Intervento chirurgico per prolasso

Salve, ho 28 anni, 1,85 per 110 Kg. Soffro di emorroidi da diverso tempo, mi è stato diagnosticato un prolasso, di recente evoluto dal secondo al terzo livello. Ho effettuato diversi consulti (Medico chirurgo, Specialisti) in entrambi i casi, la risposta fornitami è appunto una risoluzione definitiva con l'intervento chirurgico. Desidero inoltre precisare che la terapia consigliadami durante tutto l'excursus è differente: nel primo caso mi è stato prescritto il Proctofoam con Arvenum, poi il Pentacol con Emortrofine; Il risultato ottenuto è, in entrmbi i casi, una attenuazione dell'infiammazione, un restringimento dei vasi, una evaquazione meno dolorosa (comunque senza emorragie). Il prolasso ovviamente è rimasto.
Ora, sulla tecnica da applicare ho ricevuto risposte divergenti: c'è chi mi parla di Prolassectomia (v. tecnica Longo), chi di Emorroidectomia. Documentandomi, anche su questo presente sito web, ho notato pareri differenti con pro e contro per ogni tecnica usata. Considerando che sono poco tollerante al dolore fisico, e poco disposto ad avere un post-operatorio lungo ed estenuante, sarei più incline a scegliere la prolassectomia con tecnica Longo. Tuttavia, il rischio di recidiva è un fatto che non si può ignorare.
Stando a quanto detto, desideravo Vs. consulto per sapere cosa ne pensavate, per ben capire cio a cui andrei inconto in entrambe le circostanze e ricevere ulteriori dettagli delle tecniche.
Ringraziandovi anticipatamente, porgo cordali saluti.
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Dr. Giovanni Piazza Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 464 13
Gentile Utente,
l'applicazione di una metodica chirurgica qualunque essa sia, non è scevra da rischi (compresa la recidiva). Cerchiamo di intenderci bene, quali sono ad oggi le metodiche più applicate?
Milligan-Morgan; Tecnica di Longo, Hal e THD.
Chi ama la M-M definisce le altre inique e viceversa!
Ritengo più utile, a mio modestissimo avviso, consigliare e non Obbligare il paziente verso una metodica!
Troverà, anche su queste pagine, pareri affini e discordanti! Ma questo è nelle umane cose!
Si ricordi però sempre una cosa, la correzione chirurgica di una malattia,qualunque essa sia, ha dei tempi variabili di ripresa! che dipendono dal tipo di malattia, dalla sua condizione all'atto operatorio, della capacità di risposta dell'organismo.
Valuti, insieme ai 2 colleghi ( ho anche intuito chi sono!) i rischi ed i benefici e operi una scelta.
Cordialità
Dr.Giovanni Piazza
www.drgiovannipiazza.blogspot.com

Dr. Giovanni Piazza
Chirurgo Oncologo
www.Gruppopalermomedica.blogspot.com
www.drgiovannipiazza.blogspot.com

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Utente
Utente
Gent.mo Dr. Piazza, la ringrazio per la puntuale e celere risposta. Sono comunque rimasto incuriosito da un particolare, tra le altre cose: ho sentito un gran parlare delle tecniche M-M e Longo e conosco più o meno i dettagli. Le altre due da Lei nominate mi risultano sconosciute o quasi; Sono forse più recenti e ancora sperimentali, o sbaglio?
Cordiali saluti.



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Dr. Giovanni Piazza Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 464 13
Gentile Utente,
sperimentali per chi non le conosce! Oramai da tempo vengono utilizzate con ottimi risultati, navighi sulla rete e troverà molti articoli.
Cordialmente
Dr.Giovanni Piazza
www.drgiovannipiazza.blogspot.com
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Utente
Utente
Gent.mo Dr Piazza, concordo con Lei, obiettivamente parlando è una questione...soggettiva, che varia da medico a medico! Navigando su web, in effetti, ho trovato diverso materiale interessante, anche sul suo Blog. Granzie ancora per la disponibilità. Distinti saluti.