Gavocciolo emorroidario esterno
Buongiorno, ho 43 anni. Sabato 7 settembre in serata, dopo defecazione, ho rilevato che mi era uscita una palletta adiacente l'ano a sinistra che poi non è rientrata. Premetto che venivo da un periodo di vacanza in cui l'alimentazione non è stata proprio equilibrata e sana e in quella giornata ero piuttosto stressato dopo alzataccia con viaggio di rientro in auto con famiglia. Qualcosa avevo già avvertito in precedenza nella zona a sx dell'ano ma sporadica e senza evidenze. Il giorno dopo ho constatato che si trattava di un gavocciolo emorroidario esterno a sx. Diciamo che nel corso degli anni ho già avuto episodi simili. Tre anni fa mi sono fatto visitare da un proctologo che riscontrò emorroidi di II grado con sempre gavacciolo esterno a dx a seguito di piccola trombosi, così disse. Era esattamente fine settembre 2010 dopo un mese dall'inizio delle emorroidi. In sostanza mi disse che il tutto sarebbe guarito naturalmente e non mi diede nessuna cura specifica. Mi spiegò che evidentemente ero una persona predisposta e dovevo verificare le frequenza di tali episodi per prendere in considerazione ulteriori interventi. Un paio di mesi dopo ebbi un altro episodio simile ma che rientro nel giro di una settimana. Sono passati quasi tre anni senza più eventi fino ad ora. La mia situazione è questa, non ho dolore ne fastidi particolari tranne qualche volta un leggerissimo senso di prurito. Di mattina quando mi sveglio mi sembra che questa pallettina sia un pò più dura sì, ma per il resto sto spesso seduto purtroppo per lavoro e non avverto cose particolari. Certo avverto che non sto come prima e la palletta cmq si sente, ma tutto qui. Il medico di base mi ha prescritto arvenum 3cp al dì due scatole , x 20 gg (io mi metto anche un paio di volte al dì il proctolin). Ovviamente sto bevendo molto e sto attento con l'alimentazione. Questa volta però non ho avuto particolari disagi rispetto a 3 anni fa dove per qualche giorno (due-tre) mi dava veramente fastidio stare seduto. Quello che vi chiedo è se un episodio ogni due-tre anni soprattuto se poco doloroso non merita di considerare interventi chirurgici (che eviterei) e se la cura deve essere integrata. Il medico di fiducia non mi ha visitato e dal proctologo a pagamento aspetterei prima di ritornarci. I tempi di guarigione so che sono lunghi, la volta scorsa ci è voluto più di un mese per ritornare del tutto a posto. Posso praticare sport tipo tennis? Dopo quanto tempo pensate che il gavacciolo diventi sempre più morbido fino a scomparire? (La volta scorsa andò così). Devo usare particolari detergenti per l'igiene intima? Dopo quanto tempo devo preoccuparmi se le cose non dovessero migliorare? Per il momento la situazione è stazionaria, ho fatto 10 giorni di cura. Grazie infinite
[#1]
Probabilmente la malattia e' in progressione.Se ha sintomi io considererei l'asportazione del gavocciolo,previa visita proctologica.Non necessariamente a pagamento,ovviamente.Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Ho visto che mi ha risposto subito e la ringrazio per questo.
Ma avrei necessità di ricevere alcuni chiarimenti.
Perchè la malattia sarebbe in progressione?
Per esperienza personale il gavocciolo mi esce come risultato della malattia e non come inizio ma magari mi sbaglio.
