Recato dal mio medico curante per un dolore in zona perianale

Salve
una settimana fa, mi sono recato dal mio medico curante per un dolore in zona perianale; Il mio medico mi ha diagnosticato un ascesso perianale delle dimenzioni di 4cm circa, e mi ha mandato a visita da un medico chilurgo il giorno stesso.

Questo specialista, dopo avermi visitato mi ha aspirato con una siringa il pus e dato una cura di antibiotici (rocefin) per 5 gg, ma dopo 2 giorni sono dovuto tornavi, poichè l'ascesso si era rigonfiato, impedendomi di camminare( questa volta era ancora più grande).

In questa nuova visita, mi è stata praticata una piccola incisione ( circa 5mm) e fatto spurgare il pus,( senza anestesia, provocandomi un dolore indescrivibile), e mi ha prescritto antidolorifici al bisogno ( moment fino a 6 al giorno) e di arrivare a 7 punture di antibiotico , e menzionandomi l'ipotesi della formazione di una fistola.

Ora sono passati 2 giorni e va meglio, se non fosse che sento ancora un rigonfiamento (circa 2 cm) e brucia il punto dell'incisione. Stò facendo 4-5 bidé al giorno, e disinfetto con una garza imbevuta di disinfettante.

Sono consapevole che senza una visita specifica è difficile dare pareri, ma
volevo sapere se:

1 il modo di agirenel mio caso è corretto?

2 posso usare una crema tipo luan per alleviare il bruciore, e posso metterla direttamente sull'incisione? oppure, Visto che il bruciore aumenta quando cammino, una crema lubrificante, penso, potrebbe alleviare il fastidio

3 Tale rigonfiamento andrà a riassorbisi, o bisognerà incidere nuovamente?

4 nell'eventualità che si sia formata una fistole, è possibile accertarsene tramite risonanza magnetica?

Ringrazio anticipatamente per la disponibilità e colgo l'occasione per augurare una serena Pasqua
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.2k 376 4
Gentile Utente
1) Corretta l'incisione, anestetici locali non agiscono in presenza di un ascesso.
2) Non è corretto applicare Luan o altra pomata.
3) Se l'incisione è ampia e continua a drenare il "rigonfiamento" scomparirà spontaneamente.
4) Risolto l'evento acuto,con una RMN ed una Ecografia endoanale si potrà studiare l'eventuale evoluzione in fistola.
Ricambiamo gli auguri.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
Grazie per la pronta risposta
l'incisione è piccolissima, meno di mezzo centimetro, ed è quasi chiusa, e non esce pus.

Il rigonfiamento è rimasto uguale in questi 2 giorni, senza darmi grandi problemi, se non bruciore nel punto in cui è stato inciso; mi è stato detto di tenere, sul punto dell'incisione, una garza sterile e di cambiarla frequentemente, su quest'ultima ad ogni cambio vi è un puntino di sangue e non di più.

Oggi dopo l'ennesimo bidé ho notato che in zona anale, si sono formati due piccoli rigonfiamentei, e da profano mi sembrano emorroidi, ma in questi giorni non ho avuto problemi a defecare e non ho sforzato.

Possono essere una conseguenza dell'ascesso?

grazie
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.2k 376 4
Oltre alla garza sterile è utile applicare anche una borsa d'acqua calda, per quindici minuti, più volte al giorno; il calore aumentando il flusso sanguigno, favorisce l’eliminazione delle "scorie" accumulate nei tessuti.

Probabilmente si è verificata una congestione emorroidaria in associazione al processo infiammatorio.

Prego.
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Utente
Utente
Salve, ad oggi l'ascesso è quasi del tutto sparito, non c'è quasi più il rigonfiamento, lo si sente solo al tatto, ed è più piccolo di 1 cm; sono sparite anche le emorroidi, mi è rimasta una leggera senzazione di prurito.

Durante l'ultima visita di controllo, il medico mi ha detto che per lui vi è una fistole, comprimendo la parte sente un nodino duro, che per lui è una fistole.

Gli ho chiesto se, per conferma, era possibile fare qualche analisi, come ecografie o risonanza; mi ha risposto che non era necessario perchè è sicuro che vi sia una fistole, e di contattarlo quando mi sono organizzato per fare un piccolo intervento.

Non dubito della professionalità di tale medico, ma prima di fare l'intervento vorrei essere sicuro che sia necessario, ed ho già fissato un appuntamento con un altro specialista per sentire un altro parere.

Quello che volevo sapere e se le fistole possono essere diagnosticate semplicemente al tatto, e quale controllo è meglio fare, se ecografia o risonanza, per accertarsi della presenza di questa presunta fistole e vedere la sua posizione.

grazie ancora per la disponibilità
[#5]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.2k 376 4
La presenza di una fistola, in mani esperte, anche se chiusa, puo essere diagnosticata al tatto o anche alla sola ispezione, quello che invece è più difficile è sapere quale è il tragitto ed il rapporto che contrae con gli sfinteri.
Per poter saper questo è necessario, in mancanza di un tragitto che,alla visita, può essere imperciato e seguito da una sonda. eseguire alcuni esami strumentali quali l'ecografia endoanale o una RMN.
Questi esami ci permetteranno di capire, prima di arrivare al tavolo operatorio, quale fistola dovremo trattare.
La classificazione più seguita per le fistole perianali è quella di Parks, che le identifica, secondo l’interessamento degli sfinteri in: superficiali, intersfinteriche, transfinteriche, sovrasfinteriche ed extrasfinteriche.
Ogni una di queste fistole prevede un trattamento dedicato.
La chirurgia delle fistole anali non è semplice,anche in mani esperte specialmente per quelle più complesse,per questo è necessario conoscere in anticipo il loro decorso, in modo che lo specialista colonproctologo sia preparato ad eseguire una delle molte tecniche chirurgiche indicate per le fistole, tecniche che lo specialista coloproctologo deve conoscere bene, per poter applicare la più adatta ad ogni singolo caso, nel fine di evitare danni agli sfinteri, assicurare una completa rimozione del tragitto e ridurre i rischi di recidiva.
Prego.
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