Ragade anale cronica con ipertono sfintere
Buongiorno, mi è stata diagnosticata una ragade anale cronica con ipertono dello sfintere. Sono stata subito indirizzata sull'intervento di sfinteretomia, il Dottore mi ha prescritto per due settimane una cura con integratori di fibre, olio di vaselina un cucchiaio la notte e il paracetamolo dopo i pasti, in quanto ho sofferto di stipsi per un periodo prolungato cosa che deve aver peggiorato la mia situazione generale.
Dopo tre settimane in cui ho regolarizzato l'intestino, sto cercando di bere almeno 2 litri d'acqua al giorno sto riuscendo a "vivere" senza antidolorifici, ma con i semicupi e pomate ad uso locale.
Il mio dubbio è solo questo: il Dottore al quale mi sono rivolta mi ha indirizzato immediatamente all'intervento senza neppure tenere in considerazione l'opzione dei dilatatori, io a dire la verità non ho opposto alcuna resistenza, ma ora leggo che l'intervento anche per la ragade cronica dovrebbe avvenire solo laddove tutte le cure hanno fallito.
Ho letto che normalmente vengono prescritti miorilassanti e pomate ad uso locale anestetiche (mi è stata prescritta solo la lodigiano - luan).
Considerato che riesco ad andare di corpo abbastanza normalmente, con feci morbide e mi sembra di riuscire ancora a controllare lo sfintere, ritenete che la scelta dell'intervento sia l'unica possibile? Premetto che il Dottore che mi ha visitato risulta molto competente - e gentile - ma è un chirurgo generale i quali penso anche per deformazione professionale potrebbero essere portati maggiormente a consigliare un intervento chirurgico (che con molta probabilità è la scelta giusta nel mio caso), vorrei conoscere un'eventuale altra opinione in merito. Vi ringrazio e porgo i miei più cortesi saluti.
Dopo tre settimane in cui ho regolarizzato l'intestino, sto cercando di bere almeno 2 litri d'acqua al giorno sto riuscendo a "vivere" senza antidolorifici, ma con i semicupi e pomate ad uso locale.
Il mio dubbio è solo questo: il Dottore al quale mi sono rivolta mi ha indirizzato immediatamente all'intervento senza neppure tenere in considerazione l'opzione dei dilatatori, io a dire la verità non ho opposto alcuna resistenza, ma ora leggo che l'intervento anche per la ragade cronica dovrebbe avvenire solo laddove tutte le cure hanno fallito.
Ho letto che normalmente vengono prescritti miorilassanti e pomate ad uso locale anestetiche (mi è stata prescritta solo la lodigiano - luan).
Considerato che riesco ad andare di corpo abbastanza normalmente, con feci morbide e mi sembra di riuscire ancora a controllare lo sfintere, ritenete che la scelta dell'intervento sia l'unica possibile? Premetto che il Dottore che mi ha visitato risulta molto competente - e gentile - ma è un chirurgo generale i quali penso anche per deformazione professionale potrebbero essere portati maggiormente a consigliare un intervento chirurgico (che con molta probabilità è la scelta giusta nel mio caso), vorrei conoscere un'eventuale altra opinione in merito. Vi ringrazio e porgo i miei più cortesi saluti.
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Gentile utente, con tutte le riserve per un consulto on-line, cioè senza una visita, mentre il collega l'ha visitata, le sue considerazioni sono giuste e un tentativo con un trattamento conservativo, non chirurgico sinceramente andrebbe fatto. Inoltre può sempre poi sottoporsi al trattamento chirurgico se non dovesse avere risultati.
Saluti
Saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 23/11/2015.
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