Ragade anale cronica

Da ormai più di un anno soffro di una ragade anale che penso stia cronicizzando.
Alterno periodi in cui sto bene ad altri in cui il dolore in sede anale e perineale è pressochè costante e di una certa entità per tutto l'arco della giornata.
Recentemente i periodi in cui sto meglio non superano il mese tra un episodio di dolore e l'altro che durano almeno una settimana (frequentemente anche due o più prima di risolvere i sintomi).

Ho già effettuato tre visite proctologiche.
Nella prima, in cui mi è stata diagnosticata la ragade, mi era stata prescritta come terapia supposte di Cicatridina e abbondante idratazione. Speravo che le terapia funzionasse ma come detto dopo pochi mesi il problema si è ripresentato.

Alla seconda visita, che non ha rilevato ragadi ma solo prolasso rettale ed emorrodi, mi è stata prescritta terapia con Venuroton, Luan e Psyllogel megafermenti. Non sono stato bene neanche un mese e quindi ho effettuato la terza visita. Qui mi è stata rilevata nuovamente la ragade dicendomi che il mio dolore deriva da essa e non dal prolasso rettale o dalle emorroidi.
Terapia con Flebinec, Levorag e Psyllogel fibra per 20 giorni.
Fallita anche questa. Una settimana dopo il termine della terapia ho accusato nuovamente dolore che ancora mi porto dietro.
Con il mio medico di famiglia abbiamo provato anche l'Antrolin, visto che era Agosto e il proctologo che mi ha in cura era in ferie, ma anche questo pur dandomi qualche sollievo non sta risolvendo.
A giorni ho una visita con l'ultimo proctologo per vedere cosa farsi.

La mia domanda era perciò questa: visto che la situazione sembra cronicizzare e visto che mi pare che le terapie farmacologiche abbiano fallito, non mi resta che l'intervento chirurgico?
Se sì, questo in cosa consiste e che convalescenza comporta?
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
L'intervento è indicato nel caso di ragade cronica. Si tratta di una sfinterotomia interna laterale. Ciò significa che viene praticata una incisione parziale del muscolo sfintere interno dell'ano che permette una diminuzione della contrazione di tale muscolo che è la causa del problema. L'intervento non richiede degenza.

Dr. Roberto Rossi