Chiarimenti su diagnosi sindrome cicatriziale-perivisceritica

Salve, stamattina ho fatto la colonscopia ma purtroppo non è stata completa per questo motivo: Indagine limitata alla sigma per impossibilità alla progressione dello strumento (per verosimile sindrome cicatriziale - perivisceritica) vorrei sapere cosa vuol dire questo tipo ti cicatrizzazione.
Il mio sigma è risultato con mucosa disomogeamente iperemica e fragile con plurime lesioni ulcerativa serpiginose e rotondeggiani. Per questo pensano si tratti di morbo di crohn.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Gentile Utente.
L'endoscopista adduce la difficoltà, alla progressione dello strumento, ad una infiammazione della parete esterna(perivisceritica) del viscere esplorato che ha creato delle aderenze tra il tratto intestinale interessato e le strutture adiacenti(parete addominale, organi pelvici, altre anse intestinali).
Per la diagnosi di Crohn ci si affida all'esame istologico
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta celere. Ora ho capito di cosa si parla. Essendo che a causa della non proseguzione dell'esame per il motivo sopra citato hanno deciso che mi chiameranno per organizzare un ricovero di quattro giorni, quindi credo che l'esam istologico verrà fatto durante la mia degenza.
La ringrazio ancora,
cordiali saluti
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Prego.
Se le fa piacere ci tenga informati.
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Utente
Utente
Salve, non ho ancora i risultati degli esami ma avrei una domanda da fare.
Lunedì pomeriggio ho fatto la risonanza magnetica, quando ero dentro la macchina della risonanza mi è stato iniettato il liquido di contrasto, appena il liquido è entrato nella vena ho cominciato ad urlare, letteralmente, non mi faceva male il liquido in sé, dopo continuava a scorrere e non avevo problemi, ma è stato quando il liquido è stato sparato in vena che ho urlato, l'infermiera ha detto che non poteva darmelo ad una velocità inferiore. In ogni caso oggi, dopo tre giorni dall'esame, il braccio fa ancora male, se lo tengo piegato non ho problemi, ma quando cerco di distenderlo vedo le stelle, la vena, nella parte iniziale dove avevo l'ago, fa male al tocco ed è più larga di prima dell'esame, in più, lungo quel tratto di vena la pelle si è arrossata. Vorrei sapere se è normale che faccia ancora male, magari per il trauma subito, e quindi non devo preoccuparmi, oppure se c'è qualcosa che non va...
Grazie in anticipo
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Probabilmente si è verificata una flebite.
Necessaria una visita per una conferma e per l'opportuna terapia.
Prego
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Utente
Utente
Visita fatta! Mi è stata diagnosticata una tromboflebite da vena superficiale, mi hanno dato un gel da mettere sul braccio e le punture di eparina, il fatto è che non ho detto al dottore che mi erano state diagnosticate delle ulcere interne al sigma per sospetto morbo di crohn, mi hanno detto che non va bene prendere l'epinefrina quando si hanno ulcere interne, perché si rischia un'emorragia interna, mi può confermare quest'ultima diagnosi? Come posso curare la tromboflebite senza epinefrina? Sono preoccupata che possa peggiorare.
Grazie dottore