Il dolore era forte
Buongiorno, sono una ragazza di 27 anni e scrivo per avere consigli sul mio problema di emorroidi.
Ho sofferto per la prima volta di emorroide esterna 5 anni fa ed ho risolto con una crema specifica e gocce Aesculus-hell. Per un paio d'anni il problema non si è ripresentato e adesso ogni anno ne soffro.
Ho notato che stando tanto tempo in piedi sorge quasi sicuramente il problema.
A ottobre 2013 lavoravo in un'azienda come operaia e quindi ero 8 ore al giorno in piedi e mi è venuta un'emorroide esterna poi trombizzata (a detta del medico di base) molto grande rispetto alle precedenti (due volte un fagiolo circa). Il dolore era forte e ho passato due settimane a letto, senza riuscire a sedermi nè a camminare e faceva male anche a stare sdraiata. Questa volta come la precedente ha sanguinato e devo dire che ogni volta che succedeva poi il dolore diminuiva. Comunque si è riassorbita completamente dopo un mesetto.
L'anno scorso ho lavorato sempre come operaia quindi sempre in piedi e dopo 2 mesi sono dovuta restare a casa per un'altra emorroide esterna. Questa volta però era più piccola e non era sempre all'esterno. Se mi sedevo per un po' era come se andasse all'interno per poi uscire quando stavo in piedi. Avvertivo sempre un senso di pesantezza e fastidio ma il dolore era solo quando era all'esterno. Ho usato una pomata e le solite gocce che poi ho sostituito con integratori alimentari come Venè e Emovit ma non ci sono stati molti cambiamenti. Diciamo che si è riassorbita nel giro di due settimane o poco più ma nei successivi due o tre mesi mi succedeva spesso che, a seguito di un tempo prolungato in piedi (anche solo due o tre ore), comparisse di nuovo una piccolissima emorroide esterna con conseguente dolore.
Mi è stata consigliata una rettosigmoidoscopia che ho eseguito con il risultato che non ho alcun problema e a detta di questo dottore non posso soffrire di emorroidi.
Ad oggi mi ritrovo di nuovo a casa con un'emorroide esterna, questa volta comparsa dopo soli 4 giorni di lavoro sempre come operaia e in piedi per otto ore. Anche adesso se sto seduta mi passa ma appena mi alzo e sto in piedi per un po' di tempo ecco che di nuovo compare con anche dolore e ogni tanto è come se si muovesse all'interno. Cosa può essere?
A chi mi devo rivolgere?
E' giusto farmi visitare quando non ho il problema (nel senso che se soffro spesso di emorroidi esterne si riesce a vedere il problema anche se in quel momento non le ho)?
Cosa posso fare per risolvere il problema in breve tempo così da poter continuare a lavorare?
Preciso che non sono regolare e soffro di stitichezza e dopo essere andata di corpo ho quasi sempre una sensazione di pesantezza che risolvo stando seduta per cinque-dieci minuti.
Ringrazio.
Buona giornata.
Ho sofferto per la prima volta di emorroide esterna 5 anni fa ed ho risolto con una crema specifica e gocce Aesculus-hell. Per un paio d'anni il problema non si è ripresentato e adesso ogni anno ne soffro.
Ho notato che stando tanto tempo in piedi sorge quasi sicuramente il problema.
A ottobre 2013 lavoravo in un'azienda come operaia e quindi ero 8 ore al giorno in piedi e mi è venuta un'emorroide esterna poi trombizzata (a detta del medico di base) molto grande rispetto alle precedenti (due volte un fagiolo circa). Il dolore era forte e ho passato due settimane a letto, senza riuscire a sedermi nè a camminare e faceva male anche a stare sdraiata. Questa volta come la precedente ha sanguinato e devo dire che ogni volta che succedeva poi il dolore diminuiva. Comunque si è riassorbita completamente dopo un mesetto.
L'anno scorso ho lavorato sempre come operaia quindi sempre in piedi e dopo 2 mesi sono dovuta restare a casa per un'altra emorroide esterna. Questa volta però era più piccola e non era sempre all'esterno. Se mi sedevo per un po' era come se andasse all'interno per poi uscire quando stavo in piedi. Avvertivo sempre un senso di pesantezza e fastidio ma il dolore era solo quando era all'esterno. Ho usato una pomata e le solite gocce che poi ho sostituito con integratori alimentari come Venè e Emovit ma non ci sono stati molti cambiamenti. Diciamo che si è riassorbita nel giro di due settimane o poco più ma nei successivi due o tre mesi mi succedeva spesso che, a seguito di un tempo prolungato in piedi (anche solo due o tre ore), comparisse di nuovo una piccolissima emorroide esterna con conseguente dolore.
Mi è stata consigliata una rettosigmoidoscopia che ho eseguito con il risultato che non ho alcun problema e a detta di questo dottore non posso soffrire di emorroidi.
Ad oggi mi ritrovo di nuovo a casa con un'emorroide esterna, questa volta comparsa dopo soli 4 giorni di lavoro sempre come operaia e in piedi per otto ore. Anche adesso se sto seduta mi passa ma appena mi alzo e sto in piedi per un po' di tempo ecco che di nuovo compare con anche dolore e ogni tanto è come se si muovesse all'interno. Cosa può essere?
A chi mi devo rivolgere?
E' giusto farmi visitare quando non ho il problema (nel senso che se soffro spesso di emorroidi esterne si riesce a vedere il problema anche se in quel momento non le ho)?
Cosa posso fare per risolvere il problema in breve tempo così da poter continuare a lavorare?
Preciso che non sono regolare e soffro di stitichezza e dopo essere andata di corpo ho quasi sempre una sensazione di pesantezza che risolvo stando seduta per cinque-dieci minuti.