Dopo aver letto vari post e sulla base di quanto i medici mi hanno riferito in passato il gavacciolo dovrebbe risolversi spontaneamente e l'asportazione si effettua se ci sono dolori e fastidi tali non solo al momento della defecazione ma anche durante il resto della giornata per cui è necessario accelerare le cose. Tra l'altro non sento dolore ma solo un piccolo fastidio se col dito spingo la palletta.Forse voleva dirmi che solo se dovessi patire tali sintomi allora dovrei rivolgermi al chirurgo. Per ora non avendo nulla di particolarmente evidente neanche quando vado di corpo (certo qulcosina si avverte nell'ano tipo formicolio prurito ma ogni tanto e in modo molto lieve, poi c'è anche la suggestione psicologica), essendo trascorsi 11 giorni da quando mi sono accorto di avere questa palletta, considerato che i tempi di recupero sono lunghi (anche più di un mese) è corretto continuare ancora per 9 giorni a prendere 3cp di arvenum al dì, avere una dieta equilibrata con fibre, cereali e bere molto e poi attendere che il tutto rientri nella normalità? Poi ho capito che l'intervento è consigliabile se gli episodi sono frequenti, per cui se mi capitano ogni due tre anni si può evitare? E' un lasso di tempo accettabile considerato che poi quando mi capita riesco a sopportarlo?Posso praticare attività sportiva, preferibilmente anche il tennis? Fa bene? Ovviamente se tra un mese la situazione sarà identica mi rivolgerò ad un proctologo credo proprio però a pagamento non tanto perchè l'onerosità sia sinonimo di competenza ma perchè scegliere il medico giusto non è facile e spesso si perde solo del tempo (sempre esperienza personale). Avere una conferma se il percorso sia quello giusto mi renderebbe più tranquillo. Grazie ancora per il suo interessamento.
Cordiali saluti
Ma avrei necessità di ricevere alcuni chiarimenti.
Perchè la malattia sarebbe in progressione?
Per esperienza personale il gavocciolo mi esce come risultato della malattia e non come inizio ma magari mi sbaglio.
Dopo aver letto vari post e sulla base di quanto i medici mi hanno riferito in passato il gavacciolo dovrebbe risolversi spontaneamente e l'asportazione si effettua se ci sono dolori e fastidi tali non solo al momento della defecazione ma anche durante il resto della giornata per cui è necessario accelerare le cose. Tra l'altro non sento dolore ma solo un piccolo fastidio se col dito spingo la palletta.Forse voleva dirmi che solo se dovessi patire tali sintomi allora dovrei rivolgermi al chirurgo. Per ora non avendo nulla di particolarmente evidente neanche quando vado di corpo (certo qulcosina si avverte nell'ano tipo formicolio prurito ma ogni tanto e in modo molto lieve, poi c'è anche la suggestione psicologica), essendo trascorsi 11 giorni da quando mi sono accorto di avere questa palletta, considerato che i tempi di recupero sono lunghi (anche più di un mese) è corretto continuare ancora per 9 giorni a prendere 3cp di arvenum al dì, avere una dieta equilibrata con fibre, cereali e bere molto e poi attendere che il tutto rientri nella normalità? Poi ho capito che l'intervento è consigliabile se gli episodi sono frequenti, per cui se mi capitano ogni due tre anni si può evitare? E' un lasso di tempo accettabile considerato che poi quando mi capita riesco a sopportarlo?Posso praticare attività sportiva, preferibilmente anche il tennis? Fa bene? Ovviamente se tra un mese la situazione sarà identica mi rivolgerò ad un proctologo credo proprio però a pagamento non tanto perchè l'onerosità sia sinonimo di competenza ma perchè scegliere il medico giusto non è facile e spesso si perde solo del tempo (sempre esperienza personale). Avere una conferma se il percorso sia quello giusto mi renderebbe più tranquillo. Grazie ancora per il suo interessamento.
Cordiali saluti
[#3]
Prego.
'Forse voleva dirmi che solo se dovessi patire tali sintomi allora dovrei rivolgermi al chirurgo'. Esattamente.
Puo' proseguire dieta e terapia in atto a tempo indeterminato e praticare il tennis.
'Forse voleva dirmi che solo se dovessi patire tali sintomi allora dovrei rivolgermi al chirurgo'. Esattamente.
Puo' proseguire dieta e terapia in atto a tempo indeterminato e praticare il tennis.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 40.2k visite dal 18/09/2013.
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