Fastidi cronici perianali in seguito a ragade e dermatite

Tre anni fa avvertivo problemi anali dovuti ad una ragade e a una dermatite irritativa di origine sconosciuta(non so se legate da rapporto di causa ed effetto e in che modo).
Due anni fa ho subito due interventi, il primo di sfinterotomia ed exeresi della ragade e il secondo, qualche mese più tardi deciso per la lenta cicatrizzazione, di escissione e cauterizzazione della stessa ragade. Dopo un iniziale miglioramento seguito al secondo intervento ho avvertito di nuovo fastidi e dolori.
In seguito una manometria anorettale e una colonscopia non hanno rilevato alcun problema, se non la seconda una colite cronica "low grade" aspecifica.
Dopo cura dermatologica (i sintomi erano perianali e secondo il dermatologo il problema era l'umidità della zona) a base di flaminal e neomercuro cromo e altri farmaci come pevaryl e placentex la situazione è migliorata, senza mai risolversi del tutto.
Di recente, in seguito all'assunzione di un antistaminico (aerius), ho avuto dei problemi di emorroidi, risolti con arvenum, che hanno provocato un riacutizzarsi dei soliti fastidi perianali.
Secondo il dermatologo e il medico ora non c'è nulla (presto andrò dal proctologo), ma io sto male e sono sull'orlo della disperazione. Cosa posso fare? Da tempo ho la sensazione che i fastidi dipendano dalle feci, che sono quasi sempre acquose e malformate (comunque vado di corpo regolarmente e senza alcun problema o dolore). Tra l'altro, per quanto mi lavi bene, mi capita spesso di trovare tracce di feci nella zona perianale diverse ore dopo avere defecato, anche dopo 2 lavaggi. Faccio presente che i fastidi mi appaiono esterni e che all'esame visivo la zona sembra normale e non infiammata. La colite e le feci possono c'entrare qualcosa? Spero che mi possiate dare una mano perché sono davvero disperato: il problema sembra infinito!!!
Grazie per l'attenzione.