Urgente: che malattia infiammatoria cronica ho?!?

Gentili dottori,

Mi chiamo Antonio ed ho 24 anni. Il 21 luglio mi sono sottoposto ad una colonscopia con biopsie multiple in seguito ad un episodio di diarrea muco-ematica. Il mio gastroenterologo ed il mio medico curante purtroppo sono in ferie ed io non so proprio in che modo interpretare il referto istologico ritirato il primo agosto. Per permetterVi una diagnosi più agevole Vi faccio una breve sintesi del quadro sintomatico precedente.
Tendenzialmente sono sempre stato un soggetto "diarroico", sin dall'adolescenza, e raramente ho avuto episodi di stitichezza. A 15 anni ho avuto un episodio di rettalgia (molto meno severo di quello occorso due mesi fa, tuttavia) e per questo sono stato sottoposto a colonscopia, che però non ha evidenziato nessun tipo di lesione, se si eccettua un accenno di intestino più lungo della norma. Da 4-5 anni però i sintomi si sono modificati, perché alla diarrea (più o meno 2-3 attacchi al mese) si è associata presenza di muco (non costante ma nemmeno rara), astenia, cefalee e disturbi della concentrazione, talvolta senso di nausea e un lieve aumento degli episodi stitici (sempre abbastanza rari, ma a volte inspiegabili...Mi è capitato in un paio di occasioni che il giorno prima avevo un alvo non proprio diarroico ma "generoso" mentre quello seguente andavo in bagno con molta difficoltà, pur avedo mangiato come al solito). Alla luce del precedente esame endoscopico mi hanno sempre detto che tali disturbi erano da ascrivere ad una colite spastica, quindi di natura psicogena, per cui non ho più dato peso ad essi, considerandoli parte del mio quotidiano. Come Vi dicevo, però, lo scorso 1 giugno sono andato al pronto soccorso in seguito ad un episodio di diarrea muco-ematica (in totale ho avuto 7 scariche sanguinolente, sei delle quali consecutive e non miste a feci), cosa mai accaduta (a 15 anni ebbi solo due perdite di sangue, senza muco né diarrea); il medico del PS, senza sottopormi ad alcun tipo di esame, mi ha diagnosticato una rettocolite ulcerosa e mi ha prescritto Asacol 800 per un mese. Con l'Asacol sono stato molto meglio (anche se lo prendevo dopo i pasti, perché prima mi distruggeva lo stomaco), soprattutto perché ha ridotto di molto le cefalee e le diarree (nel senso che ho avuto in un paio di occasioni solo gli spasmi tipici che le precedono, quasi come se il farmaco stroncasse sul nascere le crisi diarroiche), anzi nelle due settimane in cui mi è stato fatto sospendere ho avuto due episodi di diarrea con cibi "improbabili", cioè una cena a base di pesce bollito con olio d'oliva (senza ulteriori condimenti, né prezzemolo né aglio) ed una colazione con una tazza di camomilla. Dopo qualche tempo, però, mi sono documentato su Internet ed ho scoperto che una RCU può essere diagnosticata solo dopo esami specifici, così ho consultato un secondo gastroenterologo, il quale mi ha fatto sospendere l'Asacol (come Vi accennavo prima) e prescritto varie analisi del sangue, delle feci ed una colonscopia con biopsie multiple. La coprocoltura e l'esame parassitologico delle feci sono risultati negativi, gli esami del sangue sostanzialmente buoni salvo che per un abbassamento dei globuli bianchi, probabilmente dovuto all'Asacol, che può comportare tale effetto collaterale (difatti ho ripetuto l'emocromo dopo due settimane che l'avevo sospeso, scoprendo che i bianchi erano buoni). Dopo circa 20 giorni mi sono sottoposto a colonscopia ed esame istologico ma gli esiti non sono chiari. Premetto che in precedenza avevo effettuato anche analisi per scoprire eventuali allergie alimentari, epatite B-C e celiachia, con risultati negativi. Un altro aspetto che vorrei evidenziare è che nel corso degli ultimi 6-7 mesi ho perso complessivamente 3 chili (sono alto 170cm e abitualmente il mio peso era 58 kg, adesso sono arrivato a 55 kg ed il dimagrimento non si è limitato, come Vi dicevo, agli ultimi due mesi), pur non sottoponendomi nel modo più assoluto ad alcun tipo di restrizione alimentare; inoltre nel corso di questi due mesi non ho mai avuto febbre, solo qualche decimo subito dopo le emorragie (37,2 - 37,3) e in altre due occasioni, ma questi decimi si sono sempre presentati nel pomeriggio e scomparsi dopo 3-4 ore (questo rendeva poco probabile, secondo il medico, un'infezione); infine, per quanto riguarda i dolori, ne ho da un mese nel fianco destro, in due punti: sotto la costola (più o meno nella zona del fegato) e vicino l'ombelico, nella parte centrale (in principio, infatti, avevo temuto un'appendicite).
Dopo questa doverosa premessa Le riporto l'esito dei due esami.

