Una settiman due volte al giorno
Salve, circa un anno fa ho avuto un improvviso sanguinamento esterno all'ano, unito ad alcuni dolori interni all'altezza del coccige e di una pallina bluastra esterna all'ano (una sorta di trombo) ho deciso di andare da uno specialista che con anoscopia mi disse di avere ragade e emorroide interna ore 12 e mi prescrisse Tapster.
Il sanguinamento mi è capitato solo una volta e durò una mezz'ora, la pallina bluastra pian piano è andata via, il dolore interno è rimasto sino ad oggi.
Si accentua quando cammino molto oppure sto molto seduto, come se il coccige spingesse sulla parete e mi provocasse dolore.
Circa due settimane fa vado da altro medico che guardando le vecchie carte e dando uno sguardo veloce al retro, mi prescrive Proctofoarm HC per una settiman due volte al giorno.
Durante questa cura il dolore scompare, torno quello di un tempo, ma circa 12 ore dopo il termine della cura avverto nella zona perianale delle "rigonfiature" ma soprattutto inizio a risentire dolore interno altezza coccige, tanto da dover cambiare spesso la posizione da seduto.
Vorrei sapere innanzitutto se con l'anoscopia si riesce a raggiungere la zona altezza coccige dove avverso dolore, quella in precedenza descritta. Ho paura si possa trattare di "altro"..
E poi cosa potrei fare oltre l'alimentazione, per non dico risolvere il problema ma quanto meno a ridurlo, posso mai andare avanti a medicinali che diano sollievo di tanto in tanto? Tipo se vi sono altri medicinali migliori, o altri vostri cortesi consigli.
Grazie
Il sanguinamento mi è capitato solo una volta e durò una mezz'ora, la pallina bluastra pian piano è andata via, il dolore interno è rimasto sino ad oggi.
Si accentua quando cammino molto oppure sto molto seduto, come se il coccige spingesse sulla parete e mi provocasse dolore.
Circa due settimane fa vado da altro medico che guardando le vecchie carte e dando uno sguardo veloce al retro, mi prescrive Proctofoarm HC per una settiman due volte al giorno.
Durante questa cura il dolore scompare, torno quello di un tempo, ma circa 12 ore dopo il termine della cura avverto nella zona perianale delle "rigonfiature" ma soprattutto inizio a risentire dolore interno altezza coccige, tanto da dover cambiare spesso la posizione da seduto.
Vorrei sapere innanzitutto se con l'anoscopia si riesce a raggiungere la zona altezza coccige dove avverso dolore, quella in precedenza descritta. Ho paura si possa trattare di "altro"..
E poi cosa potrei fare oltre l'alimentazione, per non dico risolvere il problema ma quanto meno a ridurlo, posso mai andare avanti a medicinali che diano sollievo di tanto in tanto? Tipo se vi sono altri medicinali migliori, o altri vostri cortesi consigli.
Grazie
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Non con l'anoscopio, ma sicuramente con il proctoscopio (stesso diametro solo più lungo).
Prima la diagnosi, poi la terapia.
Prima la diagnosi, poi la terapia.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
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Lei scrive: "E poi cosa potrei fare oltre l'alimentazione, per non dico risolvere il problema ma quanto meno a ridurlo, posso mai andare avanti a medicinali che diano sollievo di tanto in tanto? Tipo se vi sono altri medicinali migliori, o altri vostri cortesi consigli."
Come le dicevo: prima la diagnosi e poi la terapia.
A distanza e senza una diagnosi precisa ed aggiornata, non è possibile esprimere un parere o aggiungere consigli,
Se la terapia non ha sortito gli effetti desiderati e la visita è stata superficiale, nulla vieta di sentire un secondo parere colonproctologico.
Come le dicevo: prima la diagnosi e poi la terapia.
A distanza e senza una diagnosi precisa ed aggiornata, non è possibile esprimere un parere o aggiungere consigli,
Se la terapia non ha sortito gli effetti desiderati e la visita è stata superficiale, nulla vieta di sentire un secondo parere colonproctologico.
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Non si deve scusare, avevo capito.
Le consigliavo, visto il perdurare della sintomatologia e per l'impossibilità, a distanza, in assenza di una diagnosi precisa, di dare pareri e suggerimenti, di sottoporsi ad una nuova visita, meno superficiale, che possa chiarire definitivamente il suo problema ed indicarle l'opportuno percorso terapeutico.
Le consigliavo, visto il perdurare della sintomatologia e per l'impossibilità, a distanza, in assenza di una diagnosi precisa, di dare pareri e suggerimenti, di sottoporsi ad una nuova visita, meno superficiale, che possa chiarire definitivamente il suo problema ed indicarle l'opportuno percorso terapeutico.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.7k visite dal 18/02/2014.
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