'episodio scatenante mi sono sempre svuotata con facilità, escluso alcuni casi di stipsi comunque sporadici.
Ringrazio in anticipo per la disponibilità.
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Gentile utente, per rispondere in maniera seria alla sua domanda, una visita proctologica è indispensabile, se anche lo specialista non dovesse diagnosticare nulla, le consiglio una valutazione gastroenterologica per migliorare la sua sintomatologia addominale e la stipsi.
Saluti
Saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 17/12/2015.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.