Ringrazio.
Buona giornata.
[#1]
Gentile Signora.
La sua storia è simile a quella di tante altre persone affette da malattia emorroidaria.
Le complicanze legate al prolasso emorroidario(prurito, bruciore, dolore, sanguinamento, trombosi, etc.etc.) non sempre si manifestano e regrediscono nella stessa maniera.
Una visita specialistica proctologica sarà sicuramente utile, oltre che per la diagnosi, anche per una programmazione terapeutica
Se sarà eseguita nella fase acuta permetterà di chiarire se le sue trombosi recidivanti sono trombosi emorroidarie o ematomi perianali.
L'ematoma perianale si realizza a carico di vasi venosi presenti sul margine anocutaneo, questi, sono sempre definiti vasi venosi emorroidari, ma non sono quelli che "comunemente" chiamiamo emorroidi.
Ci tenga informati.
Cordiali saluti.
La sua storia è simile a quella di tante altre persone affette da malattia emorroidaria.
Le complicanze legate al prolasso emorroidario(prurito, bruciore, dolore, sanguinamento, trombosi, etc.etc.) non sempre si manifestano e regrediscono nella stessa maniera.
Una visita specialistica proctologica sarà sicuramente utile, oltre che per la diagnosi, anche per una programmazione terapeutica
Se sarà eseguita nella fase acuta permetterà di chiarire se le sue trombosi recidivanti sono trombosi emorroidarie o ematomi perianali.
L'ematoma perianale si realizza a carico di vasi venosi presenti sul margine anocutaneo, questi, sono sempre definiti vasi venosi emorroidari, ma non sono quelli che "comunemente" chiamiamo emorroidi.
Ci tenga informati.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#4]
Utente
Buongiorno, sono di nuovo qui per chiedervi informazioni.
Ieri ho fatto una visita proctologica dove mi è stato detto solo che c'è da fare la legatura ambulatoriale di 3 "gavoccioli emorroidari?".. era di corsa e non mi ha spiegato (visita privata sottolineo).
Come esito della visita c'è scritto "presenza di gavocciolo emorroidario esterno, trombizzato in via di riassorbimento. All'anoscopia presenza di gavoccioli emorroidari a superficie mucosa edematosa" e mi consiglia arvenum 500.
Mi ha detto di tornare tra una ventina di giorni per la legatura che a detta sua è indolore per la posizione dove viene fatta ma non mi ha spiegato altro, e riguardo il senso di pesantezza dopo essere andata di corpo mi ha detto che ho un piccolo prolasso che migliorerà anch'esso con la legatura.
Com'è questa terapia? Io su internet ne ho sentito parlare male e mi spaventa non poco. Inoltre ne legherebbe quindi 3 in un'unica seduta?
Chiedo anche quali altre opzioni si potrebbero prendere in considerazione. Ho letto di un intervento svolto col laser per la dearterializzazione dei vasi emorroidari che è indolore e risolve subito il problema, è vero?
Mi scuso per le molteplici domande, speravo di essere seguita meglio nella visita e invece mi ritrovo con ancora più confusione di prima.
Ringrazio e auguro una buona giornata.
Ieri ho fatto una visita proctologica dove mi è stato detto solo che c'è da fare la legatura ambulatoriale di 3 "gavoccioli emorroidari?".. era di corsa e non mi ha spiegato (visita privata sottolineo).
Come esito della visita c'è scritto "presenza di gavocciolo emorroidario esterno, trombizzato in via di riassorbimento. All'anoscopia presenza di gavoccioli emorroidari a superficie mucosa edematosa" e mi consiglia arvenum 500.
Mi ha detto di tornare tra una ventina di giorni per la legatura che a detta sua è indolore per la posizione dove viene fatta ma non mi ha spiegato altro, e riguardo il senso di pesantezza dopo essere andata di corpo mi ha detto che ho un piccolo prolasso che migliorerà anch'esso con la legatura.
Com'è questa terapia? Io su internet ne ho sentito parlare male e mi spaventa non poco. Inoltre ne legherebbe quindi 3 in un'unica seduta?
Chiedo anche quali altre opzioni si potrebbero prendere in considerazione. Ho letto di un intervento svolto col laser per la dearterializzazione dei vasi emorroidari che è indolore e risolve subito il problema, è vero?
Mi scuso per le molteplici domande, speravo di essere seguita meglio nella visita e invece mi ritrovo con ancora più confusione di prima.
Ringrazio e auguro una buona giornata.
[#5]
Gentile signora
A distanza e senza averla visitata è difficile esprimere un parere sulla opportunità o meno di eseguire delle legature elastiche per risolvere il suo problema.
Gli elastici, utilizzati in tale tecnica, non sono applicati sul tessuto emorroidario, ma sulla mucosa rettale prolassata. Questa legatura riduce il prolasso e "tira su" le emorroidi.
In presenza di un piccolo prolasso può essere utile e di facile esecuzione.
A distanza e senza averla visitata è difficile esprimere un parere sulla opportunità o meno di eseguire delle legature elastiche per risolvere il suo problema.
Gli elastici, utilizzati in tale tecnica, non sono applicati sul tessuto emorroidario, ma sulla mucosa rettale prolassata. Questa legatura riduce il prolasso e "tira su" le emorroidi.
In presenza di un piccolo prolasso può essere utile e di facile esecuzione.
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In relazione all'entità del prolasso rettale interno ed emorroidario,sono da prendere in considerazione la pessia doppler guidata(THD-pessia) e la prolassectomia di Longo.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.4k visite dal 31/05/2015.
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Approfondimento su Emorroidi
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