Colonscopia

AI SEGMENTI ESPLORATI:
-mucosa rosea e lucente; iperemia del discendente e del sigma prossimale con numerose lesioni micropetecchiali; l'ultima ansa ileale si presenta costellata da numerose lesioni micropolipoidi sessili millimetriche, ricoperte da mucosa apparentemente nella norma. Si eseguono biopsie a livello dell'ileo, cieco-ascendente, trasverso, discendente-sigma e retto per esame istologico;
- trama vascolare sottomucosa normorappresentata;
- pareti normoelastiche e normodistensibili alla insufflazione gassosa; ipermotilità parietale;
- haustratura nella norma.

Il medico che ha eseguito la colon mi disse che forse si trattava di Morbo di Crohn, ma che occorreva attendere l'esito del referto istologico per poter formulare una diagnosi certa.

REFERTO ISTOLOGICO

- Per i due frammenti delll'ileo terminale: il quadro morfologico mostra due frammenti superficiali di mucosa tipo piccolo intestino sede di regolare profilo dei villi, edema ed infiltrato infiammatorio cronico a carico della lamina propria.
- Per i tre frammenti del cieco-discendente, per il frammento del colon trasverso, per i tre frammenti del discendente-sigma e per i due frammenti del retto: in tutti i frammenti inviati, il quadro morfologico mostra mucosa colonica sede di regolare quota ghiandolare, che mostra focale atteggiamento iperplasiogeno a carico dell'epitelio, edema ed infiltrato infiammatorio cronico a carico della lamina propria, anche con aspetti pseudofollicolari. Reperto morfologico di tipo infiammatorio cronico con aspetti reattivi aspecifici, da valutare alla luce dei dati clinico-laboratoristico-endoscopici.

Che vuol dire "aspetti reattivi aspecifici"? Per favore, aiutatemi Voi, non so davvero a chi rivolgermi per sapere: ho il terrore di non riuscire a capire, se non dopo molti altri esami, che cos'abbia con esattezza! Bastano come ulteriori esami la ricerca di anticorpi pANCA - ASCA e un'ecografia intestinale o dovrei farne degli altri? Aldilà della diagnosi, l'unica cosa certa è che subito dopo la colon il mio GE (che all'epoca era ancora in ospedale) mi ha fatto riprendere l'Asacol e devo dire che questo farmaco sta migliorando molto la mia qualità di vita (le diarree sembrano un vago ricordo e posso finalmente mangiare in santa pace)...
Antonio
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Dr. Paolo Piovanello Chirurgo generale, Chirurgo toracico, Colonproctologo, Gastroenterologo 6 1
Caro Antonio,
il quadro che lei espone sembra abbastanza chiaro, e sembra trattarsi di una malattia intestinale infiammatoria cronica. COme lei forse sa, documentandosi, esistono due principali malattie infiammatorie croniche intestinali, che sono rappresentate dal morbo di Crohn e dalla rettocolite ulcerosa, che si distinguono per vari aspetti clinici e strutturali che non sto qui ad elencare. Accanto a queste due forme principali, esistono però della forme aspecifiche, che vengono appunto chiamate, in temini semplici, coliti infiammatorie aspecifiche. Tali forme, pur presentando un quadro compatibile con una infiammazione cronica del grosso intestino, non presentano chiari caratteri che possano permettere di catalogarli come una delle due forme princpali. QUesto non vuol dire però che siano forme più gravi o per cui non c'è terapia. Spesso tale terapia si basa sulla mesalazina, contenuta per esempio nell'asacol, così come in molti altri preparati. Altri farmaci che possono essere usati sono i cortisonici. esistono inoltre nuovi farmaci che si stanno impiegando in queste malattie, con risultati alterni. Io mi affiderei ad un gastroenerologo, magari esperto di malattie infiammatorie cronche, che sicuramente saprà consigliarle le cure migliori
cordiali saluti
Paolo Piovanello