Ascesso perianale in neonato
Gentile dottore,
scrivo da Barletta. Ho un bimbo di circa due mesi. E’ nato il 15/07/2008 e intorno ai venti giorni di vita è comparsa, attaccata all’ano, dapprima una pallina sottocutanea e poi una bolla. Gli hanno diagnosticato un’ascesso perianale che nel giro di una settimana si è aperto verso l’esterno facendo fuoriuscire il pus. E’ stato visitato tre volte al Giovanni XXIII di Bari con pareri contrastanti da parte dei chirurghi.
Due chirurghi e la pediatra ci hanno suggerito l’intervento subitaneo sia pure senza urgenza.
Altri due chirurghi ci hanno detto che il tempo gioca a nostro favore e che è bene aspettare senza intervenire chirurgicamente.
Ci hanno prescritto una settimana di antibiotico eritromicina per via orale (nella terza settimana di agosto), lavaggi con il Fisian ed applicazioni ad oltranza sulla parte di gentamicina.
La confusione per me e mia moglie è tanta.
Il bambino è molto piccolo (quasi due mesi di vita), la preoccupazione per un’anestesia totale, ed inoltre mi preoccupa molto il rischio di incontinenza.
Cosa dobbiamo fare? Dobbiamo fare degli esami più approfonditi? Bisogna intervenire oppure è meglio aspettare che cresca il bambino?
Adesso si sta riformando l’ascesso in un punto vicino al precedente, ma diverso; cosa dobbiamo fare: intervenire per asportare il pus oppure in alternativa lasciare che fuoriesca da solo come è successo la prima volta?
La ringrazio cortesemente. Un papà molto preoccupato.
Donato
scrivo da Barletta. Ho un bimbo di circa due mesi. E’ nato il 15/07/2008 e intorno ai venti giorni di vita è comparsa, attaccata all’ano, dapprima una pallina sottocutanea e poi una bolla. Gli hanno diagnosticato un’ascesso perianale che nel giro di una settimana si è aperto verso l’esterno facendo fuoriuscire il pus. E’ stato visitato tre volte al Giovanni XXIII di Bari con pareri contrastanti da parte dei chirurghi.
Due chirurghi e la pediatra ci hanno suggerito l’intervento subitaneo sia pure senza urgenza.
Altri due chirurghi ci hanno detto che il tempo gioca a nostro favore e che è bene aspettare senza intervenire chirurgicamente.
Ci hanno prescritto una settimana di antibiotico eritromicina per via orale (nella terza settimana di agosto), lavaggi con il Fisian ed applicazioni ad oltranza sulla parte di gentamicina.
La confusione per me e mia moglie è tanta.
Il bambino è molto piccolo (quasi due mesi di vita), la preoccupazione per un’anestesia totale, ed inoltre mi preoccupa molto il rischio di incontinenza.
Cosa dobbiamo fare? Dobbiamo fare degli esami più approfonditi? Bisogna intervenire oppure è meglio aspettare che cresca il bambino?
Adesso si sta riformando l’ascesso in un punto vicino al precedente, ma diverso; cosa dobbiamo fare: intervenire per asportare il pus oppure in alternativa lasciare che fuoriesca da solo come è successo la prima volta?
La ringrazio cortesemente. Un papà molto preoccupato.
Donato
[#1]
Gentile Donato,
un ascesso perianale va inciso e drenato ... altrimenti c'è il rischio che si riformi. All'apertura spontanea di un ascesso deve seguire una DIAGNOSI ed una toletta chirurgica locale adeguata. Infatti bisognerebbe capire perchè un bambino di due mesi forma ascessi perianali. Le consiglio quindi di rivolgersi ad un chirurgo pediatra per una valutazione più completa ed un eventuale intervento.
Cordiali saluti
un ascesso perianale va inciso e drenato ... altrimenti c'è il rischio che si riformi. All'apertura spontanea di un ascesso deve seguire una DIAGNOSI ed una toletta chirurgica locale adeguata. Infatti bisognerebbe capire perchè un bambino di due mesi forma ascessi perianali. Le consiglio quindi di rivolgersi ad un chirurgo pediatra per una valutazione più completa ed un eventuale intervento.
Cordiali saluti
Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile
[#3]
Gentile Donato,
non è possibile rispondere senza prima aver visto l'entità dell'ascesso, il percorso di una eventuale fistola e la sede di origine.
Per quanto riguarda la Puglia penso che la clinica pediatrica dell'Università di Bari abbia una reparto di chirurgia pediatrica
Io purtroppo vivo a Roma e faccio riferimento al Bambin Gesù.
Cordiali saluti
non è possibile rispondere senza prima aver visto l'entità dell'ascesso, il percorso di una eventuale fistola e la sede di origine.
Per quanto riguarda la Puglia penso che la clinica pediatrica dell'Università di Bari abbia una reparto di chirurgia pediatrica
Io purtroppo vivo a Roma e faccio riferimento al Bambin Gesù.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 37.4k visite dal 09/09/2008.
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