Laparoscopia colon retto
Ho 61 anni e casi di carcinoma rettale in famiglia.
Da RX-clisma opaco DC, eseguito a titolo preventivo, è emersa una neoformazione a carico della parete posteriore dell'ampolla rettale dal diametro di circa 1 cm, compatibile con polipo sessile. Dovrò sottopormi a colonscopia e relativo esame istologico. Il chirurgo pensa che probabilmente non sarà possibile endoscopicamente l'asportazione integrale del polipo e che pertanto, in caso di benignità, bisognerà solo controllarne l'evoluzione.
So che la sequenza polipo-carcinoma è di elevata probabilità; per cui mi perplime il parere del chirurgo. Non esistono metodiche chirurgiche alternative, magari laparoscopiche, per asportare una neoformazione comunque pericolosa? Grazie
Da RX-clisma opaco DC, eseguito a titolo preventivo, è emersa una neoformazione a carico della parete posteriore dell'ampolla rettale dal diametro di circa 1 cm, compatibile con polipo sessile. Dovrò sottopormi a colonscopia e relativo esame istologico. Il chirurgo pensa che probabilmente non sarà possibile endoscopicamente l'asportazione integrale del polipo e che pertanto, in caso di benignità, bisognerà solo controllarne l'evoluzione.
So che la sequenza polipo-carcinoma è di elevata probabilità; per cui mi perplime il parere del chirurgo. Non esistono metodiche chirurgiche alternative, magari laparoscopiche, per asportare una neoformazione comunque pericolosa? Grazie
[#1]
Gentile Utente,
l'indicazione a sottoporsi a colonscopia con, se possibile, asportazione della neoformazione e valutazione istologia è il trattamento d’attuare prima di decidere il successivo iter medico (controllo endoscopico seriato o asportazione chirurgica).
Nel caso in cui vi dovesse essere indicazione al trattamento chirurgico, in base alla scelta del chirurgo operatore, lo stato locale della lesione, le Sue condizioni fisiche generali, etc.., si sceglierà se intervenire per via laparoscopica o laparotomica
Per quanto riguarda la laparoscopia (accesso alla cavità addominale mediante microincisioni, introduzione degli strumenti operatori in cavità ed osservazione dell'interno e degli atti chirurgici mediante una telecamera) consideri che è a tutti gli effetti una ‘metodica chirurgica’ con le medesime indicazioni e tempi chirurgici dell’intervento eseguito per via tradizionale (laparotomia)
Dott.ssa M.M.Morelli
l'indicazione a sottoporsi a colonscopia con, se possibile, asportazione della neoformazione e valutazione istologia è il trattamento d’attuare prima di decidere il successivo iter medico (controllo endoscopico seriato o asportazione chirurgica).
Nel caso in cui vi dovesse essere indicazione al trattamento chirurgico, in base alla scelta del chirurgo operatore, lo stato locale della lesione, le Sue condizioni fisiche generali, etc.., si sceglierà se intervenire per via laparoscopica o laparotomica
Per quanto riguarda la laparoscopia (accesso alla cavità addominale mediante microincisioni, introduzione degli strumenti operatori in cavità ed osservazione dell'interno e degli atti chirurgici mediante una telecamera) consideri che è a tutti gli effetti una ‘metodica chirurgica’ con le medesime indicazioni e tempi chirurgici dell’intervento eseguito per via tradizionale (laparotomia)
Dott.ssa M.M.Morelli
[#2]
Utente
Gentile dottoressa,
nel ringraziarla della cortese risposta, chiara ed esaustiva, mi permetto di porle un ulteriore quesito: la difficoltà all'asportazione endoscopica è determinata dalla collocazione del polipo, dalla sua dimensione, dalla sua sessilità?
Trattandosi di un polipo di dimensioni modeste e collocato nell'ampolla rettale, la difficoltà che mi è stata prospettata può dipendere dalla mancanza di abilità dell'operatore?
Ulteriori ringraziamenti
nel ringraziarla della cortese risposta, chiara ed esaustiva, mi permetto di porle un ulteriore quesito: la difficoltà all'asportazione endoscopica è determinata dalla collocazione del polipo, dalla sua dimensione, dalla sua sessilità?
Trattandosi di un polipo di dimensioni modeste e collocato nell'ampolla rettale, la difficoltà che mi è stata prospettata può dipendere dalla mancanza di abilità dell'operatore?
Ulteriori ringraziamenti
[#3]
Gentile Utente,
un polipo peduncolato (immagini un ‘fungo’) risulta più agevole da rimuovere endoscopicamente rispetto al polipo sessile (rifacendomi all’esempio del ‘fungo’, non ha un gambo);
Chiaramente la sede e le dimensioni del polipo sessile condizionano ulteriormente la procedura endoscopica.
Nel Suo caso, polipo rettale di 1 cm, dovrebbe essere possibile la rimozione con endoscopio flessibile e, nel caso in cui mediante colonscopia si evidenziasse una distanza dal margine anale contenuta tra i tre-cinque cm, potrebbe, altresì, esserci l’indicazione alla mucosectomia endoscopica microchirurgica
(TEM = microchirurgia endoscopica transanale).
Ovviamente, entrambi le metodiche sono ‘operatore dipendente’.
Dott.ssa M.M.Morelli
un polipo peduncolato (immagini un ‘fungo’) risulta più agevole da rimuovere endoscopicamente rispetto al polipo sessile (rifacendomi all’esempio del ‘fungo’, non ha un gambo);
Chiaramente la sede e le dimensioni del polipo sessile condizionano ulteriormente la procedura endoscopica.
Nel Suo caso, polipo rettale di 1 cm, dovrebbe essere possibile la rimozione con endoscopio flessibile e, nel caso in cui mediante colonscopia si evidenziasse una distanza dal margine anale contenuta tra i tre-cinque cm, potrebbe, altresì, esserci l’indicazione alla mucosectomia endoscopica microchirurgica
(TEM = microchirurgia endoscopica transanale).
Ovviamente, entrambi le metodiche sono ‘operatore dipendente’.
Dott.ssa M.M.Morelli
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.1k visite dal 03/08/2008.
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