Trombosi emorroidaria esterna dolente

Gentili dottori,
sono Gennaro e vivo a Bari, ho 43 anni e da circa una decina di giorni ho una trombosi emorroidaria che mi sta rendendo la vita impossibile. Ho letto tutto quanto potevo in giro su internet e mi rivolgo a voi nella speranza di chiarire alcuni dubbi, e prima di consultare un professionista in loco. Preciso che non ho mai avuto sanguinamento ma che anni fa mi capitò la stessa cosa, risoltasi quasi spontaneamente in alcune settimane.
Per alcuni anni non ho avuto più fenomeni ed ora ci risiamo.
Ho applicato dal primo giorno in cui ho percepito fastidio nella regione anale segno di una temuta quanto dolorosa trombosi emorroidaria, pur molto piccola ed incipiente, pomate specifiche. Il risultato è stato il gonfiarsi in poche ore di un gavocciolo emorroidario dolentissimo e duro.
Ho continuato con le pomate e con il Daflon su consiglio del farmacista, senza apparenti miglioramenti.
Ho letto su internet che era d'aiuto massaggiare la parte pur dolente con delicatezza e in acqua calda. Così faccio giornalmente.
Più volte al giorno sotto acqua calda, che mi allevia il fastidio, massaggio il gavocciolo che riduce progressivamente e quasi completamente le sue dimensioni pur non scomparendo del tutto, ma riducendo notevolmente il dolore. Ho la sensazione che il coagulo presente in esso si svuoti del sangue ancora fluido in eccesso e resti solo la componente "insolubile", fibrina, aggregato piastrinico.. non so.. Il gavocciolo si gonfia dopo pochi minuti o ore come prima.
Non chiedo una diagnosi, impossibile a distanza, né una terapia, ma qualche considerazione esperta per poter meglio capire cosa sta succedendo e come posso rimediare.
Ho anche l'impressione che il "residuo solido" sia ogni giorno di dimensioni diverse.. non più grandi, ma diverse. A volte mi sembra stia per scomparire e magari il giorno successivo invece cresce per poi cambiare ancora. Non sarebbe utile una terapa antiaggregante piastrinica magari con aspirina a basso dosaggio? e iniezioni sottocute con eparina a basso peso molecolare non potrebbero aiutare? Ho letto nelle indicazioni terapeutiche dell'eparina e non è mensionata la trombosi emorroidaria. Perché? Se l'incisione con drenaggio del trombo risolve "immediatamente" lasciando una ferita certamente sanguinante (poiché l'afflusso di sangue sembra pressocché costante) se si riassorbisse rapidamente il trombo per via dell'eparina mi sarebbe facile ridurre il gonfiore completamente velocizzando la guarigione. Sbaglio?
Esistono pomate a base di eparina che possa applicare e che diano qualche effetto in alternativa?
Ringrazio anticipatamente per le risposte che vogliate gentilmente dare alle mie domande.
Nella speranza di poter essere utile anche a qualche altro utente porgo distinti saluti

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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Gentile utente, la visita proctologica per fare il punto della situazione è indispensabile, la soluzione del problema con la sola terapia medica avviene ma è più lenta, mentre se si vuole velocizzare la cura della complicanza, bisognerebbe incidere il gavocciolo emorroidario ed estrarre il trombo che determina i suoi sintomi. Rimane comunque il fatto, che se questi episodi dovessero essere ricorrenti dovrà rassegnarsi all'idea di risolvere definitivamente il problema con un trattamento chirurgico più esteso.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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