Ragade anale in gravidanza
Gentili Dottori,
sono incinta al 5° mese e sto soffrendo ormai da tre mesi di ragadi anali.
Circa due mesi fa ho effettuato una prima visita dallo specialista, il quale mi ha diagnosticato una ragade acuta posteriore con marisca infiammatoria. All'epoca il dolore era insopportabile e perdurava circa 10 ore dopo ogni evacuazione. Visto lo stato di gravidanza, mi prescriveva la sola cura con dilatan, in più psyllogel e due litri di acqua al giorno. Quasi immediatamente il dolore si è ridotto sensibilmente, sia di intensità che di durata (5 ore).
Dopo 20 giorni ho effettuato nuova visita ed in quell'occasione il medico mi ha diagnosticato ragade cronica posteriore e piccola ragade anteriore, prescrivendo continuazione cura con dilatan e consigliando, in caso di insuccesso, operazione chirurgica.
Ad oggi, trascorso un altro mese e mezzo, la ragade posteriore (quella cronica) è guarita, anche se è rimasta la marisca. Invece non vuol guarire quella anteriore, la quale - devo dire - non mi procura un dolore insopportabile, ma è comunque fastidiosa e sanguina ad ogni evacuazione.
Il mio dubbio a questo punto è se intraprendere la strada dell'intervento o continuare con dilatan (adesso sono alla terza misura). Vi chiedo anche se secondo voi potrei affiancare una pomata.
Ho anche molta paura del parto, pensando che in quell'occasione il mio problema si acutizzi sensibilmente: è plausibile? Nel caso, è consigliabile intervenire prima o dopo (il parto)?
Vi ringrazio in anticipo per la vostra disponibilità e per i consigli che vorrete darmi.
Saluti cordiali.
sono incinta al 5° mese e sto soffrendo ormai da tre mesi di ragadi anali.
Circa due mesi fa ho effettuato una prima visita dallo specialista, il quale mi ha diagnosticato una ragade acuta posteriore con marisca infiammatoria. All'epoca il dolore era insopportabile e perdurava circa 10 ore dopo ogni evacuazione. Visto lo stato di gravidanza, mi prescriveva la sola cura con dilatan, in più psyllogel e due litri di acqua al giorno. Quasi immediatamente il dolore si è ridotto sensibilmente, sia di intensità che di durata (5 ore).
Dopo 20 giorni ho effettuato nuova visita ed in quell'occasione il medico mi ha diagnosticato ragade cronica posteriore e piccola ragade anteriore, prescrivendo continuazione cura con dilatan e consigliando, in caso di insuccesso, operazione chirurgica.
Ad oggi, trascorso un altro mese e mezzo, la ragade posteriore (quella cronica) è guarita, anche se è rimasta la marisca. Invece non vuol guarire quella anteriore, la quale - devo dire - non mi procura un dolore insopportabile, ma è comunque fastidiosa e sanguina ad ogni evacuazione.
Il mio dubbio a questo punto è se intraprendere la strada dell'intervento o continuare con dilatan (adesso sono alla terza misura). Vi chiedo anche se secondo voi potrei affiancare una pomata.
Ho anche molta paura del parto, pensando che in quell'occasione il mio problema si acutizzi sensibilmente: è plausibile? Nel caso, è consigliabile intervenire prima o dopo (il parto)?
Vi ringrazio in anticipo per la vostra disponibilità e per i consigli che vorrete darmi.
Saluti cordiali.
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Gentile utente,
le consiglio di gestire il problema con dieta e terapia medica,
decidendo poi il da farsi a parto avvenuto.
Non abbia timori particolari.
le consiglio di gestire il problema con dieta e terapia medica,
decidendo poi il da farsi a parto avvenuto.
Non abbia timori particolari.
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 14.5k visite dal 21/03/2015.
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