Esiti postoperatori emorroidi con metodo longo
sono stata sottoposta a prolassoctemia muco-emorroidiaria sec Longo 20 giorni fa + legature (dopo 8 giorni in anestesia locale, mi sono state rimosse le legature; una era già saltata). Ho avuto tantissimo dolore post operatorio. Attualmente mi ritrovo piccole ferite o escoriazioni (marcite? vedo del bianco e a me anche le semplici abrasioni marciscono di natura)sotto le mucose o creste che fuoriescono dal retto e si induriscono dopo le evacuazioni, che sono 3/4 al giorno. Permane il disturbo che avevo prima dell'operazione: sensazione di pesantore, corpo estraneo nel retto, tenesmo rettale. So che certe persone, con questo metodo, sono tornate a lavorare dopo 8 giorni. Io non riesco ancora a sedermi! E' normale tutto ciò? Per le abrasioni uso Eosina + Iruxoll + begni in amuchina. Ho anche un rettocele che però non è stato trattato perchè considerato di secondaria importanza. Grazie per la considerazione. Eliana
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Gentile Utente
Nel suo caso ,dalla descrizione, mi sembra di aver capito che si è reso necessario abbinare alla proalssectomie ed emorroidopessi secondo la tecnica di Longo la resezione di marische(pliche cutanee dell'anoderma ipertrofiche)."La responabilità" della sintomatologia dolorosa e il decosrso più lungo è certamente legato a tali ferite cutanee.Il decorso della t.di Longo, da sola, è come le è stata descritta.
Nel suo caso ,dalla descrizione, mi sembra di aver capito che si è reso necessario abbinare alla proalssectomie ed emorroidopessi secondo la tecnica di Longo la resezione di marische(pliche cutanee dell'anoderma ipertrofiche)."La responabilità" della sintomatologia dolorosa e il decosrso più lungo è certamente legato a tali ferite cutanee.Il decorso della t.di Longo, da sola, è come le è stata descritta.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
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Utente
la ringrazio per la sollecita risposta. Non credo di aver avuto ferite da esportazione marische. Mi è stato detto solo legature interne (ma una è saltata) per far fronte a numerosi esiti da tromboflebite e tromboflebite in atto. Mi è stato detto tutto ok. Il fatto è che ora, oltre a marische esterne che si induriscono alla defecazione, sono ricomparsi gli stessi disturbi pre-operatori: sensazione di corpo estraneo nel retto, stimolo ad evacuare continuo, evacuazione incompleta e frequente, e rigonfiamento di trombi venosi esterni, intorno all'ano,(non so se anche all'interno, che mi producono prurito, formicolio, senso di pesantore, meteorismo, soprattutto vs sera . Come prima.Sarà tornato già tutto in attivazione? Mi è stato detto che tutto si sarebbe "seccato" col tempo. Già, ma quanto tempo? Quando sarebbe opportuno fare una visita di controllo dal chirurgo che mi ha operata e mi ha detto che non occorre. Ormai è un pensiero fisso, prima calmierato dalla speranza dell'intervento risolutivo. Ora che fare? Da tre anni ho questo disturbo 24 h su 24. Non vorrei che la testa andasse via.... La ringrazio. Il suo lavoro è veramente utile ed encomiabile. Grazie ancora.
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Gentile Utente
La tecnica di Longo non prevede legature interne dei vasi emorroidari,sarebbe necessario avere una precisa descrizione o meglio una copia dell'atto operatorio per poter capire che cosa è stato eseguito o necessario eseguire nel suo caso.Il residuo di malattia emorroidaria che riferisce, se confermato ,potrebbe essere legato ad una sottostima dell'entità del prolasso interno,la ridotta resezione di questo non ha permesso la totale risalita del tessuto emorroidario nella sede naturale.Mi dispiace dirle che quello che può scomparire è l'edema ,ma il tessuto emorroidario se è presente ancora "all'esterno" non si "secca" Per una conferma dei suoi sospetti è indispensabile una visita coloproctologica diretta.
La tecnica di Longo non prevede legature interne dei vasi emorroidari,sarebbe necessario avere una precisa descrizione o meglio una copia dell'atto operatorio per poter capire che cosa è stato eseguito o necessario eseguire nel suo caso.Il residuo di malattia emorroidaria che riferisce, se confermato ,potrebbe essere legato ad una sottostima dell'entità del prolasso interno,la ridotta resezione di questo non ha permesso la totale risalita del tessuto emorroidario nella sede naturale.Mi dispiace dirle che quello che può scomparire è l'edema ,ma il tessuto emorroidario se è presente ancora "all'esterno" non si "secca" Per una conferma dei suoi sospetti è indispensabile una visita coloproctologica diretta.
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Utente
la ringrazio e approfitto della sua gentilezza per sottoporle un'altra domanda. Qualora tutto fosse ritornato come prima, peggio di prima, come temo,che fare? Si potrebbe ancora intervenire e se sì con quale tecnica. Esiste una terapia anti-tromboflebitica per lenire il fastidio? (sto meglio sdraiata ma non posso certo stare a letto sempre e tra poco inizierò di nuovo a lavorare...). Grazie, la saluto cordialmente.
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Cara Utente
Penso che prima di parlare di possibili soluzioni chirurgiche sia meglio chiarire il quadro clinico.Una visita coloproctologica ed una proctoscopia saranno sufficienti a valutare l'eventuale residuo di malattia emorroidaria e l'esistenza o meno di una trombosi.In tale occasione il collega,se riterrà opportuno,le prescriverà uno dei numerosi farmaci indicati per risolvere edema e fenomeni tromboflebitici associati.
Penso che prima di parlare di possibili soluzioni chirurgiche sia meglio chiarire il quadro clinico.Una visita coloproctologica ed una proctoscopia saranno sufficienti a valutare l'eventuale residuo di malattia emorroidaria e l'esistenza o meno di una trombosi.In tale occasione il collega,se riterrà opportuno,le prescriverà uno dei numerosi farmaci indicati per risolvere edema e fenomeni tromboflebitici associati.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.2k visite dal 04/10/2008.
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