Emorroidi e tecnica help

Salve,
soffro da oltre una decina di emorroidi che sono arrivate oggi al II-III grado, prettamente interne. Solo nelle ultime settimane e' uscito un piccolo gavocciolo esterno. Non sono mai state particolarmente dolorose, salvo brevi periodi in cui riuscivo tranquillamente a controllarle con qualche ciclo di pomata (antrolin).
Il problema principale e' pero' un forte ipertono, che unito ad una evidente scarsa sensibilita' rettale misurata con manometria, mi crea stipsi e difficolta' ad evacuare.
Vorrei quindi iniziare a prendere provvedimenti, prima che il discorso emorroidi peggiori. Leggo che, escludendo l'intervento classico mm, oggi va molto 'di moda' il metodo thd. Leggo pero' anche in giro del metodo help, il cui scopo e' lo stesso del
thd (bloccare l'afflusso di sangue alle vene emorroidarie), ma lo fa con molto meno dolore e soprattutto con una tecnica che non precludera' altri trattamenti futuri in caso di scarso successo.

Mi e vi chiedo pero' il motivo per cui questa tecnica help e' cosi' poco diffusa, se le motivazioni vanno cercate nella poca economicita' o ci sono motivazioni piu' strettamente mediche.
In fondo, non credo che il trattamento laser possa essere rischioso per qualche motivo. Se la controindicazione principale e' la possibilita' di non risolvere il problema, potrebbe comunque essere un tentativo ben speso.

Che ne pensate?

Grazie per ogni vostro suggerimento!
[#1]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
Gentile utente, anche la thd ha tutti i vantaggi della help, con risultati nel tempo migliori per ciò che riguarda le recidive, perchè in caso di prolasso è prevista anche una pessia (un lifting della mucosa rettale) che migliora l'esito.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

[#2]
Utente
Utente
Grazie molte per la risposta dr. Sforza!
Il mio dubbio era principalmente sulle controindicazioni eventuali della tecnica help. La thd e' molto piu' invasiva e leggo di numerosissimi pazienti che lamentano dolore molto importante con quel tipo di intervento, che richiede comunque ospedalizzazione e anestesia spinale. Tanto piu' in caso di pessia. Per questo mi chiedevo se potesse essere indicato un tentativo con la tecnica help, ma non capisco come mai sia cosi' poco diffusa.

Saluti
[#3]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
Perché in realtà non agendo sul prolasso mucoso che è sempre presente anche nel II e III grado, il risultato a distanza di tempo è meno valido.
Saluti
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