Prolasso muco emorroidario 2-3 grado asintomtico
Gentili Dottori, sono un uomo di 51 anni, alto 180cm, 69 kg di peso, e pratico ciclismo per circa 6-7 ore a settimana.Da almeno 10 anni evacuo 2-3 volte l giorno, quasi sempre con feci scarsamente formate senza però soffrire di particolari disturbi, cosa che mi ha portato ad approfondire la cosa con visite gastroenerologiche con esito di sindrome del colon irritabile.
Di tanto in tanto (direi non più di 3-4 volte in un anno) mi capitò di notare piccole tracce di sangue rosso vivo nelle feci, che mi hanno portato ad eseguire una prima visita proctologica nel 2010, con esito: emorroidi II grado con particolare evidenza e tendenza al prolasso del gavicciolo in ore 5, non indicazioni chirurgiche (Daflon+plantalax+ruscoroid); recentemente (ottobre 2015), a seguito di una ematochezia più evidente (direi circa un cucchiaino di sangue rosso vivo) ripetutasi anche i giorno seguente, sono stato nuovamente visitato da un altro specialista proctologo, che ha osservato: ano chiuso, normotono sfinteriale, normale rilasciamento puborettale al ponzamento, non lesioni aggettanti in canale anale e retto basso all'esame digitale, non sangue in canale anale, mucosa canale anale rosea, mucosa retto basso rosea, presenza di prolasso muco emorroidario di II-III grado.
Oltre a consigliarmi una colonscopia per escludere altre cause (già eseguita: tutto nella norma eccetto per la segnalazione nel canale anale di "emorroidi voluminose e congeste") il proctologo mi ha consigliato e messo in lista per un intervento di emorroidopessi doppler guidata sistema THD in anestesia spinale in regime di day surgery.
Dopo questa lunghissima premessa, il dubbio che mi pongo non è tanto sulla tecnica chirurgica proposta, quanto sulla necessità ed opportunità di eseguire l'intervento, dal momento che non ho praticamente nessun sintomo, se non qualche saltuario e molto episodico senso di "prurito".
L'ematochezia non si è più ripetuta, le uscite in bici non mi determinano particolari fastidi, ecc.
Senza intervento è certo che la patologia si aggraverà? Ci sono altri rischi correlati a non intervenire?
Nota finale: le emorroidi "voluminose e congeste" osservate nella colonscopia potrebbero essere state "infiammate" dalla preparazione della stessa, ovvero dalla notevole dose di evacuanti necessari per la pulizia intestinale?
Spero di trovare un illuminato parere che possa aiutarmi nella decisione.
Cordiali saluti.
Di tanto in tanto (direi non più di 3-4 volte in un anno) mi capitò di notare piccole tracce di sangue rosso vivo nelle feci, che mi hanno portato ad eseguire una prima visita proctologica nel 2010, con esito: emorroidi II grado con particolare evidenza e tendenza al prolasso del gavicciolo in ore 5, non indicazioni chirurgiche (Daflon+plantalax+ruscoroid); recentemente (ottobre 2015), a seguito di una ematochezia più evidente (direi circa un cucchiaino di sangue rosso vivo) ripetutasi anche i giorno seguente, sono stato nuovamente visitato da un altro specialista proctologo, che ha osservato: ano chiuso, normotono sfinteriale, normale rilasciamento puborettale al ponzamento, non lesioni aggettanti in canale anale e retto basso all'esame digitale, non sangue in canale anale, mucosa canale anale rosea, mucosa retto basso rosea, presenza di prolasso muco emorroidario di II-III grado.
Oltre a consigliarmi una colonscopia per escludere altre cause (già eseguita: tutto nella norma eccetto per la segnalazione nel canale anale di "emorroidi voluminose e congeste") il proctologo mi ha consigliato e messo in lista per un intervento di emorroidopessi doppler guidata sistema THD in anestesia spinale in regime di day surgery.
Dopo questa lunghissima premessa, il dubbio che mi pongo non è tanto sulla tecnica chirurgica proposta, quanto sulla necessità ed opportunità di eseguire l'intervento, dal momento che non ho praticamente nessun sintomo, se non qualche saltuario e molto episodico senso di "prurito".
L'ematochezia non si è più ripetuta, le uscite in bici non mi determinano particolari fastidi, ecc.
Senza intervento è certo che la patologia si aggraverà? Ci sono altri rischi correlati a non intervenire?
Nota finale: le emorroidi "voluminose e congeste" osservate nella colonscopia potrebbero essere state "infiammate" dalla preparazione della stessa, ovvero dalla notevole dose di evacuanti necessari per la pulizia intestinale?
Spero di trovare un illuminato parere che possa aiutarmi nella decisione.
Cordiali saluti.
[#1]
Non ha sintomi e non sanguina. Credo possa attendere. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.4k visite dal 01/12/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Emorroidi
Cosa sono le emorroidi? Sintomi, cause, cura, rimedi e prevenzione della malattia emorroidaria. Quando è necessario l'intervento chirurgico o in ambulatorio?