Necessità di colonscopia?
Gent. mi Dottori,
ho 39 anni e nel 1994 ho subito un intervento di fistulectomia perianale per fistola complessa. Nel corso degli anni ho avuto spesso problemi di emorroidi e ragadi, trattati localmente o con farmaci adatti sempre tenuti sotto controllo dallo specialista che mi ha operata.
Attualmente, in seguito a dei fastidi che percepivo diversi dai soliti (che conosco bene) , avendo paura di possibili recidive, mi sono recata da un altro chirurgo, il quale mi ha lasciato questo referto:
esiti di fistulectomia con cicatrice regolare, ano tonico, piccolo polipo sentinella ore 11. Riferita rettorraggia (ma io ho specificato che accade raramente e solo in casi di ragadi), assenza di sangue all'esplorazione rettale. Mi ha parlato di un piccolo granuloma sulla cicatrice che comunque potrebbe, insieme al polipo, essere lì da anni e non essere per nulla pericoloso o da trattare.
Essendo la "zona" in questione già abbastanza "provata" dall'intervento, in passato si è sempre cercato di evitare altri tipi di soluzioni chirurgiche non strettamente necessarie.
Il "nuovo" chirurgo ora consiglia nessun tipo di trattamento locale con pomate e dieta ricca di fibre. Poi consiglia colonscopia e anoscopia, sostenendo che avrei dovuto già fare la colonscopia da tempo, anche considerando un po' di disturbi gastrointestinali che ho da mesi ( ma che il gastroenterologo attribuisce a spasmi del colon).
Poichè ho terrore della colonscopia e anche di sedazioni varie, chiedo se sia assolutamente necessario questo esame , considerando l'enorme disagio che sono sicura mi comporterà dopo nella zona specificata.
Ci sono indicazioni per fare questi esami o dovrei chiedere altro consulto presso il chirurgo che mi ha operata e controllata per anni?
E, soprattutto, c'è alternativa alla colonscopia tradizionale? E' davvero così dolorosa?
Grazie ...
ho 39 anni e nel 1994 ho subito un intervento di fistulectomia perianale per fistola complessa. Nel corso degli anni ho avuto spesso problemi di emorroidi e ragadi, trattati localmente o con farmaci adatti sempre tenuti sotto controllo dallo specialista che mi ha operata.
Attualmente, in seguito a dei fastidi che percepivo diversi dai soliti (che conosco bene) , avendo paura di possibili recidive, mi sono recata da un altro chirurgo, il quale mi ha lasciato questo referto:
esiti di fistulectomia con cicatrice regolare, ano tonico, piccolo polipo sentinella ore 11. Riferita rettorraggia (ma io ho specificato che accade raramente e solo in casi di ragadi), assenza di sangue all'esplorazione rettale. Mi ha parlato di un piccolo granuloma sulla cicatrice che comunque potrebbe, insieme al polipo, essere lì da anni e non essere per nulla pericoloso o da trattare.
Essendo la "zona" in questione già abbastanza "provata" dall'intervento, in passato si è sempre cercato di evitare altri tipi di soluzioni chirurgiche non strettamente necessarie.
Il "nuovo" chirurgo ora consiglia nessun tipo di trattamento locale con pomate e dieta ricca di fibre. Poi consiglia colonscopia e anoscopia, sostenendo che avrei dovuto già fare la colonscopia da tempo, anche considerando un po' di disturbi gastrointestinali che ho da mesi ( ma che il gastroenterologo attribuisce a spasmi del colon).
Poichè ho terrore della colonscopia e anche di sedazioni varie, chiedo se sia assolutamente necessario questo esame , considerando l'enorme disagio che sono sicura mi comporterà dopo nella zona specificata.
Ci sono indicazioni per fare questi esami o dovrei chiedere altro consulto presso il chirurgo che mi ha operata e controllata per anni?
E, soprattutto, c'è alternativa alla colonscopia tradizionale? E' davvero così dolorosa?
Grazie ...
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La colonscopia con sedazione non è dolorosa. Non vi saranno problemi nell'area interessata dal precedente intervento. Circa l'indicazione senza una visita diretta non è possibile esprimere un parere.
Dr. Roberto Rossi
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 25/02/2014.
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